13 sotto il lenzuolo di Giuliano
Pavone edito da Marsilio è un libro che si legge con positiva leggerezza anche
se tra le righe si scorge spesso un languore intriso di nostalgia e un pizzico
di cinismo. Ottima l’impalcatura introspettiva dei personaggi che si muovono
nella storia come protagonisti nella scena della vita con le loro debolezze,
ossessioni ma sempre, in fondo, con molta umanità. Traspare dalla storia un
attaccamento alle proprie origini che se da un lato riflettono vicende non
sempre felici, dall’altro identificano uno dei momenti più belli della vita :
quello della giovinezza. Anche il sesso è vissuto dal protagonista come una
sorta di routine necessaria al di là di sottili, probabili risvolti
sentimentali. 13 sotto il lenzuolo parla di un giovane rampollo di una nobile
famiglia in decadenza dove le figure genitoriali non sono certo un esempio
positivo. Il giovane protagonista in fondo, e comunque, fa tesoro dei
comportamenti defraudanti del padre per trarne vantaggio ed arricchirsi,
aiutato da una serie di vicissitudini positive. La storia attraversa un arco di
tempo che va dai primi anni ottanta ai trent’anni successivi con riferimenti
storici alla musica ed al cinema di quegli anni . Federico Nugnes Peluso, questo
è il nome del protagonista, ritorna nel suo paese natio Sprusciàno nel sud
Puglia lasciando momentaneamente Milano, meta dei suoi studi universitari, per
lavorare in un Hotel del luogo dove poi incontrerà la donna della sua vita: un
attricetta che attraversa un precoce viale del tramonto con una troup
cinematografica che tutto è, tranne quello che vuol sembrare. Il protagonista vive la sua vita con
spregiudicata avvenenza , con spensierata sete di scoperta che lo porta ad una
accelerazione di vissuti dove non c’è spazio per la riflessione, dove i
sentimenti degli altri sono d’ impedimento ma dove, se prevale l’intelligenza ,
il tutto poi torna ad una propria rivincita sociale ed affettiva.
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