Dietro la facciata apparentemente innocua dell’Istituto di ricerche
storiche Saint Mary, si nasconde ben altro genere di lavoro accademico.
Guai, però, a parlare di «viaggio nel tempo»: gli storici che lo
compiono preferiscono dire che «studiano i maggiori accadimenti
nell’epoca in cui sono avvenuti». E, quanto a loro, non pensate che
siano solo dei tipi un po' eccentrici: a ben vedere, se li si osserva
mentre rimbalzano da un’epoca all’altra, li si potrebbe considerare
involontarie calamite-attira-disastri. La prima cosa che imparerete sul
lavoro che si svolge al Saint Mary è che al minimo passo falso la Storia
vi si rivolterà contro, a volte in modo assai sgradevole. Con una vena
di irresistibile ironia, la giovane e intraprendente storica Madeleine
Maxwell racconta le caotiche avventure del Saint Mary e dei suoi
protagonisti: il direttore Bairstow, il capo Leon Farrell, Markham e
tanti altri ancora, che viaggiano nel tempo, salvano il Saint Mary
(spesso - anzi sempre - per il rotto della cuffia) e affrontano una
banda di pericolosi terroristi della Storia, il tutto senza trascurare
mai l’ora del tè. Dalla Londra dell’Undicesimo secolo alla Prima guerra
mondiale, dal Cretaceo alla distruzione della Biblioteca di Alessandria,
una cosa è certa: ovunque vadano quelli del Saint Mary, scoppierà il
finimondo.
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