Si
esibiscono nella suggestiva Masseria Sant'Angelo di Corigliano gli Aedo con la loro musica in poesia, i
ritmi suadenti di Massimo Donno con la sinergia di Ciccio
Zabini. Muti Soni questo il nome del suggestivo appuntamento musicale che vedrà
tre grandi realtà artistiche e musicali suonare magicamente insieme.
Evento imperdibile: Venerdì 12 luglio 2013, ore 22.00 - Masseria
Sant'Angelo - via Case Sparse - Corigliano (Lecce).
SALUTO AL NEMICO (ULULATI, LUPO EDITORE) DEGLI AEDO - Molto più che
interessante, anzi intrigante e molto bello questo lavoro degli AEDO. L'album
si apre con “Acqua” e si chiude con “Penelope”, come se
nell'andirivieni delle onde nel tessere e disfare una tela ci sia un attesa di
qualcosa di positivo l'arrivo anche solo di una immagine benigna. Tra il brano
di apertura e quello di chiusura splendidi brani sono Le orecchie del Re e La
pancia del mostro. Bellissima anche “Le tue mani”. Le sonorità sono a
volte rarefatte a volte forsennate come gli stati d'animo di una società in
travaglio.
Belli i testi con sfumature
agrodolci e le sonorità che vanno dalla ballada a brani più potenti intersecati
da un'etnicità mai banale.
Nato nell’agosto del 2010, il
progetto AEDO delinea un percorso lirico che si nutre delle radici del suono
piegando il canto popolare alla riproduzione della natura. Dalla ricerca e
riconsiderazione di antichi miti fino a giungere a testi di natura
contemporanea, lo spettacolo proposto restituisce un ricercato immaginario
arcaico che si distingue in contesti molto diversi dimostrando di possedere
quella natura poliedrica tipica del Teatro Canzone. Nel 2011 e 2012 gli AEDO si
esibiscono in numerosi concerti, dividono il palco con artisti di fama
internazionale come i RADIODERVISH e LUCA MORINO, realizzano una tournee
nazionale che li porta a suonare a ROMA e BARI, vincono il Concorso OFFICINE DELLA MUSICA in
occasione del quale viene prodotto un videoclip professionale del brano “MACARIA” realizzato dalla
PUNTO EXE con la regia di GIANNI DE
BLASI e sostenuto da diversi partner quali: UNIONE EUROPEA, PUGLIA SOUNDS, REGIONE
PUGLIA, TEATRO PUBBLICO PUGLIESE, PUGLIA PER TUTTE LE STAGIONI.
Gli AEDO sono:
Giovanni Saccomanno voce e chitarra acustica
Eleonora Pascarelli voce
Mauro Pispico chitarra classica
Chiara Arcadi violino
Francesco Spada organetto
Giuseppe Donadei percussioni
Giorgio Kwiatkoswski basso
Giovanni Saccomanno voce e chitarra acustica
Eleonora Pascarelli voce
Mauro Pispico chitarra classica
Chiara Arcadi violino
Francesco Spada organetto
Giuseppe Donadei percussioni
Giorgio Kwiatkoswski basso
AMORE E
MARCHETTE (ULULATI, LUPO
EDITORE) DI
MASSIMO DONNO. Nelle undici tracce che compongono l'esordio di Massimo
Donno c'è il segno di un cantautore che conosce la materia umana, e che ama mescolare
l'ironia e la poesia alla quotidianità surreale dell'amore, fino a includere
non solo le atmosfere - in un dialogo costante - ma anche le voci del passato
prossimo di Pier Paolo Pasolini (nel brano "Tango") o del grande
Alberto Sordi (in "Bologna A.D. 2012"), mescolandole al presente
delle sue suggestioni autobiografiche, come fa ad esempio nella traccia dal
titolo "Il mio compleanno". Un cantautore, Massimo Donno, che non ha
paura di guardarsi e, soprattutto, guardarci dentro con il ritmo di una musica
leggera e ironica. "Amore e marchette", nuova produzione
dell'etichetta Ululati, vanta, tra le collaborazioni di eccellenza, quelle con
Massimo Geri (presente anche nel video del singolo "Amore e
Marchette", realizzato dal talentuoso regista Gianni De Blasi), Nilza
Costa (nel brano "Il bianco ed il nero") e Guido Sodo, nel brano
intitolato "La colpa".
Inizia lo studio della chitarra
a tredici anni. Tra il 2000 – 2001, insieme a Luca Barrotta e ad altri
musicisti, avvia il suo primo progetto di folk d'autore, "Allegra brigata
Bodhran", ensemble che, ai testi di Massimo, unisce i suoni tradizionali
del sud Italia, dei Balcani, del klezmer. I lavori realizzati sono
"Memorie" (2001), "In cerca d'autore" (2003), "Demo"
(2006), (demo-cd autoprodotti), con una semifinale al "Premio De
Andrè" dentro questo percorso.
Dal 2005 ad oggi, realizza diversi spettacoli tra cui "Ti saluto dai paesi di domani..." sulla vita di Fabrizio de Andrè; "Le Otto ore" ispirato alle musiche tradizionali di lavoro e immigrazione di tutta Italia; "One hand Jack", tratto da un monologo di Stefano Benni, con musiche di Fred Buscaglione.
Negli anni Donno è ospite di progetti altrui, in cui opera da turnista. Collabora con l'attore Simone Franco, con Alberto Bertoli (figlio di Pierangelo), con l'osservatorio astronomico di Bologna e l'associazione per la Divulgazione delle Scienze Sofos, per la realizzazione dello spettacolo di osservazione astronomica/divulgazione scientifica dal titolo Racconti di cielo – Armonie tra mito e scienza.
Insieme al cantautore Gigi Marras, guadagna la finale al premio Bindi 2011 e la finale al Premio Musicultura 2012 (Ex Premio Città di Recanati), entrando nel cd ufficiale con i brani dei 16 finalisti. A giugno, con un suo brano "Amore e Marchette", vince "Promo", mini-concorso su Ciao Radio, radio Emiliana, ricevendo il maggior numero di voti. A luglio 2012 è stato finalista al Premio Bindi riscuotendo ottimi risultati di pubblico e critica. A settembre 2012 è stato finalista al Festival delle Arti di Bologna, contest organizzato da Andrea Mingardi.
È stato finalista alla 14esima edizione di Biella Festival autori e cantautori 2012, classificandosi tra i primi cinque. È stato semifinalista al Tour Music Fest, il più grande festival europeo dedicato alla musica emergente, con la commissione artistica presieduta da Mogol.
Scrive di lui Oliviero Malaspina: "Massimo Donno è un gatto che salta sui tetti della canzone d'autore italiana prendendosene la parte più nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista per poi graffiarci quando meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le parole tra surrealismo e neorealismo. Ci concede una musica tra sogno e realtà. Il disco in ogni traccia è una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo un bacio e uno schiaffo. Cartina tornasole delle nostre vite imbarcate su fragili vascelli. Semantica del testo e sintassi musicale si armonizzano perfettamente nel suo creato di opposizioni binarie. Dalle quali scaturisce una bellissima opera, un'opera aperta. Un'opera che perdere è come fare peccato".
Dal 2005 ad oggi, realizza diversi spettacoli tra cui "Ti saluto dai paesi di domani..." sulla vita di Fabrizio de Andrè; "Le Otto ore" ispirato alle musiche tradizionali di lavoro e immigrazione di tutta Italia; "One hand Jack", tratto da un monologo di Stefano Benni, con musiche di Fred Buscaglione.
Negli anni Donno è ospite di progetti altrui, in cui opera da turnista. Collabora con l'attore Simone Franco, con Alberto Bertoli (figlio di Pierangelo), con l'osservatorio astronomico di Bologna e l'associazione per la Divulgazione delle Scienze Sofos, per la realizzazione dello spettacolo di osservazione astronomica/divulgazione scientifica dal titolo Racconti di cielo – Armonie tra mito e scienza.
Insieme al cantautore Gigi Marras, guadagna la finale al premio Bindi 2011 e la finale al Premio Musicultura 2012 (Ex Premio Città di Recanati), entrando nel cd ufficiale con i brani dei 16 finalisti. A giugno, con un suo brano "Amore e Marchette", vince "Promo", mini-concorso su Ciao Radio, radio Emiliana, ricevendo il maggior numero di voti. A luglio 2012 è stato finalista al Premio Bindi riscuotendo ottimi risultati di pubblico e critica. A settembre 2012 è stato finalista al Festival delle Arti di Bologna, contest organizzato da Andrea Mingardi.
È stato finalista alla 14esima edizione di Biella Festival autori e cantautori 2012, classificandosi tra i primi cinque. È stato semifinalista al Tour Music Fest, il più grande festival europeo dedicato alla musica emergente, con la commissione artistica presieduta da Mogol.
Scrive di lui Oliviero Malaspina: "Massimo Donno è un gatto che salta sui tetti della canzone d'autore italiana prendendosene la parte più nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista per poi graffiarci quando meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le parole tra surrealismo e neorealismo. Ci concede una musica tra sogno e realtà. Il disco in ogni traccia è una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo un bacio e uno schiaffo. Cartina tornasole delle nostre vite imbarcate su fragili vascelli. Semantica del testo e sintassi musicale si armonizzano perfettamente nel suo creato di opposizioni binarie. Dalle quali scaturisce una bellissima opera, un'opera aperta. Un'opera che perdere è come fare peccato".
CICCIO ZABINI - Ciccio Zabini, classe ’82, comincia a soffiare
nell’armonica a bocca a 8 anni, e a prendere lezioni di tastiera interrotte per
paura del saggio finale. A 15 imbraccia la chitarra e comincia a scrivere
canzoni. Suona in due gruppi di musica popolare durante il liceo. Dal 2007
comincia a offrirsi al pubblico con il Duo Lemukù. Attualmente sta selezionando
musicisti per collaborare agli arrangiamenti della sua più recente produzione
artistica.
INFO
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