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domenica 30 aprile 2023

Dentro il metaverso. Presente e futuro: un'analisi critica di Federico Rampolla (Compagnia Editoriale Aliberti)

Un'analisi approfondita del mercato del metaverso, delle tendenze e delle dinamiche che ne guidano lo sviluppo. Usando un linguaggio accessibile a tutti, questo libro chiarisce a 360 gradi cos'è e cosa vuol dire metaverso, nelle sue declinazioni antropologiche, di business e tecnologiche. Realtà virtuale, realtà aumentata, gaming, web.3.0, blockchain, cryptomonete, NFT: sono parole che implicano importanti cambiamenti nella vita degli utenti, delle aziende, dei brand e delle istituzioni. Tutti dovranno affrontare nuove sfide e investire risorse nella giusta direzione. Per questo ci vuole una guida essenziale, che fornisca al lettore gli strumenti per potersi fare un'idea del mondo, o meglio dei mondi, in cui potremmo vivere nel prossimo futuro, tra fisico e virtuale. 


 

sabato 29 aprile 2023

Piccolo manuale di linguistica. Da dove vengono le parole e perché sono importanti di Stella Merlin Defanti (Gribaudo)

Un libro pensato per tutti gli appassionati di lingue e linguaggi, ma anche per semplici curiosi e innamorati della parola. Secondo William Butler Yeats, la lingua è la memoria collettiva naturale di un popolo. Questo libro, scritto a più mani da un gruppo di "innamorati della parola", nonché studiosi, è un atto d'amore verso le lingue e la linguistica. Attraverso domande e risposte, ci aiuta a capire meglio non solo chi siamo e da dove veniamo, ma anche se è vero che la lingua è uno specchio in cui riconoscersi (o meno) e dove andremo domani. Come e perché cambia una lingua? Esistono davvero lingue "facili" e "difficili"? E la scrittura? Può una lingua influenzare la nostra visione del mondo? Che cosa sono le lingue "inventate"?


 

venerdì 28 aprile 2023

La gentrificazione è inevitabile e altre bugie di Leslie Kern (Treccani)

Come definiamo la gentrificazione? Un processo che sostituisce una comunità con un'altra? È una questione di classe? O di opportunità economiche? E c'è un modo per combatterla? Viaggiando tra Toronto, New York, Londra, Parigi e San Francisco, Leslie Kern, autrice del best seller La città femminista, scruta il mito e le bugie intorno a quella che pare a tutti gli effetti la crisi urbana più urgente dei nostri tempi. Osservato per la prima volta nel 1950 a Londra e teorizzato da pensatori di spicco come Ruth Glass, Jane Jacobs e Sharon Zukin, questo vero e proprio processo di sfollamento dilaga in ogni città e nella maggior parte dei quartieri. Al di là dello studio di yoga, del mercato contadino e del salone di tatuaggi che hanno preso il posto delle vecchie botteghe, ha un impatto devastante sulle comunità più vulnerabili. Svelando la violenza di discriminazioni basate su classe, razza e genere, Kern sostiene che il fenomeno sia la continuazione del progetto coloniale che ha rimosso i nativi dalla loro terra e che oggi si traduce in aumento degli affitti, sfratti, trasformazione dei negozi di quartiere, comunità distrutte. Ma se la gentrificazione non è inevitabile, cosa possiamo fare per fermare la marea? Kern propone un'anti-gentrificazione decoloniale, femminista, queer, che esige il diritto alla città per tutti, la restituzione degli spazi o risarcimenti per coloro che sono stati allontanati. 


 

giovedì 27 aprile 2023

Amatissime di Giulia Caminito (Perrone)

Cinque scrittrici: Morante, Masino, Ginzburg, Bonanni, De Stefani. Cinque donne, cinque bambine, cinque amanti, cinque sguardi sul mondo. Dall'infanzia di Elsa nella Roma dei rioni agli abiti che Paola indossava per andare a teatro con Massimo Bontempelli; dagli incarichi editoriali di Natalia in Einaudi passando per l'ultimo sconosciuto romanzo di Laudomia, fino all'eredità di Livia, donna bellissima e sicura. Tutte passano per la Città eterna, chi per viverci, chi per soffrire, chi per dimenticare, chi per fallire. Giulia Caminito si racconta dall'infanzia fino al mestiere della scrittura attraverso le vite di cinque donne eccezionali del Novecento italiano, intrecciando il romanzo della propria vita alle sue scrittrici più amate. 


 

mercoledì 26 aprile 2023

La Sibilla. Vita di Joyce Lussu di Silvia Ballestra (Laterza)

Libro incluso tra i dodici candidati al Premio Strega 2023

Rievocando le scelte, gli incontri, le occasioni, ripercorriamo l’esistenza di questa donna straordinaria (laica, cosmopolita, ‘anglo-marchigiana’) e il suo essere, da sempre, riferimento per molte donne e molti giovani.

«Laggiù, in una bella casa di campagna tra Porto San Giorgio e Fermo, vive una donna formidabile, saggia e generosa, ricchissima di pensieri, intuizioni, toni, bellezza, forza, argomenti, intelligenza. La mia Joyce, la mia sibilla.»

«Dopo Joyce L. Una vita contro, Silvia Ballestra torna a parlare della sua musa, Joyce Lussu. Legata a quest’ultima da una lontana parentela oltre che da una profonda amicizia, si rimette sulle sue tracce, consegnandoci una biografia intima, appassionata e coinvolgente.» - Federica Rupe per Maremosso


Lungo tutto il secolo breve, una donna bellissima e fortissima pensa, scrive, agisce, lotta. Viaggia prima per studio, poi attraversando fronti e frontiere dell’Europa occupata dai nazifascismi: Parigi, Lisbona, Londra, Marsiglia, Roma, il Sud dell’Italia dove sono arrivati gli Alleati. Documenti falsi, missioni segrete, diplomazia clandestina. Joyce, insieme al marito Emilio Lussu e ai compagni di Giustizia e Libertà, sostenuta nelle sue scelte dalla sua famiglia di origine, è in prima linea nella Resistenza. Poetessa, traduttrice, scrittrice, ha sempre coniugato pensiero (prefigurante, modernissimo) e azione. Azione che prosegue nel dopoguerra con la ricerca di poeti da tradurre per far conoscere le lotte di liberazione degli altri paesi, in particolare dell’Africa e del Curdistan. Nazim Hikmet, Agostinho Neto, i guerriglieri di Amílcar Cabral che compongono canti di lotta durante le marce, sono alcuni degli autori che Joyce ‘scopre’ e propone attraverso traduzioni rivoluzionarie.

Proposto da Giuseppe Antonelli al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:
«A un certo punto della storia, si capisce che la libertà è un bene che può valere la vita. Così è stato durante gli anni del regime fascista e della guerra voluta dal dittatore Mussolini. Quel punto può ripresentarsi in qualunque momento. L’unico modo per capirlo è averlo vissuto o poterlo rivivere attraverso un racconto. Grazie a Silvia Ballestra, la straordinaria vita di Joyce Lussu rivive nelle pagine di un libro affascinante e imprevedibile com’era lei. Una sorta di valigia a doppio fondo, come quelle con cui superava i posti di blocco nazifascisti. C’è il romanzo di una vita e dentro una vita romanzesca; c’è la grande storia e dentro una grande storia d’amore: quella tra la sibilla Joyce ed Emilio Lussu; c’è la lingua agile del racconto e dentro le tante lingue parlate da una cittadina del mondo. Romanzo «di fame e di vita» e di fame di vita, vicenda di viaggi e di fughe (in questo senso, romanzo d’evasione), emozionante inno alla resistenza, all’indipendenza, alla libertà. Tutto questo è La Sibilla di Silvia Ballestra. E per questo, come amico della domenica, ho deciso di candidare il libro al Premio Strega 2023.»


 

martedì 25 aprile 2023

Proust senza tempo Alessandro Piperno (Mondadori)

Attraverso "brevi divagazioni di marca plutarchiana", questo libro offre un approccio arbitrario e vecchio stampo che forse, se preso nel giusto verso, potrà giovare sia alla comprensione di Proust che a quella dei maestri che ho voluto affiancargli.

Tutto ha inizio con un inatteso dono di Natale. Un librone rilegato in similpelle blu navy con intarsi dorati, più simile a una Bibbia da motel che a un romanzo. Il volume in questione è Dalla parte di Swann, il primo tomo di Alla ricerca del tempo perduto nell'edizione dei "Meridiani” Mondadori. Marcel Proust, dunque. Un nome che risulta sconosciuto al beneficiario non meno che all'autore del regalo, entrambi all'ultimo anno di liceo. Sebbene abbia già avuto modo di mettere in carniere letture di un certo calibro, il giovane appassionato di storie non può immaginare che stavolta sarà tutto diverso. Man mano che si avventura nel folto intricato di quelle pagine, scandite da periodi che indugiano su se stessi incuranti della pazienza del lettore, concatenati in una sintassi apparentemente involuta che sembra non dover condurre da nessuna parte, l'immediatezza di lettura, l'entusiasmo spontaneo lasciano spazio a una perplessità incredula. Ci vorrà del tempo perché quella perplessità riveli la sua natura: fascinazione. Di quelle destinate a cambiare il corso dell'esistenza. Da qui prende le mosse l'incantesimo Proust. Come se la sua prosa non potesse entrare nella tua vita che di soppiatto. A distanza di tanti anni, ora che il tempo ha cristallizzato quelle prime impressioni, Alessandro Piperno si volge, per la prima volta in modo così intimo, alle ragioni di quell'incontro felice. Proust non è soltanto l'autore a cui ha consacrato buona parte della sua vita intellettuale. Che lo ha ispirato, come nessun altro scrittore ha saputo fare. Da un certo momento in poi è diventato fatalmente la misura per leggere gli autori amati, Montaigne, Woolf, Nabokov, Roth. Persino Céline, il più accanito nemico della Recherche. Attraverso "brevi divagazioni di marca plutarchiana", questo libro offre un approccio arbitrario e vecchio stampo che forse, se preso nel giusto verso, potrà giovare sia alla comprensione di Proust che a quella dei maestri che ho voluto affiancargli.


 

lunedì 24 aprile 2023

Storia confidenziale dell'editoria italiana di Gian Arturo Ferrari (Marsilio)

«Una storia vissuta che è anche un memoir autobiografico, visto che l'autore vi compare a lungo e senza falsi pudori tra i protagonisti e sa sfruttare la vena narrativa già rivelata nel romanzo autobiografico Ragazzo italiano, schizzando svelti ritratti.» - Ernesto Ferrero, la Stampa


Chi racconta questa storia di scrittori e editori, stampatori e mecenati, talenti e miserie è stato un protagonista dell'editoria italiana del Novecento. Ha lavorato in case editrici medie e grandissime, si è occupato di patrie lettere e letterature straniere, soprattutto ha incontrato persone e cose, attraversato epoche, inventato collane, assunto e licenziato. Chi racconta somiglia abbastanza all'editoria italiana, elegante e iraconda, generosa e umbratile, colta e commerciale. Perché l'editoria, si legge in queste pagine, è figlia dell'intellettualità e del commercio, non appartenendo in fondo a nessuno dei due. E poi, annosa questione, sono gli editori capitani d'azienda? Esistono ancora come i primi trent'anni del Novecento ce li hanno consegnati? Chi racconta ricostruisce con passione e puntualità una storia che si suppone magmatica, casuale, con accelerazioni improvvise e sacche, costellata di invidie e affetti, rabbie e riconciliazioni, amori e antipatie. Chi racconta sa che attraverso l'editoria si può raccontare la storia d'Italia, quella tra le due guerre e quella degli anni di piombo, quella dei magnifici anni Ottanta e la più recente, quando i protagonisti sono forse meno eroici ma più inattesi. Con tono epico e comico, affettuoso e tagliente, con occhi distanti e nel contempo vicinissimi, Gian Arturo Ferrari ci accompagna nelle avventure umane e culturali degli uomini e delle donne che si sono occupati di scegliere come, quando e quali libri pubblicare in un paese in cui tutti scrivono e pochi leggono. 


 

domenica 23 aprile 2023

La via della narrazione di Alessandro Baricco (Feltrinelli)

A volte è difficile distinguere tra magia e illusione ottica, tra evento mistico e processo chimico. Lungo questo confine enigmatico si compie il gesto del narrare, fatto di elementi che, se ben intrecciati, danno un suono a certe misteriose vibrazioni del mondo.


In principio ci sono le storie. Campi magnetici. Singole tessere del reale escono dal rumore bianco del mondo e si mettono a vibrare con un'intensità particolare, anomala. La genesi di una storia può durare un attimo o incubare per anni. Le forme dei campi magnetici che chiamiamo storie sono illimitate. Don Giovanni e Dracula sono buchi neri attorno ai quali un intero mondo prende vita. Nell'Amleto e nei Vangeli un frammento, apparentemente impazzito, diserta e mette in pericolo tutta la sequenza del reale. Poi ci sono le trame. Abitano le storie, le attraversano, e le rendono leggibili. Sono geroglifici che le significano, mappe che le raffigurano. Ma il gesto del narrare non è ancora compiuto. Manca una componente chimica, la più misteriosa, l'unica che abbia a che vedere con la magia. Lo stile. Non si può insegnare, lo si possiede. È un suono unico. Sgorga da un'intimità altissima e inaccessibile. Tiene insieme cielo e terra. Il cielo delle storie, la terra del reale. Leggendo questo libro si entra in un universo alchemico. "Sono le cose principali," scrive Alessandro Baricco, "che mi è accaduto di capire da quando mi occupo di narrazione." A volte è difficile distinguere tra magia e illusione ottica, tra evento mistico e processo chimico. Lungo questo confine enigmatico si compie il gesto del narrare, fatto di elementi che, se ben intrecciati, danno un suono a certe misteriose vibrazioni del mondo. Questo gesto si può imparare? Chi può insegnarlo? Una via della narrazione esiste e "il suo compito possibile è portare brevi esistenze individuali a compimento, saldando quanto è certo nella loro coscienza a quanto ancora è pagina in bianco e carta coperta". 


 

sabato 22 aprile 2023

L' ora del caffè. Manuale di conversazione per generazioni incompatibili di Gianrico Carofiglio e Giorgia Carofiglio (Einaudi)

«È tempo di sospendere le nostre certezze e di iniziare un viaggio negli universi stravaganti degli altri». Possiamo passare una vita a discutere senza mai capirci, in particolare quando apparteniamo a generazioni diverse. Quasi sempre è un problema di coordinate: ognuno ha le sue e rifiuta di abbandonarle, anche solo un po'. Essere figlia e padre non semplifica le cose. Stanchi di «conversare a vuoto», Giorgia e Gianrico Carofiglio si sono seduti a un tavolo e hanno affrontato con occhi nuovi alcuni degli argomenti che piú li hanno divisi. Questioni che riguardano ciascuno di noi come il clima, il femminismo, il cibo. La politica. Non hanno eliminato tutte le loro divergenze, ma hanno elaborato una serie di ragionamenti - veri e propri saggi brevi, tessere di un mosaico sorprendente - in cui si combinano entrambi i punti di vista. Una scommessa audace e allegra sulle possibilità di un linguaggio comune, di un'idea condivisa del mondo e del futuro. 


 

venerdì 21 aprile 2023

Purpose + profitto. Come le aziende possono migliorare il mondo e veder crescere gli utili di George Serafeim (Egea)

Il conseguimento di uno scopo più ampio (purpose) e quello del profitto sono finalità in conflitto tra loro o possono essere raggiunti entrambi contemporaneamente, adottando la mentalità corretta e dotandosi degli strumenti adeguati? Quali sono le forze che stanno ridisegnando la relazione tra questi due obiettivi? Che cosa possiamo fare tutti noi per rafforzare il rapporto tra scopo e profitto come imprenditori, manager, dipendenti, consumatori e investitori? Supportato da ricerche all'avanguardia, il libro fornisce risposte a domande cruciali che sempre più vanno ridefinendo il panorama delle imprese in ogni angolo del mondo. Sulla scorta dei suoi studi, George Serafeim accompagna i lettori a comprendere: come e perché le questioni ambientali e sociali stanno diventando sempre più rilevanti per le organizzazioni dell'intero pianeta; i modi in cui le imprese possono progettare e attuare strategie capaci di generare un maggiore impatto; i sei archetipi di creazione del valore attivabili alla luce di queste nuove tendenze; il ruolo degli investitori nel promuovere un maggior riconoscimento delle questioni ESG; come tutti noi possiamo guardare alle scelte che compiamo e alle carriere che perseguiamo in modo da massimizzare insieme scopo e profitto nelle nostre vite. "Purpose + profitto" è una lettura imperdibile per tutti coloro che vogliono guidare il cambiamento sociale e ambientale nelle loro aziende e raccogliere i frutti di una forte fidelizzazione dei clienti, di un miglioramento dei processi di lavoro e, soprattutto, dell'incommensurabile soddisfazione di vivere una vita d'impatto. Prefazione di Gianmario Verona. 


 

giovedì 20 aprile 2023

Talento. Come scovare le persone vincenti, creative e piene di energia positiva di Tyler Cowen e Daniel Gross (Egea)

Come si trovano i talenti dotati di scintilla creativa? Fino a che punto è possibile prevedere la creatività umana? O forse questa caratteristica è qualcosa di irriducibile a fattori precisi che si manifestano davanti ai nostri occhi, qualcosa che può essere individuato o intravisto solo con l'intuizione, qualcosa di unico ogni volta che appare? Ossessionati da queste domande, il famoso economista Tyler Cowen e l'imprenditore e venture capitalist Daniel Gross si sono messi a studiare l'arte e la scienza della ricerca dei talenti ai massimi livelli: le persone con la creatività, la grinta e l'intuito necessari per trasformare un'organizzazione e rendere migliori tutti coloro che le circondano. Cowen e Gross guidano il lettore attraverso i principali ambiti di indagine scientifica rilevanti per scovare i talenti: come condurre un colloquio e porre le domande; quanto peso assegnare all'intelligenza; come analizzare la personalità e abbinarne i tratti ai ruoli; come valutare il talento nelle interazioni online; perché le donne di talento sono ancora sottovalutate e come individuarle; come cogliere i talenti speciali nelle persone con disabilità, reali o presunte; quando e come avvalersi di scout nella ricerca dei talenti. Riconoscere i talenti è un'arte, ma è un'arte che si può migliorare con lo studio e l'esperienza. Individuare individui brillanti e sottovalutati è uno dei modi più semplici per conseguire un vantaggio organizzativo, e questo è il libro che vi mostrerà come farlo. "Talento" è rivolto sia a chi cerca il talento sia a chi desidera essere cercato, trovato e scoperto. 


 

mercoledì 19 aprile 2023

La paghetta perfetta. Come educare i figli all'uso del denaro su basi scientifiche di Emanuela E. Rinaldi (Il Sole 24 Ore)

Il denaro è presente nella vita degli individui sin da quando sono piccoli: nelle fiabe che ascoltano, nei film che vedono, nei discorsi che si fanno in famiglia e nei messaggi che circolano sui social network. Molti genitori, però, dichiarano di non sentirsi preparati (o di non riuscire) a educare i figli a sviluppare un buon rapporto con il denaro e un giusto livello di competenze finanziarie. Dare la paghetta o non darla? Premiare con i soldi i buoni voti a scuola e i lavoretti fatti in casa oppure no? Quali sono i fattori che influenzano il rapporto con il denaro durante l'infanzia e l'adolescenza? Ci sono tanti consigli in rete su questi temi, ma pochi sono basati su rigorosi studi scientifici. Il volume intende invece rispondere a queste domande attraverso la sintesi delle principali ricerche sui processi di educazione finanziaria. Guidata dalle domande più ricorrenti, talvolta provocatorie, poste a Debora Rosciani e Mauro Meazza dagli ascoltatori di Due di denari, Emanuela E. Rinaldi, Professoressa Associata di Sociologia dei processi culturali che da anni studia l'educazione finanziaria, risponde a dubbi e curiosità sul denaro come mediatore dei rapporti familiari. 


 

martedì 18 aprile 2023

The long game. Guardare lontano in un mondo a breve termine di Dorie Clark (Ayros)

 Confrontandoci con colleghi e altri professionisti, ci sentiamo tutti perennemente in affanno su ciò che è in corso o imminente. Eppure continuiamo a testa bassa, concentrati sulla prossima urgenza, senza un attimo di respiro. Proprio come per i CEO che, troppo presi dai bilanci trimestrali, non riescono ad attuare gli investimenti strategici necessari per una crescita a lungo termine, lo stesso vale per la nostra vita personale e professionale. Effettuiamo la maggior parte delle nostre scelte in base a ciò che è più semplice, conosciuto o garantito. Come possiamo uscire da questo circolo vizioso del pensiero a breve termine e impostare finalmente il tipo di vita più sana, interessante e significativa a cui tutti aspiriamo? Dobbiamo iniziare a giocare una "partita lunga", riorientando le nostre prospettive per visualizzare il quadro completo, così da poter attingere al potere di piccoli ma coerenti passi in avanti che, compiuti oggi con impegno e perseveranza, avranno un enorme impatto sul nostro successo futuro. Dorie Clark condivide con noi framework e strategie che si sono rivelati vincenti nel percorso di molti imprenditori e manager che ha aiutato a: Concedersi delle tregue; Dire di no (anche a proposte interessanti); Dedicare un quinto del proprio tempo all'esplorazione; Selezionare i propri obiettivi a lungo termine; Fare networking con le persone giuste nei contesti giusti; Rendere produttivi i propri fallimenti; Implementare un piano d'azione a onde; Allenare la pazienza strategica; Fermarsi a raccogliere i propri risultati. Con la Prefazione di Riccardo Scandellari. 


 

lunedì 17 aprile 2023

Inferno digitale. Perché internet, smartphone e social network stanno distruggendo il nostro pianeta di Guillaume Pitron (Luiss University Press)

«Secondo i loro araldi, l'universo digitale sarebbe poco più concreto di una 'nuvola', il famoso cloud nel quale archiviamo documenti e fotografie. Per un po', il mondo digitalizzato ci è sembrato sinonimo di 'vuoto' o di 'nulla': ci invita a commerciare online, a giocare virtualmente e a scannarci su Twitter senza che questo smuova, a prima vista, neanche un grammo di materia, un elettrone o una goccia d'acqua. Eppure, rimangono delle domande fondamentali: qual è l'impatto fisico di questo strumento? Queste nuove reti di comunicazione sono compatibili con la 'transizione ecologica'? Queste infrastrutture andranno protette da reggimenti di fanteria e portaerei per poter continuare a divertirci sulla rete? Per due anni abbiamo seguito il percorso delle nostre e-mail, dei like e delle foto delle vacanze. Abbiamo scoperto che Internet ha un colore (il verde), un odore (di burro rancido) e anche un sapore, salato come l'acqua marina. Inoltre, emette anche un suono stridulo, simile a quello di un immenso alveare. In breve, abbiamo provato l'esperienza sensoriale dell'universo digitale, rendendoci conto della sua dismisura, dal momento che per mettere un semplice like, utilizziamo quella che sarà a breve la più vasta infrastruttura mai costruita dall'uomo. Abbiamo creato un regno di cemento, fibra e acciaio, universalmente accessibile, chiamato a rispondere in un microsecondo. Un 'intramondo' costituito da data center, dighe idroelettriche, centrali a carbone e miniere di metalli strategici, uniti da una tripla ricerca: quella di potenza, velocità e… di freddo. Si tratta allo stesso tempo di un regno anfibio, solcato da navi posacavi e superpetroliere, popolato da uomini d'affari, marinai, minatori e informatici. Dopo aver visitato una dozzina di Paesi, ecco la realtà: l'inquinamento digitale non solo è colossale, ma è anche in rapidissima crescita.» 

 


 

domenica 16 aprile 2023

Storia sentimentale del telefono. Uno straordinario viaggio da Meucci all'Homo smartphonicus di Bruno Mastroianni (Il Saggiatore)

Dal telettrofono di Meucci ai fissi con la rotella, dai Nokia 3310 alla rivoluzione degli smartphone: la storia di come il telefono è cambiato e ci ha cambiati.

«Quella tra uomo e apparecchio telefonico è una relazione complicata, di odio e amore: come quelle coppie che si lasciano e tornano insieme a più riprese, si tradiscono, ma poi si perdonano, si fanno male, eppure si ritrovano sempre.»


"Storia sentimentale del telefono" è il racconto lungo 150 anni del nostro romantico e turbolento rapporto con questa invenzione rivoluzionaria. Un album di ricordi composto dalle telefonate che ci siamo scambiati da ogni parte del mondo. Tutto è iniziato quasi per caso. Da una donna malata e un marito che non voleva lasciarla sola mentre lavorava in un'altra stanza. L'esigenza che aveva spinto l'emigrato italiano Antonio Meucci a progettare il «telettrofono» è rimasta la stessa attraverso tutta l'evoluzione di questo prodigioso oggetto: comunicare, annullare le distanze. Ma come siamo cambiati noi, mentre cambiava il modo di farlo? Che esseri umani erano quelli che entravano nelle cabine telefoniche armati di un sacchetto di monetine? E quanto siamo diversi da chi allungava il filo a spirale della cornetta da una stanza all'altra in cerca di un po' di privacy? Ci hanno fatto perdere di più la pazienza la linea che cade o le insistenti chiamate dei call center? Bruno Mastroianni ci guida in un viaggio che da Meucci e Bell conduce sino al dispositivo fisso con la rotella e ai primi cellulari, per approdare infine all'era degli smartphone, in cui telefonare è diventata l'ultima necessità per cui utilizziamo il telefono: una narrazione che si snoda tra storia e costume, musica e pubblicità, per raccontare come, in uno strumento così semplice e geniale, abbiamo trovato il mezzo per esprimere la nostra anima. 


 

giovedì 13 aprile 2023

Le cose che abbiamo. Essere e avere alla fine del capitalismo di Eula Biss e con la traduzione di Chiara Veltri (Luiss University Press)

"La mia vita adulta si può dividere in due parti distinte: prima che avessi una lavatrice e dopo", scrive Eula Biss riflettendo su quanto avere più soldi significa avere più tempo e sui cambiamenti e benefici che questo ha comportato nella sua vita. Partendo dal racconto dell'acquisto della sua prima casa, "un contenitore per la lavatrice", Biss riflette sulla nostra esperienza di vita nel capitalismo, su come il suo avvento abbia trasformato la quotidianità delle persone e come il suo sistema valoriale permei e influenzi completamente tutte le relazioni che intratteniamo con altri esseri umani e con gli oggetti che possediamo e che desideriamo possedere. Ripercorrendo il pensiero di Karl Marx, John Kenneth Galbraith, Thorstein Veblen e David Graeber, tra gli altri, confrontandosi con icone pop come Beyoncé o i Pokemon, muovendosi in circoli familiari, lavorativi e di vicinato, Biss chiede, a sé stessa e alla classe media, la sua, su quali valori stiamo fondando le nostre vite? Cosa significano oggi lavoro, classe, privilegio e precariato? Quali linee tracciano le persone per dividere la società? In che modo siamo legati gli uni agli altri? "Le cose che abbiamo" è uno studio sugli esseri umani come creature economiche, un saggio letterario e politico in cui torna centrale il tema, caro a Biss, dell'essere comunità. 


 

mercoledì 12 aprile 2023

La Libreria dei Quaderni del Bardo a Lecce

La Libreria dei Quaderni del Bardo a Lecce: Libreria, lecce, puglia, apulia, salento

Incoscienza digitale. La risposta alla rivoluzione digitale tra innovazione, sorveglianza e postdemocrazia Michele Petrocelli (Lastaria Edizioni)

In questo pregevole saggio, frutto di anni di studio e di ricerca come docente universitario, Michele Petrocelli prova a indicarci una strada per convivere con il progresso, puntando tutto sull'essere umano.


La quarta rivoluzione industriale sta rapidamente trasformando le nostre vite, il mondo del lavoro e la società in cui viviamo. L’indiscussa protagonista di questo cambiamento epocale è la tecnologia nelle sue molteplici declinazioni, dall’intelligenza artificiale alla robotica, dai sensori biologici e ambientali alla realtà virtuale, ai big data. Affidiamo alle macchine sempre più informazioni che ci riguardano, ma siamo davvero consapevoli dell’impatto che questo processo sta avendo sulle nostre vite? Che significa (IN)Coscienza Digitale? Vi è mai capitato di compiere scelte, come acquistare un prodotto o prenotare la meta delle vostre vacanze, a seguito del suggerimento inviato nella vostra mail inbox o tramite notifica push? Ormai, anche i dispositivi digitali più comuni riconoscono i nostri volti, analizzano i dati che riguardano la nostra salute, accompagnano i nostri allenamenti. Guidandoci in ogni ambito della nostra quotidianità, le macchine ci conoscono sempre meglio, ma noi sappiamo davvero dove ci stanno portando? Partendo da questo interrogativo, Michele Petrocelli indaga le conseguenze politiche, economiche e sociali della trasformazione tecnologica in atto, illustrandoci i rischi che stiamo pericolosamente sottovalutando. La polarizzazione delle ricchezze e delle opportunità, la perdita dei posti di lavoro e la proliferazione delle fake news sono solo alcune delle conseguenze a cui stiamo rovinosamente andando incontro. Le scelte di ognuno di noi stanno diventando, giorno dopo giorno, meno consapevoli e a pagarne il prezzo più caro potrebbero essere proprio la nostra libertà e il concetto stesso di democrazia. Rinunciare al progresso allora? Certamente no. Ma soltanto riscrivendo il nostro ruolo all’interno di questo processo sarà possibile invertirne la rotta. In questo pregevole saggio, frutto di anni di studio e di ricerca come docente universitario, Michele Petrocelli prova a indicarci una strada, puntando tutto sull’essere umano. Su creatività, pensiero laterale, etica, morale, capacità critica. Sulla consapevolezza e la conoscenza. In altri termini, sul suo essere diverso dalle macchine. Per valorizzare queste qualità, così umane, ma così sottovalutate, occorre ripensare completamente la scuola, il management, la società, perché soltanto rendendo sostenibile il cambiamento radicale connesso con la rivoluzione digitale riusciremo a cogliere le opportunità che essa ci offre. 


 

martedì 11 aprile 2023

Space economy. La nuova frontiera dello sviluppo di Simonetta Di Pippo (Bocconi University Press,)

Secondo la definizione dell'OECD la space economy è l'insieme delle attività e dell'uso delle risorse spaziali che creano valore e benefici per l'umanità nel corso dell'esplorazione, comprensione, gestione e utilizzo dello spazio. La space economy include tutti i soggetti, pubblici e privati, impegnati a sviluppare, fornire e utilizzare prodotti e servizi legati allo spazio: ricerca e sviluppo, costruzione e uso delle infrastrutture spaziali (stazioni a Terra, veicoli di lancio, satelliti), applicazioni derivanti dallo spazio (strumenti di navigazione, telefoni satellitari, servizi meteorologici ecc.), come pure le conoscenze scientifiche che ne scaturiscono. La space economy va dunque ben oltre il settore spaziale in senso stretto, perché si estende agli impatti sempre più pervasivi e mutevoli dei prodotti, dei servizi e delle conoscenze che dallo spazio derivano. Molte sono le applicazioni che in altri settori beneficiano dei dati e delle tecnologie spaziali: si pensi all'agricoltura, alla protezione dell'ambiente, alla gestione delle risorse naturali e ai trasporti, per citarne solo alcuni. La space economy vale oggi a livello globale 469 miliardi di dollari, con previsioni di crescita percentuale a due cifre per i prossimi decenni. Ma ciò che più conta è che offrirà opportunità anche ai paesi meno sviluppati, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Da queste considerazioni decolla l'affascinante viaggio che riempie le pagine di questo libro: esplorazioni e turismo spaziale, comunicazioni extra-terrestri, economia degli asteroidi, nuovi prodotti «Made in Space» ma anche detriti spaziali che vagano nel traffico di orbite sempre più congestionate. Il futuro è davvero dietro l'angolo, non resta che attrezzarsi dotando il nostro capitale umano di tutte le conoscenze necessarie. Prefazione di Giovanni Caprara. 


 

lunedì 10 aprile 2023

California di Francesco Costa (Mondadori)

Da anni in California le persone che vanno via sono più di quelle che arrivano, tanto che la sua popolazione si è ridotta per la prima volta nella sua storia. Francesco Costa ci spiega perché lo stato del sogno americano si stia spopolando.


Quando noi italiani pensiamo alla nazione che vorremmo diventare, cosa ci viene in mente? Probabilmente vorremmo avere un'economia in grande crescita e la piena occupazione: un paese in cui chiunque voglia lavorare possa farlo. Vorremmo avere le migliori università del pianeta e bellezze naturali adeguatamente valorizzate, prodotti culturali dall'influenza globale e la possibilità di definire «made in Italy» non solo un paio di scarpe ma anche un'app capace di costruire il futuro e un'idea che sappia cambiare il mondo. Vorremmo essere il posto ideale per chiunque voglia realizzare i propri sogni, per chiunque abbia un progetto e cerchi le condizioni ideali per trasformarlo in realtà, e magari anche avere una classe dirigente progressista, sensibile, accogliente. Insomma, vorremmo essere un po' più come la California, che infatti da secoli è considerata la «fine del mondo»: un paradiso di tolleranza, prosperità e paesaggi spettacolari, la terra promessa, la più pura incarnazione del sogno americano. Eppure, in California qualcosa si è inceppato, tanto che da anni le persone che la lasciano sono più di quelle che vi arrivano, e dall'ultimo censimento la sua popolazione risulta per la prima volta diminuita. Niente di tutto questo dovrebbe accadere, in teoria. Salvo in caso di guerre e catastrofi naturali, nella nostra epoca i movimenti migratori seguono direzioni segnate dall'economia e dall'occupazione: le persone vanno via dai posti che offrono meno opportunità per raggiungere posti che ne offrono di più. Quella della California è una crisi unica al mondo, ma l'acuta analisi di Francesco Costa ci mostra che le sue ragioni non sono esclusivamente californiane: cominciamo a riscontrarle anche dalle nostre parti. Le città come unici possibili centri propulsivi della crescita economica. La qualità della vita distrutta dai prezzi delle case. Un radicalismo politico infantile. La divaricazione del mercato del lavoro fra chi possiede un'istruzione di alto livello e chi no. Le discriminazioni razziali. La catastrofe climatica. L'attivismo performativo. Le crescenti diseguaglianze fra generazioni. La crisi della California ci costringe a interrogarci sulla realtà che ci circonda e ci invita a stare attenti a ciò che desideriamo, perché potremmo ottenerlo. 


 

domenica 9 aprile 2023

Perché oggi non è possibile una rivoluzione. Saggi brevi e interviste di Byung-Chul Han (Nottetempo)

Saggi e interviste di Byung-Chul Han comparse sui giornali e le riviste di tutto il mondo, raccolte dall'autore in un solo volume dedicato al grande pubblico.


"Mi spiace, ma i fatti sono questi," risponde Han quando, in un'intervista uscita su Zeit Wissen, gli fanno notare che le sue riflessioni non sono molto incoraggianti. "Scrivo quel che vedo. I miei libri possono ferire poiché mostro cose che la gente non vuol vedere. Ma non sono io, non è la mia analisi a essere spietata, bensì il mondo in cui viviamo, con la sua follia e la sua assurdità". Questo volume raccoglie gli interventi più significativi di uno dei massimi critici dell'assurdo mondo contemporaneo. Han ci restituisce un affresco lucido e dissacrante dell'epoca neoliberista e dei suoi paradossi, dai "ragazzi che si fanno fotografare mentre saltellano all'impazzata" al burnout, dai migranti alle sculture levigate di Jeff Koons, da Big Data al coronavirus e alle misure di contenimento della pandemia, in una società già di per sé "organizzata in chiave immunologica" e sull'orlo del collasso. Nel presente la coazione a produrre assume sempre più esplicitamente le forme dell'autosfruttamento e soprattutto dell'autodistruzione, giacché noi per primi "sacrifichiamo volontariamente tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta" e le conseguenze devastanti del capitalismo giunto al suo culmine richiamano in modo preoccupante il concetto freudiano di pulsione di morte. "Perché oggi non è possibile una rivoluzione" è una perfetta introduzione al pensiero radicale di Byung-Chul Han, e dunque è anche un invito, aperto e appassionato, a invertire la rotta. 

 


 

sabato 8 aprile 2023

Cose spiegate bene. E giustizia per tutti a cura tra gli altri di Arianna Cavallo, Luca Sofri , Carlo Blengino e altri (Iperborea)

Tribunali, regole, pene, giurie, inchieste: stanno nelle notizie e nelle discussioni ogni giorno e si incrociano con le vite di tutti.


E giustizia per tutti è il quarto numero di Cose spiegate bene, la rivista di carta del Post realizzata in collaborazione con Iperborea. Avvocati, magistrati, indagini, tribunali, giurie, carceri. Sentenze di primo grado, separazione di carriere, carcerazioni preventive. Presunzione di innocenza, prove del Dna, prescrizione. Nelle vite di tutti si affacciano per i motivi più diversi le pratiche e le parole di quella che chiamiamo «giustizia», che poi è solo un affannoso tentativo delle nostre istituzioni di rincorrere un’idea della giustizia stessa. Può capitare che siamo costretti ad averci a che fare, capita più spesso ancora che le storie, le conversazioni, il dibattito che ci circondano facciano riferimento a tutte queste cose, senza che vengano mai ben spiegate. Sono parte della vita delle nostre comunità, del nostro Stato, e delle vite delle persone, e sono però raccontate con linguaggi oscuri e gergali, dando per scontate questioni delicate e complesse. E intanto noi discutiamo al bar e sui social network se qualcuno debba essere giudicato colpevole o innocente, spesso senza neanche conoscere i fondamentali: questa è una guida ai fondamentali. Con testi di Marianna Aprile, Carlo Blengino, Carlo Lucarelli, Lisa Noja. A cura di Arianna Cavallo e Luca Sofri, con la consulenza di Carlo Blengino. Illustrazioni di Giacomo Nanni. 


 

venerdì 7 aprile 2023

Nuova versione: L'undicesimo libro di Bruce Hunter, Galestro, dall'Italia!

Dall'editore Stefano Donno : Continua la tradizione editoriale de I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, rivolti al mondo della poesia internazionale. La nuova pubblicazione riguarda l'ultima opera del poeta canadese Bruce Hunter intitolata Galestro.

'Galestro è un terreno sabbioso e ricco di minerali, trovato nei vigneti del Chianti in Toscana, che conferisce ai vini della regione un sapore unico. Roba da star, come dice Carl Sagan. O come ci dice l'anziano Narcisse Blood di Blackfoot, "... i Blackfoot sono le star". Infatti, se tutta la vita terrena deriva dalla sostanza delle stelle cadenti, Galestro è l'essenza, la grana della vita.' Bruce Hunter, 10 gennaio 2023.

Dal traduttore: “Avvicinarsi alle poesie di Bruce Hunter è come ascoltare la voce calda e ricca di un amico sincero. Il ragazzo che ne ha passate tante nella vita e che in virtù di questa grande esperienza e umanità riesce a trovare la parola giusta, il motto saggio, l'immagine che sorprende e rincuora. Una poesia per molti versi terapeutica, empatica... C'è soprattutto tanta Italia, fin dal titolo, che richiama la sostanza della roccia e i profumi fragranti del vino. Un inno alla nostra terra, alla sua arte, alla bellezza dei paesaggi e delle persone, al gusto dei frutti della terra. Ed è qui, in Italia, tra Toscana e Salento, che diamo il benvenuto a Bruce e gli offriamo la nostra migliore ospitalità attraverso la traduzione, sperando di rendergli un buon servizio come lo rende generosamente a noi lettori e interpreti."

Andrea Sirotti, docente fiorentino, scrittore, editor e traduttore di Galestro.

 

contatti dell’autore

brucehunter55@icloud.com

1+416+560-2610 

www.brucehunter.ca

 

Elogio anticipato per Galestro:


Bruce Hunter mostra in Gslestro come nei momenti tristi cerchiamo luoghi sacri;
ciò che abbiamo dimenticato e ciò che abbiamo imparato dagli anziani.
Per scoprire con sorpresa che siamo già noi gli ingredienti di questi luoghi sacri, le terre che ci permeano, le nostre origini stellari. E l'arco e la tensione tra queste due realtà vengono pacificati e realizzati quando nei nostri sogni visitiamo il punto più alto tra la terra e il cielo, così possiamo bere dalle nuvole. Amo questo libro Potente, pieno di luoghi e salti nel tempo e ricordi. Con tanta Italia e tanto Canada. E tutti i miei ricordi sembrano combaciare così tanto con i suoi. Sono orgoglioso e grato di aver contribuito con alcune di queste traduzioni.


Sandro Pecchiari Poeta triestino, autore di Alle spalle delle cose

Le poesie in Galestro di Bruce Hunter ci ricordano che viviamo nello spazio in cui gli opposti si incontrano e si connettono, tra terra e cielo, giovinezza ed età, storie antiche e pestilenze presenti, prima pioggia e acque avvelenate, i vivi e i morti. Esplora le questioni senza tempo, come l'infanzia, l'amore coniugale e il significato di una vita individuale evocando l'essenza del terroir dei suoi luoghi del cuore: Alberta, Toscana e le isole Orcadi. E opportunamente, ogni poesia in questo bellissimo e saggio libro affronta (ed è raddoppiata) dall'abile traduzione italiana di Andrea Sirotti.

 

Caterina Edwards, scrittrice di Edmonton, autrice di The Sicilian Wife.

“elegante e sontuoso, “le vecchie storie che avevamo quasi perso: tutte le possibilità di credere” si fondono in vividi dettagli con Bruce Hunter al timone come narratore. Le sue poesie sono tributi all'ambiente dell'essere e sono profondamente umane. L'occhio extrasensoriale di Hunter e l'orecchio per i dettagli acuiscono i nostri sensi e la nostra intuizione mentre rivela ciò che c'è sotto la superficie, il primo rossore dello sguardo. Il suo dettaglio osservativo non ha eguali mentre parla dell'invecchiamento, dell'amore, della cultura, della terra e soprattutto del vero cuore pulsante al centro di tutto. Galestro è una collezione spettacolare. »

 

La dottoressa Micheline Maylor-Kovitz, è una poetessa, professoressa e autrice di The Bad Wife di Calgary, Alberta.

“in questo suo undicesimo libro, lo scrittore pluripremiato Bruce Hunter è nel fiore degli anni, creando poesie audaci, sensuali e ricche come il suolo italiano che esalta. Questa è la vita scritta in grande da un narratore di talento con un dono per l'immagine perfetta. In queste pagine trovi un intimo apprezzamento di paesaggi leggendari, nonne scozzesi, giardinaggio, delizie italiane e le gioie di un buon matrimonio. Questa è una raccolta appassionata e sincera di un poeta con una solida conoscenza sia della tecnica poetica che dei misteri dell'anima umana. Molto semplicemente, questo è un libro importante di uno scrittore straordinario nel livello più alto dei poeti canadesi contemporanei. »

 

Marsha Barber, poetessa, professoressa e autrice di Kaddish for My Mother di Toronto.

 

Info link I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno 

https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/6523527828113378760?hl=it



giovedì 6 aprile 2023

Adriatico. Un incontro di civiltà di Robert D. Kaplan e con la traduzione di Nausikaa Angelotti e Federica Merani (Marsilio)

In un mondo che ridisegna continuamente spazi e confini, mettersi in viaggio significa immergersi nel tempo. Robert Kaplan percorre le sponde dell’Adriatico da Rimini a Trieste, da Rijeka a Corfù, in un originale itinerario che mescola ricostruzione storica e reportage giornalistico, memoir letterario e analisi geopolitica, per raccontare un mare e una frontiera che oggi tornano al centro della scena mondiale.


«Il viaggio è una sfida che non finisce mai. È sintesi estrema della vita, dove una settimana di strada può corrispondere a un'epopea.» Di città in città, lasciandosi guidare dalle suggestioni evocate dai libri che lo hanno accompagnato durante la sua attività di esploratore e di studioso e dai tanti incontri che colleziona nel corso di questo suo itinerario, Robert Kaplan traccia una serie di connessioni originali e ardite che dalla contemplazione di un affresco a Rimini lo porterà a Corfù, perfetta «sintesi di Italia e Grecia e quindi dell'Adriatico». Non c'è un luogo migliore per cercare le risposte ai mille interrogativi che emergono sul nostro tempo, in cui lo Stato nazionale è ormai in declino e le identità tornano a farsi multiple e fluide, un processo di cui l'Adriatico è stato e continua a essere il prototipo. Qui infatti la metamorfosi di confini, popoli e alleanze va avanti da secoli, con l'incessante dissolversi di comunità, poi riaggregatesi in forme nuove e oggi alle prese con un futuro incerto, minacciato dal populismo reazionario, dalla destabilizzazione politica e dalla lotta per il controllo delle fonti energetiche. In dialogo con grandi autori, tra cui Claudio Magris e Boris Pahor, ed esponenti dei governi locali e delle istituzioni internazionali, come l'ex presidente albanese Sali Berisha, rivivono vicende più vicine a noi o dimenticate. Ravenna, Venezia, Trieste, Lubiana, Rijeka, Zagabria, Dubrovnik, Tirana e Durazzo sono alcune delle tappe che l'autore tocca ripercorrendo un'area oggi più che mai crocevia dei destini del mondo. Uno scenario che spinge a chiederci che cosa è l'Europa, dove inizia e dove finisce, e soprattutto che cosa diventerà, e davanti al quale Kaplan confessa, con il coraggio e lo slancio del viaggiatore: «Sono certo solo della perdita di certezze». 


 

mercoledì 5 aprile 2023

Il grande racconto del Mediterraneo di Egidio Ivetic (Il Mulino)

«...il Mediterraneo è un crocevia antichissimo. Da millenni tutto vi confluisce, complicandone e arricchendone la storia» Fernand Braudel Il Mediterraneo è il cuore incandescente di un unico vitale continente afro-euro-asiatico, l'epicentro della grande storia che qui transita e da qui scaturisce, il luogo in cui si è concentrato per alcuni millenni il mondo immaginabile. Come comprendere quella straordinaria «pianura fluida» che è il Mare Nostrum? Mettendosi sulle tracce delle civiltà sepolte? Ripercorrendo il vagare di eroi erranti come Ulisse, Enea o i viaggi dei pellegrini verso la Terrasanta? Interrogando gli strati e i substrati archeologici? Abbracciandone il paesaggio oppure lasciandosi abbacinare dai capolavori artistici? Il racconto mai concluso di una storia millenaria, unica e imprescindibile, fatta di guerre e convivenze, scambi e antagonismi, invasioni e diaspore, ibridazione ininterrotta di saperi, miti, leggende, manufatti, nel coesistere di culture religiose ora dialoganti ora in conflitto. Il ritratto in movimento di una civiltà e del suo mare. 


 

martedì 4 aprile 2023

La dura vita del dittatore. Fatti, misfatti e curiosità dei tiranni più (im)probabili della storia di Simone Guida (Gribaudo)

Questo libro dal taglio ironico offre al lettore una sorta di "vocabolario del dittatore", rispondendo alle principali domande e ponendo le basi per farsene molte altre, grazie alla guida e alla competenza dell'autore.

"Esiste una "psicopatologia" del dittatore? E che cosa accomuna alcuni fra i più famigerati dittatori della storia? Com'è, davvero, la vita sotto una dittatura? Quali sono le tecniche e gli stratagemmi per prendere il potere e, cosa forse più importante, come lo si mantiene? E poi: le stranezze e le monomanie dei dittatori, la loro fine (spesso ingloriosa) e molto altro." L'autore del popolarissimo canale YouTube Nova Lectio scrive un libro dal taglio ironico, ma assolutamente serio se guardato in controluce, dedicato al potere dittatoriale e a quelle figure che hanno modellato, spesso usando la violenza e facendo leva sull'ignoranza, interi Stati. Quasi un "vocabolario delle dittature" che ci permetterà di rispondere a molte domande e, cosa più importante, a farcene tante altre, in attesa della prossima, annunciata dittatura. 


 

lunedì 3 aprile 2023

Ferite ancora aperte. Guerre, aggressioni e congiure di Paolo Mieli (Rizzoli)

«Le ferite del passato non si cicatrizzano mai. Niente può considerarsi definitivo per quel che attiene alla "guarigione", più o meno apparente, dalle lesioni prodottesi anni, decenni, secoli, addirittura millenni fa» scrive Paolo Mieli. E la verità delle sue parole la stiamo constatando in questi mesi, di fronte all'aggressione russa in Ucraina e al sangue che scorre da quella frattura storica mai rimarginata. Proprio da un lungo saggio sui rapporti tra Kiev e Mosca prende avvio il percorso allestito in questo volume. Così, analizzando la congiura che portò all'assassinio di Giulio Cesare e le leggende che fondano la storia di Roma; soffermandosi su personaggi ed episodi del Medioevo, come Cosimo de' Medici e la caccia agli eretici; approfondendo i temi centrali del Risorgimento italiano e della storia europea del Novecento, Mieli ci guida con l'abilità del grande saggista alla ricerca di quelle lesioni del passato che ancora oggi fanno sentire le proprie conseguenze. Lesioni che, scrive ancora l'autore, «se tenute sotto sorveglianza sono parte della "salute" dell'umanità. Servono a farci capire che i problemi non si risolvono mai una volta per tutte. Si ripresentano, spesso in modo tale da apparire nuovi, laddove invece sono nient'altro che una riproposizione di antichi traumi. Traumi che abbiamo conosciuto, affrontato, in un certo senso risolto. Facendo però poi l'errore di dimenticarcene». Ed è compito della storia e dello storico ricordarci che i fatti del passato, all'apparenza così lontani, ci riguardano da vicino. E che delle ferite ancora aperte occorre prendersi cura.


 

domenica 2 aprile 2023

La svolta. Novembre 1942. I giorni che cambiarono il destino del mondo di Peter Englund con la traduzione di Andrea Mazza (Marsilio)

Il racconto della guerra è fatto di un magma complesso e vitale di storie sepolto sotto coltri di silenzio, eppure ci sono vicende a cui si può ridare una voce. In un magistrale mosaico formato da decine di frammenti narrativi, lettere e diari, Englund restituisce la polifonia di questa «sostanza umana» dimenticata.


Se sul finire del 1942 tutto lasciava presagire la sconfitta degli Alleati, nell’arco di pochi giorni lo scenario cambiò. Il punto di svolta di uno dei conflitti più drammatici della storia viene raccontato da Peter Englund attraverso lettere, resoconti militari, poesie e frammenti di diario di personaggi anonimi e noti – da un’impiegata belga al comandante di un cacciatorpediniere giapponese al largo di Guadalcanal, da Albert Camus a una casalinga inglese, da Vasilij Grossman a un macchinista su un convoglio di navi nel Mar Glaciale Artico, dallo scrittore tedesco Ernst Jünger a Leona Woods, la fisica che lavorò con Enrico Fermi al Progetto Manhattan. Nel caldo afoso del deserto nordafricano, nel fango di una trincea sul fronte orientale, in un lussuoso appartamento berlinese o in un sordido bordello di Mandalay, soldati e civili, uomini e donne di tutto il mondo hanno conosciuto la lotta tra brutalità e compassione, lo spietato scontro fra barbarie e civiltà, lo scarto tra gli scopi grandiosi della guerra e una realtà tragica e sanguinaria. Una testimonianza letteraria toccante e rigorosa, un magistrale affresco costituito da trentanove ritratti che riporta alla luce un «materiale di solito invisibile, relegato in una noticina in calce», e dà voce a sentimenti, ossessioni, paure, superstizioni, piccole gioie quotidiane, illusioni e speranze, sogni e aspirazioni dell’umanità nella sua ora più buia. «Nella convinzione che la complessità degli eventi emerge al meglio proprio a livello individuale». 


 

sabato 1 aprile 2023

L'anno del fascismo di Ezio Mauro (Feltrinelli)

Ezio Mauro racconta l’anno decisivo della frattura tra due epoche: dopo la guerra, davanti al potere declinante delle dinastie, c’è in Italia l’impeto crescente, violento, del nuovo movimento fascista. È già un potere

«Il 1922 sembrava un anno difficile e violento in un Paese smarrito, e invece era la soglia italiana della dittatura.»


"I fascisti spuntarono pochi minuti prima delle due, protetti dal botto dei petardi nelle vie e nei cortili, mentre i balli erano ripresi dopo il brindisi. Da dentro giungevano le note morbide e i versi innocenti di Abat-jour, ma un colpo di pistola nella strada fermò la musica. 'Aprite, o sarà peggio.' Con centocinquantun bossoli per terra finiva la prima notte di gennaio e cominciava il 1922 italiano, l'anno del fascismo." Nei mesi bui che conducono alla dissoluzione dello Stato liberale Mussolini, con la sua concezione tragica e spettacolare della vita, incrocia lo spirito del tempo: la politica viene ridotta alla sua dimensione fisica, la ritualità soppianta la cultura. Attorno, un cielo vuoto di stelle spente, in un mondo politico in disfacimento incapace di leggere la società in trasformazione, frastornato dall'eco mondiale della rivoluzione bolscevica e dalla suggestione contagiosa che il mito della Russia irradiava da San Pietroburgo. Lo Stato liberale italiano sembrava esausto e non lo sapeva, incapace di fronteggiare i nuovi fenomeni sociali e politici, come se non rientrassero più dentro le sue categorie antiche. Il re è solo. Tocca a lui riempire la scena istituzionale, Capo per grazia di Dio e volontà della nazione di uno Stato che si frantuma venendo meno ai suoi impegni costituzionali, e giorno dopo giorno si arrende alla furia fascista che lo incalza per soppiantarlo. Ezio Mauro racconta l'anno decisivo della frattura tra due epoche: dopo la guerra, davanti al potere declinante delle dinastie, c'è in Italia l'impeto crescente, violento, del nuovo movimento fascista. È già un potere?