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venerdì 31 agosto 2012

Novità in libreria: “Angeli dimenticati” (Youcanprint) di Nicola Capecchi



Un terribile incidente ferroviario. La Freccia del Nord A 407 proveniente da Setterville e diretto a Blow City, precipita per cause misteriose in un canyon. Muoiono circa 300 persone. Poco distante dal luogo dell’incidente si trova una piccola cittadina, Busyville, dove il Tempo pare si sia fermato chissà da quanto. Marc Rosendale, avvocato in carriera sull’orlo di un forte esaurimento nervoso, torna dopo più di trent’anni a Busyville dalla sua famiglia, un po’ per ritrovare se stesso, un po’ per nostalgia. Qui nulla sembra essere cambiato, ma circolano voci, a causa di una serie di suicidi inspiegabili, che quella città sia un posto maledetto. Solo voci? Marc intende andare a fondo sulla questione, e quello che scoprirà andrà oltre i limiti dell’umana comprensione…

“Marc, su consiglio del proprio psichiatra, si concede una vacanza dal lavoro per riposarsi. Egli sceglie di tornare al suo paese natale per rivedere i suoi genitori, che non vede da trenta lunghi anni. Busyville è una piccola città con pochissimi abitanti, rimasta ferma a trenta anni prima, chiusa al mondo esterno progredito, per vivere in una voluta e ostinata vecchia cultura. Una cittadina di gente per bene e caratterizzata da una grande tranquillità. Ma ben presto Marc si renderà conto che si tratta di una tranquillità del tutto apparente, quando in città cominceranno a verificarsi strani fenomeni, nei quali si troverà personalmente coinvolto. Quali misteri si nascondono all’interno di questa apparentemente tranquilla cittadina? Cosa troverà Marc indagando su quanto sta accadendo?

Marc troverà anche l’amore in città, un amore bellissimo, forte e puro, un amore che andrà oltre ogni difficoltà, un amore che andrà oltre la morte.”

“Angeli Dimenticati” (Youcanprint) di Nicola Capecchi, Narrativa, pag. 212, ISBN: 9788866185482

Alessia e le sue tenebre di Giacomo Balzano (Besa editrice) a Galatina per la Notte della Cultura



La "Notte della cultura" si svolgerà a Galatina l'1 e il 2 settembre 2012. Attraverso installazioni all'aperto e mostre, ci sarà un percorso di presentazione di libri e performance musicali per tutto il centro storico della cittadina. L’appuntamento intende essere un momento di cultura, arte e musica che fonda in un unico organismo testi e contesti. Non mancheranno le sorprese e non mancheranno i nomi illustri del nostro territorio e non solo a dare valore  ad un progetto di grande spessore.  La manifestazione è voluta dall’amministrazione comunale della Città di Galatina ed è curata da ART & ARS GALLERY e CALLIOPE COMUNICARE CULTURA in collaborazione con J.as.s. – Le Caveau (Jazzisti Associati Salentini) che insieme condividono un sogno, quello che ognuno impari a vivere il proprio, arrivandoci con i propri mezzi, per la propria strada, con le proprie forze. La casa editrice Besa parteciperà alla Notte della Cultura con il libro “Alessia e le sue tenebre” di Giacomo Balzano che sarà presentato dalla giornalista Alessandra Bianco. L’appuntamento è dunque  per domenica 2 settembre 2012 alle ore 23,00 in  P.tta Orsini  a Galatina

Alessia e le sue tenebre racconta di destini che si incrociano due volte a distanza di venticinque anni: quello di Alessia Simoni e di Gianni Bardi. Nella cornice di Bari e del suo mare i due ricuciono ferite ancora aperte, nel ruolo di analista il primo e di paziente la seconda. Il ricordo comune di un’esplosione in un autogrill in cui Alessia bambina perse la madre, e che Gianni, allora ventenne, riuscì a schivare per pochi minuti, consente ai due di arginare finalmente gli scogli passati del dolore e di ricercare la loro serenità e le vie adatte per conseguirla. Vie che nel romanzo sono illustrate con immagini di volta in volta leggere, poetiche, aggressive, cariche di nostalgia ma anche di calda speranza, che toccano in profondità il cuore del lettore.

Giacomo Balzano, psicoanalista adleriano, è nato a Bari nel 1959, dove tuttora vive. Ha pubblicato quattro saggi: Disagio Giovanile: storie di cambiamenti (1998); Giovani del Terzo Millennio (2005), vincitore del Premio Internazionale di saggistica “Città delle Rose”; I nuovi mali dell’anima. Il Disturbo Borderline e Narcisistico negli adolescenti (2007); Oltre il disagio giovanile. Strategie di prevenzione e recupero (2009). Alessia e le sue tenebre è il suo primo romanzo.





giovedì 30 agosto 2012

101 misteri della Puglia che non saranno mai risolti di Rossano Astremo (Newton Compton) a La Feltrinelli Point di Lecce



 Il libro “101 misteri della Puglia che non saranno mai risolti” di Rossano Astremo (Newton Compton) il 31 agosto 2012 ore 19,30  sarà presentato da Pierpaolo Lala e Mauro Marino a La Feltrinelli Point di Via  Cavallotti 7/a Lecce


Miti del passato, oscuri avvenimenti ed enigmi senza spiegazione: un viaggio nell’anima di una terra dai mille volti. La Puglia è una regione dai mille volti. Quello del limpido mare e della sabbia dorata, meta privilegiata del turismo nazionale e straniero, quello della terra del buon cibo e dell’ottimo vino, abitata da gente ospitale, gioviale e solare. C’è però una linfa scura che scorre sotto la sua pelle, un humus profondo di misteri che la nutre sin dai tempi più remoti, una trama di domande che sono destinate a restare senza risposte certe. Alcuni esempi? Quale mistero si nasconde dietro la complessa e criptica costruzione di Castel del Monte? Che significato hanno i simboli dipinti sui trulli di Alberobello? Nella basilica di San Nicola a Bari è sepolto veramente il segreto del Sacro Graal? 101 misteri della Puglia (che non saranno mai risolti) è un viaggio in questa terra complessa, tra miti del passato ed enigmi del presente, con un occhio puntato sulle vicende di cronaca che hanno scioccato l’opinione pubblica negli ultimi anni, dal caso di Palmina Martinelli a quello di Peppino Basile, dalla vicenda di Caterina Capuano fino al terribile omicidio di Sarah Scazzi.

Tra i 101 misteri della Puglia:

Federico II e il mistero di Bianca Lancia
Il cavaliere senza testa
I misteriosi simboli sui trulli di Alberobello
Perché le case di Mattinata guardano in direzione del mare?
Le stimmate di Padre Pio, tra fede e scetticismo
Padre Cipriano e l’incontro con Satana
Estate 1953: extraterrestri a Molfetta
Palmina Martinelli: fu davvero suicidio?
Angela Petrachi: come morire impalati a Melendugno
L’omicidio del consigliere Peppino Basile
Sarah Scazzi e l’adolescenza negata


Rossano Astremo -   è nato nel 1979 a Grottaglie, paese della provincia di Taranto, ma vive e lavora da anni a Roma. Con la Newton Compton ha pubblicato 101 cose da fare in Puglia almeno una volta nella vita e 101 storie sulla Puglia che non ti hanno mai raccontato.

mercoledì 29 agosto 2012

LA SCUOLA CHE RESISTE di Alex Corlazzoli (Edizioni Chiarelettere)


“Ci impegniamo noi, e non gli altri; unicamente noi... ci impegniamo, senza pretendere che gli altri s’impegnino... ci impegniamo senza giudicare chi non s’impegna... il mondo si muove se noi ci muoviamo, si muta se noi mutiamo.” (Don Primo Mazzolari)

 “Non siate tristi, continuate in ciò che era giusto.” (Dal biglietto d’addio di Alexander Langer)


Diritti, doveri, libertà, giustizia sono valori da sperimentare sul campo e difendere ogni giorno. Nella scuola di Corlazzoli la vita non è fuori, ma dentro l’aula, e i bambini non devono adeguarsi ai programmi, ma provare loro stessi i modi giusti di apprendere. Vedere, leggere, ascoltare, sperimentare: il bambino rom non è più uno straniero e la geografia non è più quella cosa astratta da imparare sulle cartine mute se fai il giro del mondo con la musica e ascolti le canzoni dei gitani. E la storia diventa credibile se la vivi attraverso la testimonianza di chi la racconta in prima persona. Come dimostra Corlazzoli, la scuola è viva grazie all’impegno di tanti insegnanti e genitori che la difendono come bene pubblico. Da qui si può ripartire per porre le basi di un futuro migliore e calare nella pratica la parola democrazia in modo che tutti i bambini diventino innanzitutto cittadini responsabili.

In appendice una selezione di appunti scritti dagli alunni.


Alex Corlazzoli, oltre a essere giornalista, è un maestro di scuola primaria precario. Collabora con “il Fatto Quotidiano” e “Altreconomia”. I suoi libri più conosciuti sono RIPRENDIAMOCI LA SCUOLA (Altreconomia 2011) e L’EREDITÀ (Altraeconomia 2012).

"San Salvador. La porta del nuovo mondo" di Francesco Pergola (Youcanprint)


Un mondo senza futuro, può avere un futuro solo con l'intervento di Dio. L'uomo non ha né le capacità, né il potere, né le conoscenze per risolvere i propri problemi. La scienza ha fatto grandi progressi, inimmaginabili solo qualche decennio fa: ma non ha risolto nessun serio problema dell'umanità,anzi,le conoscenze parziali, utilizzate da uno spirito avido ed egoista,sta spingendo l'umanità verso la distruzione della terra e di se stesso. È un messaggio negativo?
No, c'è speranza per l'umanità! C'è ancora un futuro per questo mondo,un futuro meraviglioso.
Il Regno di Dio, retto da Cristo Gesù, fra breve eliminerà la malvagità e stabilirà un paradiso dove :”la morte non ci sarà più, né dolore né pena. Le cose precedenti sono passate”!
Questa è la visione profetica, basata sulla Bibbia,che l'autore contrappone alla triste realtà attuale!”

Dal sito dell'editore:

Francesco fece un cappio con una lunga corda, la fece passare attraverso un occhiello d’acciaio sul soffitto, salì su una sedia e, dopo aver fissato la corda al muro, si mise il cappio al collo e s’impiccò.
Su un tavolo c’era una lettera:per la moglie e il figlio...

Francesco Pergola - Laureato in giurisprudenza, dopo aver vinto la cattedra in materie giuridiche ed economiche ho insegnato per molti anni nelle scuole medie superiori. Ho 69 anni, sposato con due figli, sono molto impegnato nel sociale ed ho profonde convinzioni religiose, che pervadono i miei lavori: ho già pubblicato due romanzi. Un altro, oltre a questo, è già pronto per la stampa.

martedì 28 agosto 2012

Instant Book - Chiarelettere: "SIATE RAGIONEVOLI CHIEDETE L'IMPOSSIBILE" di E. Balducci

 


http://www.chiarelettere.it/libro/instant-book/siate-ragionevoli-chiedete-lim...
Instant Book - Chiarelettere: "SIATE RAGIONEVOLI CHIEDETE L'IMPOSSIBILE" -- Ernesto Balducci"- introduzione al testo di Don Andrea Gallo.
Padre Ernesto Balducci è un gigante del pensiero cristiano del Novecento. Leggerlo è un'occasione per sperimentare la ricchezza, la vitalità e la potente forza rivoluzionaria del Vangelo. Il libro contiene una serie di articoli, di sorprendente attualità, scritti da Balducci su giornali e riviste.

"Oggi solo chi cerca l'impossibile riuscirà a produrre ciò che è possibile" Ernesto Balducci

lunedì 27 agosto 2012

Caminante di Mino De Santis a Galatina


Mino De Santis con il suo nuovo cd edito nella collana Ululati di Lupo editore sta riscuotendo non solo consensi di pubblico, ma è arrivato alla ribalta nazionale ricevendo segnalazioni importanti da Vincenzo Mollica (che nell’ultima puntata del 25 agosto 2012 di “Do Re Ciak Gulp” in onda su Rai 1 lo ha definito come un artista assolutamente da non lasciarsi sfuggire) sino a Radio Rai 3 e Tg 2 Mizar. Il video del brano “Lu Ccumpagnamentu”, contenuto in questo suo ultimo lavoro prodotto da ZERO PROJECT, è stato visitato su Youtube da più di 9000 persone.  Ecco ora che MINO DE SANTIS col suo nuovo cd CAMINANTE uscito sotto l’etichetta Ululati di Lupo editore si potrà finalmente ascoltare dal vivo il 29  agosto 2012 alle ore 21, 30 presso  il CHIOSTRO DELLA CULTURA della BIBLIOTECA COMUNALE di GALATINA (Lecce)

Un nuovo cd, il secondo, per Mino De Santis, il cantautore protagonista di uno degli esordi più interessanti degli ultimi anni, sulla scia delle ballate impegnate di Fabrizio De André e con un’ironia lacerante, degna del migliore Rino Gaetano. Sembra passato molto più tempo, in realtà soltanto un anno, da quando l’estate scorsa venne infuocata dagli accordi e dalla voce di Mino De Santis, autore del suo esordio intitolato “Scarcagnizzu”, il suo brano “Tutto è cultura”, in un tam tam partito sul web grazie a un divertentissimo video, fu capace di toccare, in modo davvero popolare e ‘trasversale’ tuttele corde di chi si occupa, nel bene o nel male, di cultura in Salento, e non solo: riferimenti colti si mescolano a note popolari, e l’attenzione ai testi e alla musica è mediata da un’altrettale attenzione verso il messaggio; le atmosfere evocate ricordano, ad esempio, quelle del famoso “Noi semo quella razza”, inno a chi lavora, che Carlo Monni (alias “Bozzone”) cantava nel film di Giuseppe Bertolucci, “Berlinguer ti voglio bene”, seduto sulla canna della bicicletta di un giovanissimo Roberto Benigni.

Info:
tel. 0832-949510

domenica 26 agosto 2012

In libreria La donna d’altri di Talese Gay (Bur)


Una sfrontata fotografia dell'erotismo d'oltreoceano, un viaggio attraverso le tappe dell'emancipazione sessuale, e sociale, di una nazione. Un'inchiesta dai toni provocatori che racconta la storia di uomini e donne che fecero degli Stati Uniti la patria di "Playboy" e "Screw", delle comuni di fine Ottocento e degli hippy, del rapporto Kinsey sul comportamento sessuale degli americani e di "Gola profonda", il primo film pornografico a raggiungere con successo il grande pubblico. Con lo zelo documentario di un giornalista d'assalto, Gay Talese vagliò migliaia di fonti, intervistò scambisti e onanisti e visitò di persona club nudisti e centri massaggi, provocando un clamore che fece del libro un best seller eccezionale. Oggi "La donna d'altri" torna in libreria in un'edizione aggiornata, dove la prosa attenta e lo sguardo limpido di Talese offrono un'inattesa ventata di irriverenza e franchezza, un punto di vista inedito su tabù con cui non abbiamo mai smesso davvero di confrontarci. Postfazione di Walter Siti.



sabato 25 agosto 2012

La Notte della Taranta (Edizione 2012) diretta da GORAN BREGOVIC realizza un catalogo con firme d'eccezione




















LA FONDAZIONE LA NOTTE DELLA TARANTA  presenta  SABATO 25 AGOSTO  il pre-concertone alle ore 18.45 e il concertone alle ore 22.30  a MELPIGNANO presso il  PIAZZALE EX CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI. Si chiude dunque sabato 25 agosto la quindicesima edizione del festival La Notte della Taranta  promosso e organizzato da Fondazione La Notte della Taranta, Assessorato al Mediterraneo,  Cultura e Turismo della Regione Puglia, Provincia di Lecce, Unione di Comuni della Grecìa  Salentina e Istituto Diego Carpitella. Il piccolo comune di Melpignano torna a trasformarsi  anche quest’anno in uno dei luoghi più conosciuti nel panorama della world music  internazionale, rafforzando l'immagine della Grecìa Salentina come culla della musica di  tradizione popolare.  L’atteso incontro tra l’Orchestra La Notte della Taranta e il maestro concertatore Goran  Bregovic rappresenta un ritorno alle origini per il festival salentino, con Bregovic che  arriverà a Melpignano accompagnato dalla sua Wedding & Funeral Band, per scrivere una  partitura in cui il vasto repertorio della musica popolare salentina dialogherà con le atmosfere  fortemente evocative della musica che arriva dall’altra parte dell’Adriatico, «un piccolo mare -  per usare le parole del maestro concertatore - che unisce più di quanto separi».  Con le radici nei Balcani, di cui è originario, e la mente nel XXI secolo, Goran Bregovic ha  mescolato le sonorità di una fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare e gli strumenti  tradizionali salentini dando vita a una musica che suona istintivamente familiare,  appassionata, irresistibile.  A coadiuvare il lavoro del maestro Bregovic, il suo assistente musicale, l’eccellente  arrangiatore Ninoslav Ademovic, e i due giovani musicisti salentini Claudio Prima e Mauro  Durante, assistenti all’orchestrazione, che si sono formati all’interno dell’Orchestra La Notte  della Taranta e il cui contributo è stato essenziale alla riuscita dell’incontro tra la tradizione  musicale salentina con quella balcanica.  Espressioni del multiforme universo sonoro balcanico sono le due formazioni che il maestro  ha voluto portare con sé dalla ex Jugoslavia sul palco di Melpignano. Una di origine croata, la  Tonci Huljic & Madre Badessa Band; l’altra serba, la Nenad Mladenovic Orchestra, serba,  vincitrice del prestigioso festival di Guca nel 2010, la manifestazione che ogni anno decreta i  migliori strumentisti della scena balcanica. Un incontro emblematico per La Notte, che ha realizzato nei suoi quindici anni di vita, la sua  vocazione alla condivisione, al superamento delle barriere, con la musica che diventa  linguaggio privilegiato per attraversare i confini etnici e culturali. Uno strumento capace di  parlare anche, per le vie della conoscenza, di solidarietà. Ecco allora comparire sul palco, tra le  note della pizzica, il Coro delle Mondine di Novi che dalle pieghe di una terra come l’Emilia,  ferita dal recente terremoto, porteranno a Melpignano il suono di una antica e vitale civiltà  contadina, nelle sue musiche di gioia e rivoluzione.  Un ruolo chiave, in questa edizione, lo avrà la cultura bandistica, scelta da Goran Bregovic per la chiusura del Concertone, che vedrà come ultimo gruppo ospite il Concerto Bandistico  Città di Racale, interprete di una maniera sociale del fare musica, che nel Salento ha ispirato  generazioni di musicisti, cresciuti grazie alla formazione all’interno delle bande.  La lunga notte di musica di sabato 25 agosto avrà un preludio che comincerà al tramonto:  cinque gruppi che rappresentato altrettanti modi di presentare la tradizione della musica  popolare salentina si succederanno sul palco, a introdurre l’esplosione balcanico-salentina  che comincerà intorno alle 22.30. Nell’ordine si esibiranno Gli Strittuli, Le Cantatrici di  Cannole, Mario Salvi e i Cantori di Villa Castelli, Mascarimirì Gitanistan Orchestra e  Antonio Castrignanò.

IL PRE-CONCERTONE  - In apertura ci saranno Li Strittuli, gruppo selezionato attraverso il concorso nazionale “Salento Creativo - Le radici della musica”. Nato nel 1998 a San Pancrazio Salentino per riproporre un viaggio nella pizzica pizzica, pizzica tarantata, stornelli d’amore, canti di lavoro  e protesta, il gruppo è maturato grazie al contatto diretto con portatori della tradizione e  gruppi di ricerca, facendo proprio il patrimonio della cultura orale e utilizzando gli strumenti  tradizionali come violino, organetto, fisarmonica, chitarra e tamburo a cornice. Li Strittuli  proporranno i brani Pizzica con il mandolino, Stornelli, Lu monacu, Maria Nicola, Pizzica  tarantata.  A seguire, ci saranno le Cantatrici di Cannole, originarie del piccolo comune del Salento  centro-orientale - di et compresa fra i cinquanta e settanta anni - con il piacere di eseguire i  canti della tradizione salentina. Gina, Assuntina, Rosaria, Rosalba Eva, Ndata, Nzina non  possono essere catalogate come cantrici nel senso tradizionale del termine perché per loro  cantare stare insieme, giocare, ricavarsi uno spazio libero, un luogo e un tempo della  contemporaneità che sfuggono a qualsiasi tipologia della ricerca e della documentazione  classica. Le Cantatrici eseguiranno sei canti: Lu massaru, racconto amore difficile e contrastato  fra due giovani; Quandu l’aceddhu pizzica la fica, tutto giocato sul doppio senso fra il frutto (il  fico) dolce e prelibato e il sesso femminile; Ricci i tuoi capelli, canto d’amore e di denuncia di  un militare lontano dai suoi amori e dai suoi affetti; Cala cala panarinu, canto a schema aperto  e ironico; Lu dottore e Una sera passeggiando.  Subito dopo sarà la volta di Mario e Salvi e i Cantori di Villa Castelli. Vito Nigro, Pasquale  Barletta, Pompeo Nisi e Francesco Barletta sono cantori e suonatori tradizionali tra i più  rappresentativi di Villa Castelli, piccolo centro del brindisino sospeso tra la bassa Murgia e le  Gravine joniche, storica culla di pizziche, serenate e stornelli accompagnati dall'organetto.  Mario Salvi, grande conoscitore e studioso di questo strumento, è promotore del gruppo, con  cui si propone di diffondere la ricchezza delle musiche e dei canti di quella terra. Tra i brani  che verranno proposti sul palco di Melpignano ci saranno Pizzica pizzica col mandolino, la  serenata La Matinata, e La Teresina, canto tradizionale che racconta dei doni che una madre fa  alla figlia per convincerla a maritarsi.  A seguire, salir sul palco Claudio “Cavallo” Giagnotti con la sua Mascarimirì Gitanistan  Oschestra. Con lui e il fratello Cosimo ci saranno i fedeli Vito Giannone al mandolino, Alessio  Amato all’elettronica e gli ospiti speciali Louis Pastorelli (Nux Vomica - Nizza), Papet Jali  (Massilia Sound System - Marsiglia) e Simone Stefanizzi (Salento). Gitanistan Orchestra è un  progetto nato dal cd dei Mascarimirì "Gitanistan" che intende unire le diverse forme del fare  musica sviluppatesi nel Mediterraneo all’interno del concetto “Arco Latino” (realizzato dai  Nux Vomica nel febbraio 2010 a Nizza). Dopo una stagione ricca di date importanti in Italia e  all'estero, e dieci anni passati ad arricchire il concetto di “tradinnovazione” che portano avanti  dall’inizio della loro storia, i Mascarimiri sono pronti a presentare Gitanistan Orchestra al  pubblico di Meplignano proponendo i brani che fanno parte del loro ultimo disco, tra cui  Gitanistan, Balkanica pizzicata e Lira, l’omaggio alla Campania di Tammurriata, una pizzica in  quattro lingue (salentino, provenzale, nizzardo e rom) e ‘Na carusa. Prima di ritrovarsi sul palco in orchestra diretto da Goran Bregovic, Antonio Castrignanò,  voce e tamburello, chiuderà la sezione del pre-concertone con Gianluca Longo (mandola),  Rocco Nigro (fisarmonica), Gianni Gelao (zampogna e fiati), Giuseppe Spedicato (basso  acustico) e Attilio Turrisi (chitarre). A due anni di distanza dal suo ultimo lavoro discografico  “Mara la fatìa”, Castrignanò proporrà alcuni dei brani più rappresentativi del suo repertorio  come il brano che dà il nome al disco, il travolgente Core meu, Signora Madama, Tremula  Terra.

LE ORCHESTRE

ORCHESTRA LA NOTTE DELLA TARANTA  - Antonio Amato, Alessandra Caiulo, Antonio Castrignanò, Claudio “Cavallo” Giagnotti, Ninfa  Giannuzzi, Emanuele Licci, Maria Mazzotta, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Alessia Tondo, Anna Cinzia Villani (voci); Roberto Gemma (fisarmonica), Claudio Prima (organetto), Giulio  Bianco (zampogna e armonica), Gianluca Longo (mandola), Emanuele Licci (chitarra),  Attilio Turrisi (chitarra battente); Mauro Durante (violino), Redi Hasa (violoncello);  Antonio Castrignanò, Carlo De Pascali, Mauro Durante, Riccardo Laganà (tamburelli),  Alessandro Monteduro (percussioni), Antonio Marra (batteria). Danzatori: Laura
Boccadamo, Maristella Martella, Silvia Perrone, Lucia Scarabino, Laura De Ronzo, Andrea
Caracuta.



WEDDING AND FUNERAL BAND  - Muharem Redžepi (goc, grancassa tradizionale; voce), Bokan Stankovic (prima tromba);  Dalibor Lukic (seconda tromba); Stojan Dimov (sax, clarinetto); Aleksandar Rajkovic  (primo trombone, glockenspiel); Milos Mihajlovic (secondo trombone); Ludmila Radkova  Trajkova, Daniela Radkova Aleksandrova (voci bulgare).



GLI OSPITI DEL CONCERTONE



CORO DELLE MONDINE DI NOVI  - Il Coro delle Mondine di Novi è un coro femminile originario di Novi, Modena, nato nei primi  anni Settanta da un’idea del maestro Torino Gilioli. È costituito in parte da vere “mondariso" -  di un’et che si aggira intorno agli ottant’anni e in alcuni casi la supera - e da figlie e nipoti di  mondine e donne appassionate di tradizioni popolari. L’esperienza del Coro nasce da donne  originarie dello stesso paese, Novi, che fin da piccole avevano dovuto imparare a darsi da fare  per sopravvivere, ritrovandosi insieme in Piemonte, lontane dalle loro case, a fare le mondine.  Anni dopo, quasi per gioco, queste stesse donne si sono ritrovate per condividere l’esperienza  del Coro, che all’inizio ha compreso anche delle voci maschili, quelle dei "cavallanti" (coloro  che in risaia distribuivano i mazzetti di piantine di riso che le mondine dovevano trapiantare).  A seguito della scomparsa del Maestro Gilioli, nel 2000, le mondine hanno trovato una guida  in Maria Giulia Contri. Oggi, il repertorio delle Mondine si è notevolmente arricchito, e  comprende oltre ai canti le letture di testi, scritti e interpretati da Manuela Rossi, che  raccontano storie di donne accomunate dalla stessa esperienza in risaia, le stesse lotte, le  stesse passioni.


TONCI HULJIC & MADRE BADESSA  - Musicista, produttore e cantautore nato a Spalato (Croazia) Tonci Hulijc si è affermato alla  fine degli anni Settanta come fondatore e frontman del gruppo pop Dalmatinski Magazin (più  tardi rinominato Magazin). Il gruppo ha consolidato il successo negli anni, affermandosi come il più popolare e longevo gruppo pop croato, con repertorio e arrangiamenti influenzati dalla  musica folk dalmata. A seguito dei conflitti degli anni Novanta, Huljic stato uno dei primi  artisti croati a introdurre nel proprio repertorio elementi folk provenienti da altre zone della  ex Yugoslavia. Nonostante le numerose critiche e accuse da parte della stampa, il gruppo  Magazin è rimasto uno dei più amati e affermati gruppi pop della Croazia, riscuotendo  successo anche nelle altre regioni della ex Yugoslavia. In quegli anni Tonci Huljic ha fondato  l’etichetta discografica Tonika, subito diventata una delle più importanti della zona. Ha inoltre  composto numerosi brani per il pianista croato Maksim Mrvica, tra i quali Kolibre e  Nostradamus, e il celeberrimo Croatian Rhapsody. Il suo primo album da solista, Waterland, è  uscito nel 2006, seguito nel 2011 da Ka Hashish registrato con la band Madre Badessa e Goran  Bregovic.

NENAD MLADENOVIC ORCHESTRA  - Fondata originariamente dal padre del leggendario trombettista Bakija Bakic, questo  ensemble di ottoni guidato dal nipote di Bakic, Nenad Mladenovic. Hanno vinto per la prima  volta il premio come migliore orchestra a Guca nel 2005, seguito da numerosi altri  riconoscimenti (miglior tromba solista Ekrem Mamutovic nel 2007, miglior percussionista  Fabian Mamutovic nel 2010).


CONCERTO BANDISTICO CITTÀ DI RACALE  - La Banda di Racale è una delle formazioni più antiche del Salento, fondata nel 1940 dal  maestro Sebastiano Manni poi sostituito, cinque anni più tardi, da Emilio Silvestri, che fece di  quello di Racale uno dei più rinomati concerti bandistici del tempo. Nel 1948 la Banda si  sciolse per poi essere ricostituita nel 1981 dal maestro Pompilio Librando, il quale la volle  composta sopratutto da giovani, molti dei quali finirono poi per essere richiesti da concerti  bandistici più apprezzati. In quegli anni, si faceva notare per la sua bravura con il flicornino un  bambino di soli nove anni: Dario Spennato, oggi prima tromba della rinata banda. Dopo alcuni  anni di attività concertistica la banda si sciolse, almeno come banda da giro, per essere poi  ricomposta nel 2003. Quell'anno si decise di fare una banda che svolgesse solo pochi giorni di  servizio e la direzione fu affidata al maestro Anna Ciaccia, facendo di Racale una delle bande rivelazione di quell'anno, che giunse a superare, contrariamente alle intenzioni, gli 80 giorni  di servizio. Dal 2009 la direzione affidata alla celebre bacchetta del maestro Grazia Donateo. Attualmente il complesso è composto da circa quaranta musicisti diplomati o diplomandi nei  conservatori pugliesi ed esegue un vasto repertorio tratto dalle più belle pagine di musica  sinfonica e operistica.


LA SCENOGRAFIA  - IL SEGNO DI MIMMO PALADINO E L'ANTICA ARTE DELLE LUMINARIE

Maschere mute e segni archetipici, segno e materia, buio che diventa luce. È stato il maestro  della Transavanguardia, Mimmo Paladino, a caratterizzare con il suo segno la quindicesima  edizione de La Notte della Taranta. L'artista ha infatti realizzato per il Festival un trittico di  opere inedite che la Fondazione ha utilizzato per l'intera comunicazione di quest'anno: dal  catalogo, che abbandona la formula del libretto trasformandosi in un volume narrativo e  saggistico, all'allestimento del palco, che il 25 agosto a Melpignano ospiterà il Concertone  finale. Il culmine dell'edizione 2012, affidata al maestro Goran Bregovic, avrà uno scenario  speciale, che ne conterrà la natura primitiva e il senso della festa di piazza.  Grazie alla collaborazione del maestro delle luminarie, Lucio Mariano, erede di una lunga  tradizione del Sud Italia ormai famosa nel mondo, il segno di Paladino assumerà la materia  della luce, affidata alle mille lampadine che comporranno delle luminarie realizzate per il  Concertone dall'azienda salentina Mariano Light. L’arte parla dunque il linguaggio sapiente  dell’artigianato, l’immediatezza sposa l’ingegno, in un racconto a più voci, che affiancher la  musica del Concertone.

 IL CATALOGO  - In occasione dei quindici anni del festival, e in linea con il carattere fortemente innovativo di  questa edizione, la Fondazione La Notte della Taranta ha voluto celebrare l’anniversario con  un catalogo rinnovato nella forma e nei contenuti. Un catalogo d’autore che si compone di tre  sezioni. La prima è dedicata al segno del Festival, creato per la Fondazione da Mimmo  Paladino, pittore e scultore, considerato uno dei massimi esponenti della Transavanguardia;  in questa prima parte si susseguono le forme e i colori dei dipinti donati dall’artista alla  Fondazione. La seconda è formata da interventi di tre autorevoli studiosi (Carlo Ossola,  professore di Letterature Moderne dell’Europa al Coll ge de France; Corrado Bologna, studioso dell’epica cavalleresca; Antonio Prete, critico letterario) e dai racconti delle scrittrici  Lidia Ravera, Ornela Vorpsi, Caterina Bonvicini, Vittoria Coppola (pubblicata da Lupo editore ed EdizioniAnordest e vincitrice per la rubrica del Tg1 Billy il vizio di leggere come libro dell’anno). La terza, infine, è dedicata  alla musica, con un intervento in cui Goran Bregovic spiega quali sono i motivi che lo hanno  portato ad accettare la proposta di dirigere questa XV edizione del Festival e quali le storie  culturali e musicali che accomunano la musica popolare salentina e quella balcanica.


IL CONVEGNO

ASCOLTA. QUESTO È IL MIO MORSO. QUINDICI ANNI DI FESTIVAL DELLA TARANTA

Quindici anni sono un periodo di tempo sufficiente per uno sguardo retrospettivo, ma nello  stesso tempo puntato in avanti. Con questo intento il Consiglio scientifico della Fondazione La  Notte della Taranta ha promosso il convegno Ascolta. Questo è il mio morso. Quindici anni  di Festival della Taranta, che nelle giornate del 23 e 24 agosto nel Castello baronale de  Gualtieriis di Castrignano dei Greci ha visto storici della cultura popolare, psichiatri,  antropologi, giornalisti, storici della musica, discutere degli aspetti che hanno reso specifica  l'esperienza del Festival, così radicato nel territorio e insieme capace di affascinare un  pubblico globale. Il convegno è stato uno spazio per interrogarsi, confrontarsi e capire in che  modo l’evento ha lasciato il suo segno sulla scena musicale contemporanea, quali archetipi  della cultura occidentale ha ridestato, quanto ha mutato la percezione del territorio e della  cultura del Salento, come ha inciso sulla sua economia. Un confronto che ha spaziato dagli  aspetti rituali della Taranta al rapporto con la cultura rave, dalle diverse scelte artistiche  compiute in ogni edizione al rapporto tra il festival e l’economia. Ciò che emerso, ancora una  volta, è che la Taranta ha sancito la concezione della cultura e dell’arte come concrete ipotesi  di sviluppo, materiale e immateriale, di un territorio, un insieme di strategie che rende  possibile l'invasione festosa di un piccolo paese quale Melpignano da parte di una folla che, da  anni, puntualmente supera le 100.000 presenze.


LE DIRETTE

CIELO PER LA NOTTE DELLA TARANTA  - Il Concertone sarà in diretta su Cielo a partire dalle 22. Da Melpignano, il conduttore di Radio Capital, Giancarlo Cattaneo, racconterà i momenti salienti del Concertone con collegamenti,  interviste ai protagonisti e immagini di backstage e commenti live sul profilo Twitter e  Facebook di Cielo: twitter.com/CieloTV; facebook.com/CieloTv.  Cielo è il canale in chiaro del digitale terreste visibile in tutta Italia al numero 26,  visibile anche sul sito di Cielo alla pagina: http://www.cielotv.it/trova_cielo.html



IL CONCERTONE IN DIRETTA A HERAT

Grazie alla collaborazione tra Ministero della Difesa, Cielo e la Fondazione La Notte della  Taranta, le danze, i canti e l’allegria che il 25 agosto animeranno il palco del Convento degli  Agostiniani raggiungeranno Herat, in Afghanistan, dove è stanziato il contingente militare  italiano. Il collegamento in video via satellite permetterà ai salentini (e non solo) impegnati in  missione di potersi sentire meno lontani da casa. E alle note del Concertone di raggiungere,  con il loro messaggio di pace, una terra martoriata dalla guerra. Tra i militari salentini di  stanza a Herat ci sono i fondatori del “Circolo de li Guastasi”, un’associazione che conta 60  iscritti e ha come obiettivo proprio la promozione all’interno del contingente della cultura  della loro terra d’origine e la diffusione dei sentimenti di umanità e generosità che sono  propri dei luoghi da cui provengono (recentemente hanno donato una incubatrice all’ospedale  di Herat). È da una loro proposta che ha preso forma l’idea di portare La Notte della Taranta  in Afghanistan; un’idea che si concretizzer il 25 agosto grazie agli sforzi della Fondazione La  Notte della Taranta, Ministero della Difesa e Cielo.



DIRETTA RADIO

Sull'etere l'evento sarà seguito in diretta da Radio3 Suite che dalle 21,30 alle 2.00 manderà in onda il Concertone di Melpignano, con i commenti del suo inviato Valerio Corzani.

DIRETTA STREAMING

Grazie al partner tecnologico del Festival, ClioCom, che contribuirà, attraverso la rete Raganet,  a garantire la codifica del segnale audio-video, il Concertone sarà trasmesso in diretta  streaming sul canale di YouTube de La Notte della Taranta youtube.com/nottedellatarantatv,  su Repubblica.it e sulla testata giornalistica SudNews.tv (con immagini in diretta dal  backstage e interviste a ospiti e artisti). Inoltre, la diretta streaming del Concertone sarà  garantita sul profilo ufficiale Facebook de La Notte della Taranta con il supporto di  SalentoWebTv. Il tutto a partire dal preconcerto delle 18:40.  Proprio la prestigiosa partnership tra la fondazione La Notte della Taranta e YouTube  consentirà di allargare la portata dell'evento su scala planetaria. L'accordo con la più popolare  piattaforma di videosharing - siglato a luglio - nasce sull'onda del mezzo milione di utenti che  durante la scorsa edizione hanno cliccato i video de La Notte della Taranta.  Infine, per gli amanti di Twitter sarà garantito per l'intera durata del Concertone un puntuale  livetwitting per raccontare minuto per minuto le emozioni del concerto più atteso dell'estate.  L'hashtag di riferimento è #Taranta.

 L'ISOLA WI-FI

Per migliorare la comunicazione di pubblico, giornalisti e addetti ai lavori, saranno attivate da  Cliocom due WiFi Zone gratuite Raganet nel Piazzale del Concertone (a disposizione del  pubblico) e nell’area del backstage (a disposizione di ospiti e artisti). Per gli operatori  dell'informazione, invece, sarà allestita un'area stampa con connessione internet dedicata  nella Stanza della Memoria sita alle spalle del Convento degli Agostiniani per l'invio di foto e  video. Per collegarsi sarà sufficiente inviare “raganet registrami” (scritto senza virgolette e  minuscolo) via sms al numero 3937253686.



I TRASPORTI

TRENI E BUS - SERVIZI DI TRASPORTO SPECIALI

Al fine di favorire e agevolare l’affluenza al Concertone di Melpignano, FSE - Ferrovie del Sud  Est ha predisposto un servizio di trasporto integrato straordinario. I primi treni diretti a  Melpignano partiranno dalle stazioni di Lecce, Nardò, Otranto, Maglie, Poggiardo e Tricase  dopo le 18.00, con corse di andata e ritorno che si ripeteranno per tutta la notte fino alle 7 del  mattino di domenica 26 agosto. I treni speciali si aggiungeranno e non sostituiranno quelli  ordinari. Le sei stazioni individuate come punti di snodo saranno raggiungibili, poi, tramite il  servizio automobilistico apposito messo a disposizione sempre da FSE. A partire dalle 16.50 e  fino alle 9.00 del mattino, gli autobus collegheranno, con diverse tappe intermedie, le tratte  Torre Inserraglio-Lecce, San Foca-Otranto, Sannicola-Nardò, Gallipoli Camping Baia Verde- Maglie, Posto Rosso-Poggiardo e Posto Vecchio-Tricase e viceversa.  Si potrà viaggiare acquistando un unico biglietto di andata e ritorno, al costo di 3,20 euro  acquistabile presso tutte le stazioni delle Ferrovie Sud Est o a bordo degli autobus.  Tutte le informazioni dettagliate con i quadri orari e i luoghi di partenza sono scaricabili dal sito  www.lanottedellataranta.it nella sezione Trasporti o chiamando il numero verde delle FSE (Ferrovie Sud Est) 800.07.90.90.

venerdì 24 agosto 2012

Il cinema vuol dire (secondo tempo) di Maurizio Porro (Bompiani)

Un dizionario di registi? No. Di titoli? No. Di attori? No. Un dizionario di cinema vissuto che parte dai suoi lati più umoristici anche a sua insaputa, dai luoghi comuni che ha saputo creare nel tempo, dalla moda e dalle mode che ha imposto al pensiero a volte debolissimo del pubblico, avviando nell'inconscio di ciascuno una campagna acquisti di divine e divini, aizzando il comune senso del pudore. Voce per voce, slang per slang, frase per frase, tutto quello che vi siete chiesti sui film che avete amato e sugli attori che vi stanno accanto invisibili ogni giorno. Domani è un altro giorno e un altro titolo (che magari ancora non esiste ma potrebbe), nessuno è perfetto, ma ogni film li contiene tutti, li vale tutti e tutti lo valgono. L'importante è saper estrarre quel lato di umorismo che è un salvavita e anche un salvacinema. Così incontrerete a spasso nel tempo le figure, i capolavori veri o presunti, le boiate pazzesche, le scene cult e scult che avete immagazzinato nella vostra provvista immaginifica, nuova occasione per un amarcord, per un semiotico maxi gioco di maxi società nella platea del Nuovo Cinema Paradiso.

giovedì 23 agosto 2012

COSIMO LOPALCO con "TUTTO A POSTO TRANNE ME" (Lupo editore) con lo scrittore Omar Di Monopoli al Lido “Le Maldive del Salento” di Salve


Ci sarà la presentazione del romanzo di COSIMO LOPALCO "TUTTO A POSTO TRANNE ME"  (Lupo editore) con lo scrittore Omar Di Monopoli il 24 agosto 2012 alle ore 17,00 a Salve (Lecce) presso il Lido “Le Maldive del Salento”.

IL LIBRO: Marzo 1987. Nella torpida e malavitosa Mesagne, nel sud della Puglia, il biliardino è l'unica passione di una inquieta gioventù che cerca di prolungare l'adolescenza per paura del futuro. Il bar di Salvatore è il loro punto di ritrovo. Qui, come a sfida, portando nel locale il gelo di una eccezionale nevicata fuori stagione, si presenta Rudi il Cileno, ventenne boss emergente della Sacra Corona Unita. Ma la sua sorprendente intenzione è solo quella di trovare un partner per partecipare al torneo dell'Inter Club e per Mattia Bonelli, il prescelto, si aprono giorni critici che lo vedono diviso tra una timorosa curiosità e la tentazione di una sincera amicizia. La sua vita sembra scorrere su due binari paralleli, tra la solida e tradizionale atmosfera di casa e la strada, mentre il rapporto con Rudi rivela una insospettabile dolcezza che smuove in Mattia momenti di bilancio, ricordi sopiti e ammissioni di fragilità, riscoperta di radici. E mentre la primavera salentina esplode in tutta la sua prepotente luminosità, a pochi giorni dalla finale del torneo di biliardino si gioca il destino dei due amici: per uno dei due il futuro sarà tutto da scrivere, dell'altro resterà una traccia di dolente purezza. Una splendida storia di crescita, di ribellione e contraddizione, di autenticità.

Lupo Editore
Strada Pov. Monteroni - Copertino cp 93
73043 Copertino
www.lupoeditore.it


mercoledì 22 agosto 2012

4° FLASHBOOK – Kora di Elisabetta Liguori (LUPO EDITORE)


Chi l'ha detto che ai bambini si può leggere solo la sera, prima di andare a dormire? Si può leggere sempre, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo! Molto meglio se su una bella Piazza che s’affaccia sul mare al tramonto. FLASHBOOK. LETTURE A CIEL SERENO – iniziativa ideata dall’associazione MaMi (Mamme a Milano), insieme ai gruppi Facebook "Libri e Marmellata" e "Letteratura per l'infanzia" – sbarca a Torre Suda, nel cuore del Salento, grazie all’idea di Walter Spennato che, insieme a Lupo Editore, e con la collaborazione dell’assessore alle Pari Opportunità Maria Rita Vergari e la consigliera Annamaria Errico, con il patrocinio del Comune di Racale, daranno vita a LUPI DI MARE RACCONTANO – quattro Flashbook pensati per i bambini del luogo ma anche per i turisti che soggiornano nella splendida marina ionica. I Flashbook sono degli incontri di lettura "dal basso", un modo nuovo ed originale di avvicinare bambini e genitori al mondo dei libri, attraverso la letture di favole e racconti. L’idea originale del Flashbook LUPI D MARE RACCONTANO sta però nel fatto che le autrici si fanno esse stesse lettrici per i bambini delle proprie favole, dei racconti che esse hanno immaginato e scritto: un modo ancora più “intimo” per far entrare i bambini all’interno della storia letta, ma anche l’opportunità per i genitori di confrontarsi con le autrici dei libri. Venerdì 24 agosto 2012 chiuderà la flash-rassegna la celebre scrittrice ELISABETTA LIGUORI. L’appuntamento vedrà la lettura di alcuni brani del suo attesissimo libro per bambini che in autunno sarà pubblicato da Lupo, dal titolo Kora. Una storia a colori: una favola che è anche un po’ una storia vera sul mondo delle adozioni, rivolta ai bambini ma anche agli adulti.

Kora – storia di un’adozione

Questa è una favola, ma anche un po' una storia vera. Rivolta ai bambini quanto agli adulti, intende raccontare uno dei tanti possibili percorsi adottivi, qui inteso come cammino di completamento, di recupero di se stessi, di solidale incontro. Kora, la protagonista, è una bambina di sangue africano nata e vissuta in Italia. Una bambina sola, per questa ragione divisa a metà. La sua vita è fatta di poche cose semplici: la vita in istituto, la scuola, i buoni e cattivi compagni, i suoi disegni.
Per quanto bellissimi, questi suoi disegni mancano sempre di qualcosa di essenziale. Le case non hanno le finestre, gli animali non hanno le orecchie, i bambini non hanno le gambe.
Sarà l'amicizia nata per caso con un barbuto pittore di nome Saverio e la sua numerosa famiglia, a farle capire come è fatta davvero, da dove viene e di cosa ha bisogno.
Il suo sarà un giocoso viaggio alla scoperta dell'altra metà di sé che mai ha conosciuto. un lungo viaggio, sì, ma Saverio sa aspettare. Grazie alla sua pazienza, alle sue tecniche pittoriche e il suo affetto Kora scoprirà che ogni adozione restituisce la storia perduta e inventa il domani che ancora non c'era.

4° FLASHBOOK – Kora di Elisabetta Liguori (LUPO EDITORE)

Arena Eventi – Torre Suda (Lecce)

venerdì 24  agosto 2012 ore 19,00


Info:
tel. 0832-949510

martedì 21 agosto 2012

”Galeotto fu il collier”: le belle donne e la ricchezza muovono un intero paese di Roberto Martalò


Certi incontri possono cambiare la vita di un uomo. In alcuni casi, possono addirittura modificare gli equilibri di un intero paesino; se l’incontro è quello tra un uomo e una donna e di mezzo ci sono anche soldi, il gioco è fatto.
“Galeotto fu il collier” di Andrea Vitali è un simpatico e piacevole romanzo ambientato a Bellano, paese che si affaccia sul lago di Como, negli anni ’30 dello scorso secolo. Luogo ideale per godersi il lago e il sole estivo, la sua tranquillità viene scossa dall’arrivo di un chiassoso gruppo di svizzeri, tra i quali spicca la procace Helga, giunonica e interessata solo a divertirsi. Lidio Cerevelli, sedicente geometra e proprietario di una ditta edile gestita dall’onnipresente e opprimente madre Lirica, se ne innamora subito e capisce che, per coronare il suo sogno d’amore, deve aggirare l’ostacolo rappresentato dalla volontà materna. Il ritrovamento di alcune monete d’oro darà il la a una serie di eventi ed equivoci che il maresciallo Maccadò e il brigadiere Mannu dovranno interpretare per trovare la soluzione a un’intricata vicenda.
Donne e ricchezza: ecco il motore della brillante commedia raccontata dall’autore. Donne bellissime, come Helga o Olghina Cerretti, moglie del potentissimo medico massone Professor Cerretti, o Anita Campesi, moglie di uno scapestrato muratore. Sono loro ad accendere le fantasie dei bellanesi e a dare impulso ai loro sogni e alle loro azioni. Ne sa qualcosa Beppe Canizza, segretario del Partito locale, sempre pronto ad accendersi alla vista di Anita Campesi o di chiunque sia degna di ammirazione. Ricchezza, e dunque potere, come quella ostentata dal professor Cerretti che regala alla moglie un collier certamente unico, ma che non può passare inosservato..
Vitali regala ai suoi lettori una trama leggera e gradevole, spiritosa e intelligente. L’intreccio è ben costruito e dona al romanzo un ritmo veloce e intenso. Una storia frizzante e mai pesante, ben raccontata dallo scrittore che, attraverso il ricorso ad alcune figure già presenti in altri suoi scritti (come il maresciallo dei Carabinieri Maccadò) e a una presentazione quasi macchiettistica dei personaggi che appaiono man mano sulla scena del romanzo, ci offre un punto di vista sulle realtà paesane. Un libro da leggere, anche in vacanza, perché leggero e antistress.

Galeotto fu il collier di Andrea Vitali
Garzanti, 394 pag, € 17,60

lunedì 20 agosto 2012

76mo dall' uccisione di FEDERICO GARCIA LORCA per mano dei FALANGISTI FRANCHISTI. Intervento a cura del Prof. Massimo Mura


Non dimentichiamo in questo giorno ( l’autore fa riferimento al 19 agosto 2012 – ndr) il sacrificio di uno dei più grandi poeti dell'umanità e dell'era contemporanea ovvero il poeta andaluso FEDERICO GARCIA LORCA, nato a Fuente Vaqueros nei pressi di Granada il 5 giugno 1898 e barbaramente ucciso all'alba del 19 agosto 1936 a Viznar, sulle alture intorno a GRANADA verso la Fuente Grande in arabo detta Ainadamar (Fonte delle lagrime), per mano dei vili falangisti franchisti:il poeta non schierato politicamente ma sostenitore  delle rivendicazioni degli umili, dei deboli, dei nullatenenti e cantore e interprete e valorizzatore della cultura e musica  gitana andalusa , fu  ospitato a casa dei fratelli Rosales, suoi amici personali e fra i capi dei franchisti a Granada ma non scampò alla ferocia di un gruppo rivale di insorti comandati da Ramòn Rùiz Alonso nemico dei Rosales, i quali lo arrestarono il 16 agosto, approfittando dell'assenza dei Rosales, su mandato del governatore civile di Granada Josè Valdès Guzmàn conducendolo nel carcere della città dove rimase recluso fino all'alba del 19 agosto, senza che Luis e Pepe Rosales potessero far nulla (fecero loro credere che il poeta era stato già ucciso) e  a nulla valse inoltre l'intervento del grande compositore e amico Manuel De Falla con cui il poeta granadino organizzò nel 1922 la Fiesta e conferenza del Cante Jondo, il canto gitano andaluso.Il poeta fu fucilato insieme al maestro elementare Dioscuro Galindo, al figlio di questi e a due banderilleros iscritti al sindacato anarchico e precisamente Francisco Galadì e Juan Arcolla. Malgrado ricerche approfondite e autorizzate anche negli ultimi anni dall'autorità giudiziaria competente spagnola su richiesta dei familiari i poveri resti di Federico Garcìa Lorca e delle altre citate vittime dei fascisti franchisti non sono stati ancora ritrovati. Il sottoscritto, direttore artistico e fondatore, nel 2006, della COMPAGNIA MURA DI FLAMENCO ANDALUSO con sede a LECCE e nipote dell'unica staffetta partigiana salentina Maria Teresa Sparascio nata a Caprarica del Capo, frazione di Tricase, uccisa per rappresaglia dai nazifascisti a Langhirano(PR) nel 1944, oggi ricorderà la crudele fucilazione del grande poeta andaluso , simbolo di tutte le vittime delle guerre civili e anche delle vittime delle mafie e delle vittime  per causa degli ideali e dei valori di giustizia, di libertà, di democrazia e di solidarietà  compartecipando  a Santa Caterina di Nardò al memorial, con inizio ore 11, in onore di Renata Fonte, per la sua tenace lotta  contro la speculazione edilizia per salvaguardare il patrimonio ambientale e paesaggistico come  Porto Selvaggio, con la presenza anche della figlia Viviana Matrangola. Sarà dedicata a Renata Fonte una significativa poesia di Federico Garcìa Lorca con l'accompagnamento musicale del sottoscritto in veste di chitarrista compositore ed esecutore di flamenco andaluso. Si invita tutti VS a ricordare e divulgare quanto sopra e a partecipare personalmente. Si allegano alla presente foto autentica di Federico Garcìa Lorca, foto del celebre quadro di Renato Guttuso, fucilazione in campagna che riproduce in modo impressionante la fucilazione di Garcìa Lorca e compagni di morte sopra citati e la struggente e quasi premonitrice poesia MEMENTO del poeta andaluso, fra l'altro grande Autore di teatro, tradotto anche da Vittorio Bodini, senza dimenticare che GARCIA LORCA suonava anche la chitarra e, al pianoforte, le canciones populares espanolas. Grazie per l'attenzione coi miei più cordiali saluti.