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giovedì 31 dicembre 2015

(Se)i (C) ecco & F(atto) di Francesco Pasca (iQdB Edizioni di Stefano Donno)























Prologo – “C come cielo. Ecco il come. C(ecco) … Potrà realizzarsi il contrario se non è o sarà Cosa di Cielo, s’è esso stesso a disporsi o a noi il solo trovarlo, vederlo nella condizione di poter risiedere nel mero cadere dal niente? (Chissà.) … Potrebbe, per desiderare un colore in un solo ed unico forse, giungere all’impossibile precipitare di Luna? Può essere realtà, disegnata, ciò che mostra la fantasia. Ma … per una sì surreale idea, parrebbe strana l’appartenenza al reale e strapperà il sorriso all’ingenuità. Si disporrà come caso all’evento.”

“Questa pubblicazione in linea con la scelta editoriale della casa editrice che pensa a tutelare il prezioso se non il raro o il “mostruoso” nell’accezione derivante dal latino “monstrum” ovvero eccezionale, è un invito al viaggio rivolto ad un ipotetico lettore che ama perdersi nei labirinti del senso, dove sovente frattali di combinazioni sintagmatiche rivelano incanti e fascinazioni talvolta terribili, talvolta dolcissime”. (nota dell’editore Stefano Donno)


Francesco Pasca è nato a Sanarica provincia di Lecce l’11 giugno1946. Dal 1963 si dedica al linguaggio visivo dei segni e del colore. Dal 1979 elabora la progettazione di un nuovo linguaggio poetico - visivo. Aderisce al manifesto della Nuova Poesia Visiva detto della Singlossia e con la semiologa Rossana Apicella ne elabora la stesura. Dalla scomparsa della Apicella, avvenuta nel maggio del 1985, continua ad evolvere la sua ricerca con il nome: La Singlossia nel racconto. Significative sue pubblicazioni sono: "OTRANTO - il Luogo delle parole – dialogo virtuale sulla scrittura di pietra" - Editrice Il Raggio Verde; "EU-Tòpos - mi disegni una parola? - la parola nominata." Editrice Il Raggio Verde; “Il Gesto - Giano: idea di fili senza spessore” per Lupo Editore; “L’α–Thea - l’Uomo di Nazareth” Editrice Il Raggio Verde; “{L}ISA appunti di viaggio. Con il viandante e i suoi colori” Musicaos Edizioni.



iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)


Redazione - Mauro Marino / Editor per la Poesia – Francesco Aprile / Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo


Il segreto della mangusta - booktrailer

mercoledì 30 dicembre 2015

Un gelato per i corvi… ovvero le improbabili indagini dell’Ufficiale Rizzo. Si parte da Lecce per il progetto IN GIALLO sul Salento di Raffaele Polo per iQdB Edizioni di Stefano Donno






















La casa editrice iQdB Edizioni di Stefano Donno è lieta di annunciare un ambizioso progetto IN GIALLO, nato dall’idea dello scrittore Raffaele Polo. L’autore affida periodicamente alla voce  dell’Ufficiale Rizzo una serie di narrazioni intrise di mistero ambientate nel Salento. Si parta da Lecce, e poi man mano una lunga scia di inchieste e indagini colorerà di suspence il tacco d’Italia. Dunque un modo diverso per far conoscere, amare e forse scoprire un territorio come quello salentino che in molti, anche specialisti del settore, definiscono come un set ideale per noir, mistery e gialli
L'Ufficiale Rizzo è l'anziano dipendente di uno strano e fantomatico Ufficio Indagini della Questura di Lecce. Gli affidano sempre mansioni impossibili o piene di strane e singolari coincidenze. Ogni volta in una località diversa. Ma sempre nel Salento. Lui il suo compito lo risolve facilmente, intervallando le ricerche con letture che lo affascinano e che gli hanno creato una cultura enciclopedica indispensabile anche nei casi più intricati. Suo padre è ancora in vita ed  è ospite in una casa protetta. Ogni volta che va a trovarlo ecco che gli sottopone, i giochi più astrusi della Settimana Enigmistica,  a cui non può, vuoi per dovere filiale vuoi per una curiosità da scimmia, sottrarsi. Ha un'amica, con la quale va al cinema e che, qualche volta, sparisce per un po' di tempo, chissà dietro quale avventura... L'Ufficiale Rizzo vive in una Lecce che pochi conoscono:  un suo amico, uno scrittore semi sconosciuto, un certo Raffaele Polo, gli ha mostrato il segreto per spostarsi nel Tempo. Rizzo va e viene con facilità attraverso i propri ricordi,  arrivando perfino a non distinguere più la realtà che vive ogni giorno da quella dei suoi fantastici viaggi.  Ad ogni modo … nessun problema: show must go on, il rispetto della Legge non conosce tregua! E il Salento, terra di numerose indagini, diventa ad ogni indagine sempre più bella, più sorprendente, magica e affascinante come una donna misteriosa, che non si svela e rivela facilmente ad occhi che non possono capirla fino in fondo.

Raffaele Polo dagli anni Sessanta, quando ancora nessuno osava ambientare nel Salento le proprie storie, scrive e pubblica racconti, novelle, articoli, romanzi, saggi, tutti ambientati a Lecce e dintorni. Nato per caso a Piacenza nel 1952, i suoi libri di maggior successo sono Gite nell'irreale (1985), Una storia leccese (1992), Libreria Antica Roma (2005), Le fiamme di Supersex (2007), Storie dal Salento (2011).

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il Conte e la Strega Booktrailer

martedì 29 dicembre 2015

Parole in prestito di Daniela Palmieri (iQdB Edizioni di Stefano Donno)





















Se si potesse identificare un libro con un caldo abbraccio quel libro sarebbe certamente quello di Daniela Palmieri. Quarantacinque pagine che rimandano al lettore un turbinio di grandi sentimenti: amore, nostalgia, forti ricordi. Tutti elementi questi che coinvolgono, emozionano, soddisfano dinanzi ad una bellissima storia. I ricordi di un'infanzia felice all’interno di una famiglia fatta di armonia e di amore. Poi la tragica perdita del padre ed il mondo che assume colorazioni diverse ma mai nere, perchè quell'amore che era stato confezionato dai genitori e dato in dono alle figlie neanche la morte porterà via. E così l'amore che Anna, la madre, aveva nutrito per Edo rimarrà sempre vivo e sarà eternamente supporto a ciò che era stato il desiderio del padre e che ancora oggi è lì: "La libreria Palmieri". Il racconto si snoda tra le diverse fasi della vita: l’infanzia, l'adolescenza, gli studi, le amicizie, le prime simpatie, i veri affetti, il caro Claudio collaboratore da una vita, la salumeria del sign. Forte frequentata da ragazza con i suoi profumi. Tutto è raccontato con serenità e solo ogni tanto, e di rado in punta di penna, si scorge un velo di tristezza ma è come un alito di vento leggero. carezzevole. Poi il diventare donna affianco agli affetti più cari: la madre, la sorella ,la zia Elvira. Poi l'amore … che giunge con Luigi e che rafforza il carattere e da un'ulteriore sferzata. Il racconto ci porta a riflettere soprattutto su alcune cose: l'amore grande che non si disperde con la morte, la splendida figura paterna bella vigorosa e generosa che noi sentiamo più che mai viva nel ricordo, il progetto della libreria voluto ardentemente dal padre e poi costruito non senza difficoltà passo dopo passo da chi ha sempre creduto e crede ancora nella cultura. Un lavoro quello di Daniela Palmieri che farà sentire più di qualche brivido sulla pelle, un libro che soddisfa come gustare qualcosa di veramente buono, quella piacevole sensazione che proviamo non solo leggendo una bellissima storia ma anche quel senso di sazietà della mente che sentiamo quando siamo dinanzi ad una egregia scrittura. (Dino Levante – redattore de La Gazzetta del Mezzogiorno)

“Questa è una storia di fantasmi, un racconto di ombre e dissolvenze, dove il tempo si è ostinato a passare e noi nel mezzo a far finta di nulla, a non vederle le ombre sotto gli occhi, a non sentirla la pioggia, a sopportare il vento. Neppure il sole forte della calura estiva, il riflettersi dei raggi sulla vetrine, l’aria resa stagnante di scirocco o frizzante di primavera, indifferenti alle stagioni e attenti ai libri, quei “maledetti” libri così amati.”


Daniela Palmieri è nata a Lecce dove vive e lavora nella sua libreria. Per Besa Editrice ha pubblicato La Cerva


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giovedì 17 dicembre 2015

Happy Different di Alessandra Peluso (iQdB Edizioni di Stefano Donno) a Bari presso lo Spazio del Sé

























Happy Different di Alessandra Peluso (iQdB Edizioni di Stefano Donno) sarà a Bari presso lo Spazio del Sé in Via Pavoncelli 139 a Bari, domenica 20 dicembre 2015 alle ore 16.30. Dialogherà con l’autrice Jacqueline Gentile

HAPPY DIFFERENT: un modo diverso per essere felici, una felicità differente, o un differente modo di approcciarsi alla felicità. Quante possibilità ci presenta la vita, molteplici soluzioni: sta a noi scegliere quella più adeguata per renderci felici. Nella complessità dell'esistere, Alessandra Peluso afferma come il pensiero attraverso un excursus storico-filosofico sia un potente strumento per una vita consapevole. A sostegno di ciò, l'individuo, conoscendo il proprio Io e l'inconscio, diventa il protagonista della vita e non più la vittima; ecco allora, che, per scongiurare quest'ultima condizione, gli si offre l'opportunità di affidarsi alla consulenza filosofica, o al filosofo, o alla Sophia-Analisi e comprendere che ciascuno è artefice di se stesso. Attrae persone, crea relazioni benefiche solo se ha ben compreso quanto sia autorevole la mente umana. Sta a noi la scelta! Sta a noi trovare la risposta! Sta a noi essere Happy Different!!!



Alessandra Peluso è nata a Leverano (Lecce), filosofa, poetessa, critico letterario. Collabora con l'Università del Salento (Bioetica e Filosofia politica). Scrive per “Affari Italiani”, “Corriere Salentino”, e per la rivista "Filosofia e nuovi sentieri /ISSN 2282-5711". Amante della ricerca e del dubbio, del piacere epicureo e della bellezza dell'essenza e mai della superficie. In diverse pubblicazioni scientifiche si è occupata di Simmel e Camus. La prima raccolta di versi è “Canto d'Anima Amante” nel 2010 per Luca Pensa Editore a cui è seguita nel 2013 "Ritorno Sorgente" per LietoColle.



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Redazione - Mauro Marino

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martedì 15 dicembre 2015

Cella di Gilda Policastro (Marsilio). Intervento di Nunzio Festa



Tante volte sentiamo, oppur noi stessi pensiamo, o proviamo a imporci di non farci di dipendenza d'amore, d'affetti, ma la scrittrice Gilda Policastro, che tra le altre cose è fra le più critiche e acute firme della critica letteraria italiana, con "Cella" descrive un'avventura esattamente la prova dell'esistenza di presente contrario. Una giovane donna diventa l'amante di un uomo potente: medico stimato, ricco, impegnato infine giustamente in politica. Siamo sul calare degli anni Ottanta, quando la loro relazione, "incentrata su una sessualità ossessiva, talvolta brutale, non manca di dare scandalo in una piccola città in cui i ruoli sono già fissati da sempre, senza nessuna possibilità di riscatto". Ma il pervertito, perché di questo capiamo trattarsi, a un certo punto, per aver curato una brigatista in latitanza, lui stesso è costretto a nascondersi. E a quel punto la donna "si rintana in una casa di campagna, da cui esce molto di rado e quasi solo entro il perimetro del suo giardino, sentendo gli altri come presenze minacciose e la figlia stessa come un'estranea". La sua voce è dunque la voce del carcere volontario. Tanto che appunto la figlia con il figlio del pervertito, alla protagonista del romanzo daranno in soprannome di Cella. Lei si confessa. Dalle pagine il memoir abbiamo. Come se fossero righe destinate a uno psicologo, però. Niente d'infantile. Al contrario, troviamo il risultato d'una maturazione completa e totale. Poetessa e scrittrice, al suo terzo romanzo, Policastro prova a metterci in difficoltà. Anche con righe pure cariche di banali atrocità di sottomissione fisica e psicologica. Davvero un romanzo "ibrido", questo. Fatto da descrizioni d'amore assoluto e devozione della donna all'uomo suo, al suo padrone. Fino a orge e prostituzioni. Dove il dominatore comanda perfino quando è assente. Cella si mette insomma in un ulteriore isolamento geografico, come in un eremo. In spazi agresti fratelli del mare di solitudine mentale già provati dalla donna. In cerca forse di salvezza. Se davvero ne vuole.