Non dimentichiamo in questo giorno ( l’autore fa riferimento
al 19 agosto 2012 – ndr) il sacrificio di uno dei più grandi poeti dell'umanità
e dell'era contemporanea ovvero il poeta andaluso FEDERICO GARCIA LORCA, nato a
Fuente Vaqueros nei pressi di Granada il 5 giugno 1898 e barbaramente ucciso
all'alba del 19 agosto 1936 a
Viznar, sulle alture intorno a GRANADA verso la Fuente Grande in
arabo detta Ainadamar (Fonte delle lagrime), per mano dei vili falangisti
franchisti:il poeta non schierato politicamente ma sostenitore delle rivendicazioni degli umili, dei deboli,
dei nullatenenti e cantore e interprete e valorizzatore della cultura e
musica gitana andalusa , fu ospitato a casa dei fratelli Rosales, suoi
amici personali e fra i capi dei franchisti a Granada ma non scampò alla
ferocia di un gruppo rivale di insorti comandati da Ramòn Rùiz Alonso nemico
dei Rosales, i quali lo arrestarono il 16 agosto, approfittando dell'assenza
dei Rosales, su mandato del governatore civile di Granada Josè Valdès Guzmàn
conducendolo nel carcere della città dove rimase recluso fino all'alba del 19
agosto, senza che Luis e Pepe Rosales potessero far nulla (fecero loro credere
che il poeta era stato già ucciso) e a
nulla valse inoltre l'intervento del grande compositore e amico Manuel De Falla
con cui il poeta granadino organizzò nel 1922 la Fiesta e conferenza del
Cante Jondo, il canto gitano andaluso.Il poeta fu fucilato insieme al maestro
elementare Dioscuro Galindo, al figlio di questi e a due banderilleros iscritti
al sindacato anarchico e precisamente Francisco Galadì e Juan Arcolla. Malgrado
ricerche approfondite e autorizzate anche negli ultimi anni dall'autorità
giudiziaria competente spagnola su richiesta dei familiari i poveri resti di
Federico Garcìa Lorca e delle altre citate vittime dei fascisti franchisti non
sono stati ancora ritrovati. Il sottoscritto, direttore artistico e fondatore,
nel 2006, della COMPAGNIA MURA DI FLAMENCO ANDALUSO con sede a LECCE e nipote
dell'unica staffetta partigiana salentina Maria Teresa Sparascio nata a
Caprarica del Capo, frazione di Tricase, uccisa per rappresaglia dai
nazifascisti a Langhirano(PR) nel 1944, oggi ricorderà la crudele fucilazione
del grande poeta andaluso , simbolo di tutte le vittime delle guerre civili e
anche delle vittime delle mafie e delle vittime
per causa degli ideali e dei valori di giustizia, di libertà, di democrazia
e di solidarietà compartecipando a Santa Caterina di Nardò al memorial, con
inizio ore 11, in
onore di Renata Fonte, per la sua tenace lotta
contro la speculazione edilizia per salvaguardare il patrimonio
ambientale e paesaggistico come Porto
Selvaggio, con la presenza anche della figlia Viviana Matrangola. Sarà dedicata
a Renata Fonte una significativa poesia di Federico Garcìa Lorca con
l'accompagnamento musicale del sottoscritto in veste di chitarrista compositore
ed esecutore di flamenco andaluso. Si invita tutti VS a ricordare e divulgare
quanto sopra e a partecipare personalmente. Si allegano alla presente foto
autentica di Federico Garcìa Lorca, foto del celebre quadro di Renato Guttuso,
fucilazione in campagna che riproduce in modo impressionante la fucilazione di
Garcìa Lorca e compagni di morte sopra citati e la struggente e quasi
premonitrice poesia MEMENTO del poeta andaluso, fra l'altro grande Autore di
teatro, tradotto anche da Vittorio Bodini, senza dimenticare che GARCIA LORCA
suonava anche la chitarra e, al pianoforte, le canciones populares espanolas.
Grazie per l'attenzione coi miei più cordiali saluti.
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