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martedì 21 gennaio 2020

Odissea americana di A. G. Lombardo (Il Saggiatore)

Los Angeles, agosto 1965. Americo Monk è un esploratore urbano, un rabdomante di storie, la sua vita scorre più o meno serenamente nel ghetto, tra il palazzo di container in cui vive assieme alla fidanzata Karmann e la quotidiana, ossessiva caccia a graffiti, tag e murales da ricopiare nel suo quaderno per decrittare il linguaggio segreto della città. Poi un giorno, d'improvviso, il mondo inizia a bruciare: durante una delle sue ricognizioni nei territori delle gang esplodono i moti di Watts, tumulti che mettono a ferro e fuoco i quartieri popolari di L.A. per giorni. Monk si ritrova così perso, confuso, isolato; un Ulisse nero in balia del caos, distante miglia e miglia da casa e senza alcuna possibilità di tornarci se non attraversando un pericoloso mare di negozi incendiati, volanti della polizia in assetto antisommossa e boss di quartiere. Così, mentre Karmann, novella Penelope, lo attende assediata da falsi amici scrocconi, perdigiorno e cascamorti, Monk inizia un viaggio estenuante in una città divisa tra violenza e repressione, perbenismo e cultura underground. Nel corso del suo pellegrinaggio nel ventre della rivolta si trova faccia a faccia con malavitosi cinesi mangiatori di loto, streghe del vudù, gangster che citano William Blake, ciclopici re delle fogne con un occhio bendato e perfino Godzilla. "Odissea americana" di A.G. Lombardo è un romanzo rocambolesco, un fiume in piena di vernice spray, musica soul e marijuana che, alternando episodi surreali a violenti squarci di realtà, dipinge sui muri losangelini un ritratto, contraddittorio ed elettrizzante, del contemporaneo. Un canto epico notturno, che racconta il nostro eterno, disperato ritorno verso la casa da cui siamo partiti e i pericoli che potere e fato disseminano sul nostro cammino.

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