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lunedì 18 marzo 2024

La Compagnia Teatrale La Quercia Incantata presenta alla stampa il progetto teatrale dal titolo “Stalking” presso il Teatro Le Salette, vicolo del Campanile 14 a Roma

 E’ indetta conferenza stampa in data 19 marzo 2024 ore 17,00 per la presentazione del progetto teatrale prodotto dalla Compagnia Teatrale La Quercia Incantata dal titolo “Stalking” tratto dall’omonimo libro di Antonio Russo “Stalking – storie di un crimine ordinario” edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno con la regia di Filippo Bubbico e con Francesca Brandi, Romina Bufano, Arianna Cigni presso il Teatro Le Salette, vicolo del Campanile 14 a Roma. Interverranno il regista Filippo Bubbico, Francesca Brandi, Romina Bufano, Arianna Cigni il criminologo Dott. Antonio Russo, autore del volume, l’editore Dott. Stefano Donno (editore de I Quaderni del Bardo Edizioni) 

I racconti messi in scena sono tratti da storie vere e sono tristemente comuni a centinaia di altre attuali situazioni.

Stalking storie di un crimine ordinario di Antonio Russo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) -

“Il libro si legge facilmente ed è arricchito da approfondimenti psicologici e legali che aiutano a comprendere meglio questa forma di violenza. Consigliato a chiunque sia interessato a capire meglio il fenomeno e desideri sensibilizzare sulla sua gravità." (Antonio Di Stefano)

“Stalking, Storie di un crimine ordinario” è il titolo nel nuovo capolavoro saggistico del criminologo e attivista Antonio Russo. Un titolo, quello del saggio edito dalla casa editrice leccese “I Quaderni del Bardo Edizioni” di Stefano Donno, che è candidato ad essere uno dei più efficaci libri di prevenzione verso una grande piaga sociale: la violenza contro le donne in tutte le forme nelle quali essa viene esercitata. Partendo da un completo excursus storico, giuridico e criminologico il libro “Stalking, Storie di un crimine ordinario” si rivela essere un vero e proprio manuale per il profiling e la prevenzione della fattispecie criminologica. Il cuore pulsante dell’opera sono le testimonianze di donne, vittime e guerriere, che condividono le loro storie di figlie, mogli, compagne e madri, vissute all’ombra della violenza subita per mano di quell’uomo che aveva promesso di amarle e proteggerle.  Composto da “note alla lettura” curate da Francesca Brandi, Antonia Depalma, dall’avv. Benito Sposato e dall’avv. Vincenzo Piserchia e dalla postfazione a firma del consigliere regionale della Puglia, Donato Metallo, l’opera è completa di ogni informativa utile a prevenire e combattere il crimine della violenza e dello stalking grazie alla ricchezza ed accuratezza delle informazioni contenute, che fungono da vero e proprio supporto; di estrema utilità sono, a questo proposito, i contenuti relativi agli strumenti tecnici per la difesa dagli atti persecutori che ledono quei diritti inviolabili garantiti dalla Carta Costituzionale e dalle numerose disposizioni legislative internazionali.

 

Contatti

francescabrandi5@gmail.com

 

Filippo Bubbico

filippobubbico6@gmail.com

Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi di Maurizio de Giovanni (Einaudi)

 1939. L’Italia si prepara a vivere l’ultimo Natale di pace, ma un omicidio squassa il ventre della città.

Quanta solitudine che c’è. In Europa la guerra è cominciata, eppure da noi qualcuno si illude ancora che sia possibile tenerla fuori della porta. E poi sta arrivando la più bella delle feste, quella dove si mangia, si beve, ci si abbraccia, quella in cui ci si scambiano doni con le persone care; non bisogna avere pensieri tristi. La solitudine, però, la solitudine vera, è difficile da scacciare. Puoi essere solo perfino se stai in mezzo alla gente, se hai una famiglia, degli amici. Soprattutto puoi essere solo se decidono che sei diverso, magari perché non sai parlare, o perché ami persone del tuo stesso sesso. O perché, dicono, sei di un’altra razza. Anche Erminia Cascetta era diversa, a modo suo. Aveva troppa voglia di vivere, perciò l’hanno uccisa. In questo tempo che accelera verso l’abisso, spetta al commissario Ricciardi e al brigadiere Maione scoprire chi è stato. La chiave di tutto, però, è sempre la solitudine. Che, a volte nemmeno lo sappiamo, ci siede accanto.

«Potessi parlarti, ti parlerei della solitudine del cuore. E della condanna che hai comminato, senza nessuna pietà, e senza avere idea di quello che stavi facendo. Potessi parlarti, ti direi che alla fine la colpa è tua. Ma non posso parlarti, giusto? No, non posso. Perché sei morta».


La Russia che si ribella. Repressione e opposizione nel Paese di Putin di Maria Chiara Franceschelli, Federico Varese (AltrEconomia)

 Dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina molte persone si sono chieste "perché i russi non si ribellano?". Il dibattito pubblico ha spesso invocato un'atavica apatia del popolo russo, assuefatto a secoli di oppressione e impantanato in un Paese che ha conosciuto solo autoritarismo, eppure i russi non corrispondono affatto a quell'immagine diffusa. Questo libro ripercorre la storia dell'opposizione a Putin dal momento del suo insediamento nel 2000 a oggi. Franceschelli e Varese danno la parola a cinque testimonianze, cinque storie, che raccontano forme diverse di repressione e opposizione. Ogni intervista getta luce su un aspetto specifico della società e della politica russa: il culto della Seconda guerra mondiale, costruito ad arte dal regime; il ruolo della Chiesa ortodossa; quello della società civile e dei sondaggi di opinione; lo stravolgimento dei più basilari principi del diritto; la complicità delle università nel soffocare il pensiero critico. Arricchito da una cronologia dell'opposizione e da un glossario della resistenza, "La Russia che si ribella" ha un valore eccezionale nel fornire una panoramica dettagliata e articolata della complessa realtà politica e sociale russa.


La Repubblica sotto processo. Storia giudiziaria della politica italiana 1994-2023 di Goffredo Buccini (Laterza)

 La storia d’Italia degli ultimi trent’anni si è fatta più nelle aule dei tribunali che in quelle parlamentari. Da Mani pulite agli scandali del Csm: come è nato il conflitto tra politica e magistratura e perché si è trascinato così a lungo?


Attraverso il conflitto tra partiti e toghe, una delle firme di punta del “Corriere della Sera” racconta gli ultimi trent’anni di storia del nostro Paese. La prima vittoria elettorale di Berlusconi e il processo Andreotti, il braccio di ferro tra il Cavaliere e i magistrati nella stagione delle leggi ad personam, le scalate bancarie dei primi anni Duemila e il tramonto di Di Pietro. E ancora: la piazza del ‘vaffa’ e l’odio per la casta, il grillismo giudiziario, gli scandali sessuali e la fine del berlusconismo, l’avventura di Matteo Renzi e il crollo del Pd, il processo sulla Trattativa e lo scontro con Napolitano. Infine, la stagione dei populismi, da Salvini a Giorgia Meloni; gli scandali del Csm, da Palamara ad Amara; gli scontri tra vecchi sodali, come Greco e Davigo; la morte di Berlusconi, che non chiude lo scontro.

Il caso Credit Suisse di Mathilde Farine (Guerini e Associati)

Violazione delle sanzioni internazionali contro Iran e Sudan, delle norme sul Covid, malversazione, episodi di corruzione in Africa, spionaggio, frodi fiscali, riciclaggio, coinvolgimento in traffici di stupefacenti: la sequenza di scandali che hanno coinvolto il colosso bancario elvetico Credit Suisse è impressionante. Questo è il resoconto minuto, accurato e preciso di quanto accaduto all’istituto bancario che ha fatto tremare il sistema finanziario globale. Una architettura marcia in cui la bolla è la regola e in cui la maschera di facciata può cadere da un momento all’altro.

Booktrailer: Il Dominio del Sangue - Barnes&Baker III

domenica 17 marzo 2024

The Mosquito Bites by James Frazee—Official Book Trailer #booktrailer #...

Il venditore di Stelle di Oleksandr Irvanets (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 “In un’intervista rilasciata nell’aprile del 2016, Irvanets afferma che in gioventù era molto lirico, scriveva bei versi d’amore; poi il vino è diventato aceto: la satira ha preso il sopravvento. Ha acquisito l’immagine sociale dell’umorista, dell’uomo dalla parola aspra. I talenti poetici si dividono in diversi segmenti. Irvanets non si può definire un poeta cantore: anche nelle liriche amorose talora introduce note sarcastiche. La vena lirica pare essersi seccata, mentre si è sviluppata quella sarcastica, che ha preso il sopravvento su tutto (cura e traduzione di Paolo Galvagni)


Oleksandr Irvanets è nato nel 1961 a L’viv, importante centro culturale dell’Ucraina sud-occidentale. È cresciuto a Rivne. Nel 1980 si è diplomato all’Istituto Pedagogico di Dubno, nel 1989 all’Istituto letterario di Mosca. Dal 1993 risiede a Irpen’ nei pressi di Kyïv. Ha pubblicato la prima poesia nel 1979.

 

Möbius. La fine e l'inizio Carmine Belfiore (Youcanprint)

 In un futuro distopico, Tom Sanders, un fisico matematico, sogna di completare il suo rilocatore, un dispositivo in grado di viaggiare nel tempo e nello spazio. Tom affronta il concetto di tempo, libero arbitrio e la ricerca della felicità, mentre si confronta con misteriosi personaggi e situazioni che mettono in discussione la sua percezione della realtà. Tra avventura, scienza, filosofia e distopia, «Möbius. La fine e l'inizio» offre una storia coinvolgente e riflessiva, in cui miti, leggende, scienza e religione si fondono in un'unica realtà.




No Way Back: The Underworlds by Author Dennis Scheel | Book Trailer

Pocketbook Diaries book trailer- 1

In Puglia di Piero Meli (Giulio Perrone)

 C'è un'altra Puglia, culla di un movimento culturale, che ha regalato alla letteratura italiana degli ultimi trent'anni ben tre Premi Strega. Una regione che è madre, oggi, di una nuova generazione di autori, feconda di un fermento narrativo che si sta diffondendo all'intera nazione. Con questo libro, Piero Meli ha creato un viaggio emozionale in un caleidoscopio di luoghi e di suggestioni narrative. Dal Gargano con Anna Maria Ortese e Mariateresa di Lascia, a Taranto con Alda Merini, dal Salento con Omar di Monopoli e Gabriella Genisi, alla Valle d'Itria con Mario Desiati. E Bari ovviamente, la bolla prossemica dell'autore. Il capoluogo viene anche raccontato attraverso le parole di Nicola Lagioia e Pierpaolo Pasolini. A impreziosire le soste del viaggio, Piero Meli fornisce indicazioni sui posti da visitare e fotografare. La narrazione di ogni tappa viene arricchita da alcune poesie, melodia invisibile che attraversa tutta la regione




Fuori programma. Le mie memorie dalla Rai di Bruno Gambarotta (Manni)

 Dal 1962 al 2011 Bruno Gambarotta ha lavorato in Rai districandosi, con il suo ironico aplomb, tra capricciose stelle dello spettacolo, grigi funzionari ancorati alle loro scrivanie e ruvide maestranze. La sua carriera, iniziata come cameraman, proseguita come programmista e terminata sotto i riflettori delle prime serate, ha accompagnato tutta la parabola del servizio pubblico, dalla Rai pedagogica a quella più commerciale. In questo libro racconta le vicende eccezionali vissute in cinquant'anni di carriera: le gaffes di Celentano che lo portano in diretta in prima serata a Fantastico '87 per porvi rimedio; l'irruzione per recuperare un microfono in una stanza dove Paolo VI sta pranzando con un risotto; gli intellettuali con cui lavora e che incontra, da Gore Vidal a La Capria, da Pasolini a Camilleri; le candid camera girate sui treni con Nanni Loy; i giorni trascorsi in casa di Simenon per intervistarlo; le follie registiche di Carmelo Bene; la nascita nella saletta di un bar di Bontà loro con Costanzo; la Cooperativa scrittori al fianco di Zavattini; il ruolo di tinca, ossia di attore che compare solo una volta, in film con i maggiori attori e registi italiani... In questo libro Gambarotta ricompone, con grazia e divertimento, il memoir di un uomo che ha attraversato la seconda metà del Novecento da un osservatorio più unico che raro, e ci restituisce dall’interno una visione originale della più grande e popolare industria culturale italiana.




sabato 16 marzo 2024

L’ÂGE MYTHIQUE - L’età mitica di Jeton Kelmendi ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 L’ho immaginato come un visitatore che, dall’esterno, guarda se stesso dentro la sua storia, con una forte nostalgia per la sua triste patria che vive una realtà dilaniata tra due opposti, amore e guerra – Un grande amore e una guerra sanguinosa. (Prof. Ernesto Kahan Vincitore del Premio Nobel per la Pace nel 1985)


Kelmendi non ama le malizie e i sotterfugi linguistici, filologici e funamboleschi delle finte e vere avanguardie e pone il suo interesse sui sentimenti, sulla quotidianità, sugli eventi che accompagnano l’uomo attimo dopo attimo (Dante Maffia)

Jeton Kelmendi è nato nel 1978 a Peć, in Kosovo. È precursore ed esponente rappresentativo della poesia albanese moderna, è scrittore, saggista e giornalista per vari giornali albanesi ed esteri. Laureatosi all’Università di Bruxelles, ha conseguito master e Dottorato in diplomazia e politica internazionale. È professore alla AAB University e membro attivo dell’Accademia Europea di Scienze, e Arti di Salisburgo. Le sue raccolte approfondiscono la lirica dell’amore, del conflitto nel quale ha combattuto durante la guerra in Kosovo e la realtà dei nostri tempi; le poesie sono state tradotte in più di ventisette lingue.

Prefazione di Ernesto Kahan. Postfazione di Dante Maffia. Traduction française par Dmytro Tchystiak avec la collaboration de l’auteur et Nicole Laurent-Catrice. Traduzioni dal francese di Michela Primerano, Revisione di Annarita Tavani. In copertina Incendio in Kenya di Ottavio Rossani 
 

SHHH!: No One Really Knows The Truth | Book Trailer

PRIMA NAZIONALE A COMO di “Percezioni Comasche” Come Como e il suo lago: la poesia di Dante Maffia (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 SABATO 16 MARZO ore 18 presso The Art Company, Via Borgovico 163 (cortile interno) ci sarà la prima nazionale del libro di poesie  “Percezioni Comasche” - Come Como e il suo lago di Dante Maffia, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, 2024. Dialogano con l’autore Vincenzo Guarracino, critico letterario e poeta e Laura Garavaglia, presidente de La Casa della Poesia di Como ODV. Evento nato dalla collaborazione tra La Casa della Poesia di Como , The Art Company di Como, e i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

 

Non è facile scrivere sui luoghi che si conoscono troppo. Il clima piovoso anche qui favorisce gli alberi e i fiori. Non so se questo sia il più bello, certamente è il lago più nobile, anche perché è il più carico di storia e di letteratura divenute paesaggio… Anche il ramo di Como ha però una tinta scura; sulle acque tortuose ed incassate tra i monti ristagnano gli aromi versati dagli antichi parchi, il tiglio, l’olea fragrans, la gardenia, la magnolia, il giglio, gli aromi della nostra letteratura ottocentesca… I tramonti sono stupendi sulle acque che svoltano tra le montagne, e paiono senza fine. I villaggi sul lago, listati di portici bassi, non hanno un aspetto lacustre. Ma sembrano antichi porti di repubbliche marinare dalle minime proporzioni…. il comasco si è avvezzato a nascere setaiolo”.

(GUIDO PIOVENE)

 

“Ma questa volta una voce m’ha fermato. Quella del Lago, del cielo, del tramonto

che stava andando via

felice col suo rosso corteo di riverberi? Una voce suadente,

come stilla d’arpa che scantona per rimproverare il poeta,

per dirgli forse la bambina calabrese adesso è qui,

tu non lo puoi sapere.

E io che nei dubbi cado a picco e m’illudo di entrare nella danza dell’effimero gioco dell’Amore mi sono fermato al Metropole & Suisse,

ho aperto il balcone della stanza e ho inseguito l’eco della voce.”

 

La città di Como ha ricevuto, fin dalla sua fondazione, elogi e riconoscimenti per la sua bellezza, per la sua ubicazione, per il suo lago tra i più belli del mondo, e anche per il clima, per la saggezza e la lealtà della gente, per il senso di civiltà sempre dimostrato. Un libro da me curato, “In un lago infinite di promesse” (seconda edizione 2021), raccoglie sessantotto testi tutti dedicati a Como, a dimostrazione della mai interrotta tradizione che, come ebbi a scrivere nella Prefazione, “È un omaggio alla bellezza del nostro lago, espressa nella molteplicità di immagini, di suoni, di suggestioni che le poesie di questa raccolta antologica suscitano nel lettore”. È con grande piacere quindi che scrivo questa prefazione alle poesie di Dante Maffia, che a Como e al Lago ha dedicato ben cento poesie. Egli è noto per gli innamoramenti di alcune città, dalla sua Roseto, dove è nato, davanti al mare di Ulisse, a Roma, dove vive, a Matera, a Galatina, a Kyoto, a Reggio Calabria, a Craiova, a Torino e quindi non poteva mancare Como, travolgerlo in una passione che ha ridato nuova luce a luoghi, personaggi e monumenti creando una sorta di album ideale nel quale trovano posto però anche gli umili della città, gli scorci più impensati, i ricordi di una panchina, di un albero, di una passeggiata. Dante Maffia è poeta laureato e acclamato ormai in vari Paesi del mondo, si pensi che in Giappone sono usciti ventuno volumi di haiku tradotti da Mariko Sumikura, si pensi ai riconoscimenti ricevuti dai Presidenti della Repubblica Ciampi e Napolitano, ai premi prestigiosi ricevuti, alla candidatura al Premio Nobel voluta dalla Regione Calabria, ai Convegni che si sono fatti sulla sua attività, alle tesi di laurea assegnate in molte università italiane e straniere sulla sua poesia e sulla sua narrativa e si avrà l’idea della sua personalità poliedrica, della sua prodigiosa prensilità nel saper cogliere a volo le essenze di un luogo e darne il senso profondo della bellezza. Queste poesie sono un significativo omaggio di Dante Maffia a Como e al Lario: il poeta ha saputo individuare momenti di alta poesia vivendo la città, naturalmente a suo modo, vivendo il Lago (adopero la maiuscola come fa lui) fuori dagli stereotipi, a volte perfino in una sorta di sogno surreale, sempre acceso da scintille liriche efficaci e suggestive. Non parlo con interesse campanilistico, ma con l’obiettività di chi  conosce bene Como e conosce bene anche la valanga umana e poetica del poeta calabro romano. Il lettore scoprirà in questo libro una Como e un Lago che hanno voci suadenti non perché siano semplicemente scenario e paesaggio ricco, piuttosto perché Maffìa ha saputo individuare aspetti sconosciuti e direi invisibili per molte ragioni. Già, proprio come dice Rainer Maria Rilke, Maffìa è “un’ape dell’invisibile” e ci regala il mistero di risvolti che normalmente noi comaschi non percepiamo perché presi dalla quotidianità, intrisi del “gioco consueto degli incontri e degli inviti” fino a fare, a volte, della vita, “una stucchevole estranea” (Kavafis). Si noti la freschezza anche degli haiku, la delicatezza del dettato, la grazia con cui coinvolge anche me e altri amici nel discorso poetico. Posso negare che mi ha fatto piacere? Sarei ipocrita. Anche perché Maffìa non è facile ai doni della poesia se non si sente coinvolto anima e corpo nelle passioni e nella stima delle persone. La passione per Como la si sente vibrare con evidenza in ognuno dei versi che a volte sono vere e proprie pennellate, quadri indelebili che coagulano gli umori della città e del Lago e ne fanno un teatro affascinante. Questa raccolta è una passeggiata difficile da dimenticare una volta compiuta. Si tratta di una passeggiata calda, viva, dove la semplicità ha il maggiore peso, dove la trasparenza del dettato poetico è utilizzata come uno specchio che rifrange e sconvolge le immagini ritagliandole in una nuova dimensione in cui l’essenzialità s’innesta prepotentemente alle ragioni dell’anima, del cuore, della cultura e dell’invenzione.  Un vero e proprio lago di poesia (LAURA GARAVAGLIA – PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO, POETESSA)

 

Dante Maffia è uno dei maggiori poeti d’Italia, come hanno testimoniato Palazzeschi, Pasolini, Sciascia, Caproni, Luzi, Bodei, Magris, Stella, Borges e Brodskji. Ha scritto anche romanzi, saggistica e teatro. È tradotto in oltre trenta lingue. In Giappone esiste addirittura un “Premio Dante Maffia” per gli haiku. Il Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi lo ha insignito di Medaglia d’oro alla cultura. Tra i premi vinti il “Viareggio” e il “Giacomo Matteotti” svoltosi nel Parlamento. È membro effettivo dell’Accademia Eminescu a Craiova e da alcuni anni candidato al Premio Nobel. Alla sua opera sono state dedicate quindici monografie e trentacinque tesi di laurea. Ha ricevuto due lauree honoris causa e molte cittadinanze onorarie.

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2024/01/percezioni-comasche-di-dante-maffia.html


Selvaggio Ovest di Daniele Pasquini (NN EDITORE)

 Con passione e meraviglia, Daniele Pasquini trasporta il West americano in terra toscana, e lo trasforma in quotidiana leggenda, da tramandare a voce, da ascoltare con il cuore.


Alla fine dell’800 l’Italia è da poco un unico stato, ma nelle campagne non è cambiato nulla o quasi: i butteri della Maremma, i mandriani a cavallo, badano come sempre al bestiame e si guardano dai briganti che infestano la zona. Penna, un buttero capace e taciturno, insieme a suo figlio Donato ha appena fatto arrestare Occhionero, uno dei fuorilegge più spietati. Nel frattempo, la giovanissima Gilda, figlia di un carbonaio, medita vendetta contro i complici di Occhionero, colpevoli di averle usato violenza; quando il brigante prepara la fuga dalla caserma, presidiata dal vanesio Orsolini, arriva in Italia il Wild West Show, il grandioso spettacolo di Buffalo Bill, che insieme a pistoleri e capi indiani gira il mondo in cerca di guadagni e di fama. E mentre lo Show si sposta a Firenze, un furto di cavalli intreccia le vite dei protagonisti, innescando la catena di eventi che condurrà fino al drammatico scontro finale. "Selvaggio Ovest" è allo stesso tempo un romanzo d’avventura, un romanzo corale, un arazzo dove le piccole vite spiccano vivide e indimenticabili sul grande intreccio della Storia.



L'assenza dell'assenzio Andrea G. Pinketts (HarperCollins Italia)

 L’assenza dell’assenzio è l’arrivo del silenzio: la morte delle idee, la fine della creatività. Per sfuggire a tale rischio, Lazzaro Santandrea si improvvisa cacciatore di dote, ma si ritrova investigatore suo malgrado tra Milano e la Costa Azzurra, con gli amici fidati Pogo e Caroli al suo fianco, e l’aiuto illecito di Gippo, che può sempre procurare “quella cosa lì”, qualunque essa sia. Un giallo, un noir, cui Pinketts aggiunge tutti i colori del suo talento letterario. Questo romanzo contiene: tre persone di nome Assenzio, un cacciatore di dote, tre storie d’amore, un bel po’ di morti ammazzati, due (forse tre) Cristine, levrieri afghani & canguri cocainomani, i fratelli Kokoschka, un bambino prodigio, ghigliottine e pozzi senza fondo, Ursus & Orsetta Orsoni, Giuditta terrorista ecologista, malinconie metropolitane e paranoie bucoliche, vuoti di bottiglia e vuoti esistenziali, bon ton e malavita, zingari & zingarelli, tre civette scomparse dal comò, un fornaio infoiato, una Costa Azzurra rosso-sangue e, soprattutto, un Lazzaro Santandrea nel mezzo del cammin della sua vita, alle prese con inferni che nemmeno Dante avrebbe saputo evocare.




La gabbia dei conigli di Tess Gunty (Guanda)

 Libro vincitore del National Book Award for fiction 2022

«Una storia d'amore raccontata senza sentimentalismi; una storia di crudeltà, raccontata senza gratuità. Tess Gunty è una scrittrice molto seducente.» - The Guardian

«Ipnotico. Tess Gunty ha un modo unico di tastare il polso alla fragilità e all'assurdità dell'essere parte di questo mondo; di portare alla luce tutti i bisogni più segreti e intimi.» - The New York Times Book Review


L'edificio ha visto tempi migliori ed è arrugginito all'esterno quanto lo sono le persone all'interno. Gli inquilini si sentono senza scampo e senza prospettive, come si può esserlo solo in una cittadina del Midwest americano dove la depressione post industriale si mescola a speranze di rinascita quasi sempre disattese. Tra gli abitanti del condominio – una madre alle prese con i primi vagiti del figlio e un'oscura ossessione, un ragazzo che cerca di vendersi su internet, una donna che si guadagna da vivere moderando i commenti su un sito di necrologi – spicca la troppo bella e troppo intelligente Blandine, che vive nell'appartamento 4C insieme ad altri tre ragazzi, segretamente infatuati di lei. Blandine, però, un po' li disprezza, e senz'altro non li capisce. Lei è innamorata del professore del liceo, ossessionata dalle agiografie, decisa a raggiungere l'estasi per arrivare alla felicità e occupata anche a gestire problemi quotidiani, come la piccola capretta che trova ferita nel parco e che decide di portare nel suo appartamento. Non sa che i suoi coinquilini ogni settimana compiono bizzarri riti di sangue in suo onore. Non sa che uno dei suoi vicini di casa sta rischiando la vita. Non sa che lei, come tutti loro, è prigioniera di una gabbia da cui sembra impossibile uscire. Benvenuti nella gabbia dei conigli...





venerdì 15 marzo 2024

Girl juice di Benji Nate (Bao Publishing)

 Non sappiamo se vi innamorerete di questo fumetto, ma lui ci proverà con voi!


La star del fumetto underground Benji Nate crea un cast di squinternate coinquiline appena post-adolescenti che vivono con gioioso, irresponsabile abbandono le loro passioni, le loro pulsioni, il loro desiderio di godere la vita. Un fumetto che fa ridere ad alta voce, fatto di brevi sketch che costruiscono un affresco tridimensionale e irresistibile di cosa significa essere gen-Zer.



Nataroccia di Silvana Miano (Alcatraz)

 Fulvia è una bambina curiosa e caparbia, vuole conoscere, vuole sapere, vuole formarsi una propria opinione. La madre si vergogna di una figlia che pretende sempre l’ultima parola, ed è circondata da altre donne che ringraziano “di avere figlie garbate e composte”. Fulvia ama ed è amata dal padre, macellaio di paese semianalfabeta ma appassionato di opera lirica, che le insegna tutto quello che c’è da sapere sui corpi e sui sentimenti. Fulvia è una donna adulta, ha lasciato l’entroterra siciliano per vivere in una grande città, alla costante ricerca di uno spazio di libertà dalle oppressioni familiari e sociali della sua terra d’origine. Ha una relazione complicata col suo corpo, bulimico e sovrappeso, che è fonte di stupore e disgusto. Miano mantiene un tono sarcastico, fino a essere urticante, per restituire una protagonista che non ha pietà di sé né del suo corpo, consapevole di non avere nulla da offrire allo sguardo dell’altro se non la sua carne. Fulvia rifiuta di sottomettersi a quello sguardo, sfidandolo, e trovando conforto solo in coloro che sapranno vedere oltre la superficie. Nataroccia è il ritratto di una donna a pezzi, ma che cammina sempre a testa alta.




Atelier d’artista: Poesie + Album fotografico (2015 – 2019) di Donato Di Poce ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 Ogni uomo, è attratto consapevolmente o no dal bisogno di un'esperienza estetica della vita e del mondo. E più che dalla bellezza di un'opera o dalla personalità' di un artista, ama scoprire le poetiche, i processi creativi, la sequenza realizzativa di un'idea, le impronte e le tracce, i tentativi, gli abbozzi e le cancellazioni di una comunicazione iconica e segnica che e' anche e sempre una comunicazione psicologica. Da qui, l'interesse per i segni preistorici sulle grotte, i disegni preparatori degli artisti, i diari, i dessins e i collages, le sinopie, gli "sketchbook", i progetti, i "carnets" gli scarabocchi, la "mail-art" e i "libri monotipi", in una parola "I percorsi nascosti della creativita'", che ci permettono di entrare nelle "stanze segrete" e negli "atelier" degli artisti, di sbirciare dal loro buco della serratura (Donato Di Poce)



La narrazione per versi ed immagini si concentra sui percorsi estetico/creativi di

AVALLE FILIPPO - IL CANTO DELLA POLVERE

BALENA VINCENZO - CI SONO PERSONE

BENCINI ENNIO – NEL PAESE DELL’ANIMA

BIANCATELLI FULVIO - QUEL CHE RESTA

BLAIOTTA GAETANO – ALBERI

BOERETTO ANNALU' - I SETTE SOGNI PROIBITI

BOSCHI ANNA - NEL DOLORE TI SCRIVO

BRIGANTI CATIA - PARTICELLE DUBITATIVE

CALATRAVA SANTIAGO – ACROSTICO

CHEN LI - LE PAROLE

COLANTONI DOMENICO - LA DONNA IN ROSSO

CORSITTO CARMELA - LIBRO BIANCO

CRISANTI GIULIO - UN GIRASOLE PALLIDO

DALI’ SALVADOR – VENERE DEI CASSETTI

D’AMBROSIO GIUSEPPE – IL COMPIMENTO DEL BENE

DANELLI MARIA ELENA – CRISALIDE

DANGELO SERGIO – MERIDIANE DI LUCE

DE SANCTIS NICO – VIRGOLE DI SENSO

DESSI' MONICA - EQUILIBRI

FADINI LUCIANO - PICCOLE VENERI

FARINA CINZIA - RICUCIRE IL MONDO

FORSTER REBECCA - I SOGNI IN UN CAPPELLO

FRANCO MANUELA – ANIMA BIANCA /ANIMA NERA

FREDDI BRUNO – L’OPERA INCOMPIUTA

GALLINGANI ALBERTO - IL MIDOLLO DEL LEONE

GREGOLIN EMANUELE - LA TELA BIANCA

GUZZI CARLO - ALTRO DA ME

IZUMI OKI - RIFLESSIONI

LOME (LORENZO MENGUZZATO)- FOGLIE DI POESIA

MALETIK AURORA - VISIONE

MARIANI LUIGI - LA SCATOLA DELLE SIRENE

MARRA MAX - OSAON

MARTIN MONICA - IL TRAMONTO

MICOZZI MARIA - LA DONNA SENZA VOLTO

MIGLIETTA ENZA – SIAMO SANGUE D’AMORE FUTURO

ORAZIO GAETANO - A GRANDI BRACCIATE NEL BUIO

PACE ACHILLE - SEGNO/SCRITTURA

REA MAURO - ICONE POP

RONCORONI FANNA MARIA PIA - PERCHE’?

RONZONI GIOVANNI – ACROSTICO

SARTI MASSIMILIANO - IL CAMMINO DELL’ARTE

SCACCABAROZZI SONIA – AMORE SILENZIOSO

SERGI STEFANIA - INCANTOS

SPAGNULO VALDI - SGUARDI SOSPESI

SQUATRITI FAUSTA - SE IL MONDO AVESSE GLI OCCHI

TALO' RAFFAELLO - LA VALIGIA DELLA PACE

VALDES MANOLO - VIRGOLE DANZANTI

VERDI ALESSANDRO - REVERIE

ZOLA BETTY – PAGINE D’ACQUA


ACQUISTA

 

O Caledonia di Elspeth Barker (Bompiani)

 Una storia breve e lancinante, che strappa sorrisi e fa male al cuore.

«Il miglior romanzo meno noto del XX secolo.» - Ali Smith

«Una storia gotica di crescita. Divertente, sorprendente, scritto benissimo. Le sorelle Bronte e Poe incrociate con Dodie Smith ed Edward Gorey.» - David Nicholls


Janet è distesa ai piedi di una grandiosa scalinata di pietra, sotto una vetrata che raffigura un drammatico cacatua bianco. Indossa un abito di pizzo nero di sua madre. È morta. Aveva sedici anni. È la fine della sua storia e l'inizio di un romanzo stupefacente per ferocia, lucidità e pura poesia. Torniamo indietro nel tempo e vediamo Janet crescere in una bizzarra famiglia scozzese, prima in una canonica poi in un castello, con una madre svagata, un padre sarcastico e distante, un fratello e tre sorelle che hanno tutti qualcosa in più di lei. Amata dai nonni finché sono al mondo, non capita dai genitori, sempre ignorata o dileggiata (ha due difetti fondamentali: non è un maschio e non è bella), Janet possiede un'intelligenza feroce e trova consolazione nella natura e nei libri. Scoprire la sua storia è crescere, soffrire, esaltarsi insieme a lei: la vediamo passare da un'infanzia strana, forse quasi felice, a un'adolescenza di torture e goffaggini, amare il latino e detestare le incomprensibili compagne di collegio, cercare un legame improbabile con la spettrale cugina Lila, innamorarsi, illudersi. E correre verso la fine, inevitabile e terribile, amando con indomita passione la sua amica gazza, i classici, le colline e la valle che sono il confine del suo mondo.



ADHD Is Awesome Book Trailer

giovedì 14 marzo 2024

Book-Trailer: HADROSAURÓPOLIS 1 - EL CATACLISMO CELESTIAL - Toda la información sobre la novela

L'Italia dei libri. L’editoria in dieci storie di Tommaso Munari (Einaudi)

 Un'affascinante, insolita storia dell'Italia attraverso le vicende di dieci illustri editori. Un viaggio lungo un secolo e mezzo tra libri e autori, cultura e mercato.


La storia dell’editoria è la storia dell’emancipazione di un mestiere da un altro. O meglio da altri due: quello del tipografo e quello del libraio. L’editore non è chi stampa un libro né chi lo vende, scriveva Niccolò Tommaseo, ma chi lo fa stampare per farne commercio. Ne discende che l’editoria non ha una data di nascita. È un’attività che si struttura in modo graduale, definendosi in corso d’opera. La sua affermazione si configura allora come un lento processo che, almeno nel caso italiano, inizia nella prima metà dell’Ottocento, si compie sul finire di quel secolo e perdura nella forma di un’interdipendenza fra i tre mestieri per tutto il Novecento. Questo volume delinea tale parabola, ponendo in rilievo la relazione che intercorre fra libri e società, industria editoriale e storia nazionale. Ripercorrendo le vicende di alcune case editrici – fra cui Zanichelli, Treves, Bemporad, Hoepli, Laterza, Mondadori, Einaudi, Feltrinelli, Adelphi, Sellerio – e concentrando l’attenzione su alcune questioni trasversali alla loro attività, traccia un quadro non solo dell’editoria italiana, ma anche dell’Italia dei libri dall’età liberale a quella repubblicana.



Fili d'ombra di Christian Guay-Poliquin (Marsilio)

 Un incontro nella natura selvaggia. Un viaggio che vale una vita.


In una magnifica foresta canadese, tra felci lussureggianti e cespugli minacciosi, un uomo solo cammina verso il capanno dove la sua famiglia si è rifugiata dopo un blackout generalizzato. Dimenticati i rigori dell’inverno, in una terra diventata di nessuno, la natura si sta riprendendo lo spazio che le compete e muoversi diventa via via più difficile, anche perché sui sentieri battuti imperversano bande di disperati pronti a tutto. In preda alla paura, alla fame e alla sete, l’uomo sta per arrendersi a questa selva oscura quando incontra un ragazzino. Dimostra dodici anni, sembra non avere paura di niente, e si unisce a lui come se lo conoscesse da sempre. Insieme proseguiranno il cammino e, nell’abbraccio di un paesaggio sontuoso e malevolo, sperimenteranno modi inediti per sopravvivere, sperare, e perfino per amare. Nella prosa esatta, minuziosa, ferocemente asciutta di Guay-Poliquin, prende vita un romanzo palpitante e attualissimo, che rivisita i classici della sopravvivenza nella natura e, attraverso una storia avventurosa e commovente, si interroga sul significato più profondo – e non convenzionale – dell’essere famiglia.




Puttane per Gloria di William T. Vollmann (Minimum Fax)

 «Storie e capelli, ripeté a se stesso disteso sul letto, questo è il prezzo del biglietto d’ingresso, storie e capelli. Devi solo continuare a fingere, un passo dopo l’altro, e ti troverai presto ad aver rifatto il giro dell’isolato.

Benissimo.
E poi che cosa succede?».

«Una ricerca della verità – dell’ovvietà della vita – che anima anche lo stesso Vollmann, da sempre indagatore degli anfratti umani più oscuri: prostituzione, povertà, violenza e guerra, su tutti. Una ricerca che si muove tra realtà e sogno, tra reportage e fiction, alla scoperta di angoli di mondo in cerca di voce.» - Enrico Montanari per Il Libraio


Jimmy è un reduce della guerra del Vietnam, da cui è tornato ferito nell’anima prima ancora che nel corpo. Vaga per il Tenderloin, il quartiere più degradato di una San Francisco ormai lontana dal sogno hippie, soggiorna in pensioni equivoche e frequenta tossici e senzatetto. Ha un solo, folle obiettivo: attraverso i racconti e le testimonianze delle puttane, che paga grazie al sussidio dell’esercito, vuole ritrovare Gloria, la bellissima prostituta della quale si è innamorato e che ha perduto. O forse ricrearla: perché non è facile capire se Gloria esista davvero, da qualche parte nel mondo, o sia il parto di una mente che ha perso ogni certezza e che sprofonda ogni giorno di più nel delirio.



Napalm nel cuore di Pol Guasch (Fandango Libri)

 Due parole contraddittorie - Napalm e cuore, distruzione e amore. Il viaggio, avventuroso e non privo di ostacoli, è la scoperta di un’identità libera. E il linguaggio che lo narra un filo di immagini suggestive che si dipanano e rischiarano come piccole, continue, detonazioni. Una storia poetica, cruda, brutale. Attraverso immagini di devastazione, Pol Guasch esordisce come romanziere con una distopia che ha a che fare con il crollo climatico, il corpo e il linguaggio. Napalm nel cuore è un libro che parla di dolore e passione. Parla del bisogno di amore che spinge il protagonista a esplorare se stesso.