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martedì 1 febbraio 2011

Storie da Città di Solitudine e dal Km 76 di Giovanni Sicuranza (Youcanprint). Un estratto e alcune considerazioni al margine












“Un tempo aveva creduto che anche Fine Viaggio meritasse un’occasione di lettura, ma, privo di capitale sufficiente per una libreria, aveva ripiegato per l’edicola. Di ambizioni ben più modeste, certo, ma pur sempre una piazza per folle di parole stampate. Urla, sussurri, declamazioni e supposizioni radunati in attesa, tutti lì, tra esclamativi ed interrogativi, nella sua edicola. Le notizie che diventavano pagine, da un lato, la gente che le accoglieva, dall’altro, e lui, a fare da tramite, anfitrione entusiasta. E curioso ospite in lettura allo stesso tempo. Con una mano scivola tra i ciuffi di capelli d’inverno superstiti, forse per scaldare anche il deserto della testa, forse per confortare i ricordi con una carezza veloce. In una mattina d’autunno, una di quelle irreali in cui sembra di assistere al tardivo slancio della primavera già sepolta, l’edicola era sbocciata nel centro del paese. La scelta del luogo era sembrata oculata. Qui non solo sbadigliavano i radi negozi, ma una volta alla settimana prendeva forma lo scorcio di mercato che portava a Fine Viaggio altri fantasmi di paesi non troppo distanti. Invece nulla. Osvaldo Colonna, vedetta all’interno della novità del paese, sorrideva e si strofinava le mani fasciate dai guanti e dal calore della stufa danzante di fiamme vivaci. L’aveva sistemata in un luogo protetto, distante dai giornali, ma non da lui e così, pieno di luce, osservava il lento percorso della gente attraverso lo schermo aperto dell’edicola dipinta di verde e rosso e di notizie. Qualcuno si fermava, chiedeva il giornale locale, quello biascicante notizie sull’agricoltura, sul tempo e su qualche programma televisivo, e con un grazie privo di interesse si allontanava. Qualcun altro ondeggiava alla ricerca di qualcosa, chissà cosa, in minuti che caricavano Osvaldo di aspettativa crescente.” .

(Tratto da Storie da Città di Solitudine e dal Km 76 di Giovanni Sicuranza edito da Youcanprint)

Ultima uscita interessante quella di Youcanprint di Tricase (Lecce). Una ricca antologia di racconti che riscrivono e ridefiniscono il significato del concetto di morte attraverso storie singolari e interessantissime, quasi ai confini della notte, dove sentimento e follia, tragedia e disperazione si intrecciano in voci narrative singolari. La perizia di quest’autore sta nel trasformare un contesto urbano contemporaneo in una scenografia fantastica popolata da una fascinazione quasi perversa per il mostruoso (nel senso etimologico di eccezionale), che cattura l'attenzione del lettore verso tutto ciò che si nasconde nell’ombra o ai margini della vita.

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