«La parola, come tale, si riferisce a cose, idee, percezioni, sentimenti, fantasie, stati d’animo, enigmi, azioni. Solo quando trova la forza di misurarsi con le necessità del verso, solo allora può liberarsi dai limiti consentiti dall’argomentazione, dalle pose retoriche, dall’abbraccio del consueto e preparare l’anima a rinascere in un raggio di bellezza». (Tomaso Kemeny).
Donato Di Poce, ama definirsi un ex poeta che gioca a scacchi per spaventare i critici. ( Nato a Sora – FR – nel 1958, residente dal 1982 a Milano ). Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo. Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande umanità, e CreAttività. Ha al suo attivo 23 libri pubblicati(tradotti anche in inglese, arabo, rumeno e spagnolo) e 40 libri d’arte Pulcinoelefante. Tra le numerose pubblicazioni di Poesie ricordiamo: LAMPI DI VERITA’, I Quaderni del Bardo Edizioni, di Stefano Donno, Sannicola(LC), 2017; UT PICTURA POESIS, Dot.com Press, Milano, 2017; VITA, Poemetto, Il Sottobosco, Bologna, 2017; LABIRINTO D’AMORE, Lietocollelibri, Como, 2013; LA ZATTERA DELLE PAROLE” Campanotto Editore, Udine, 2005 e nel 2006 è stato ristampato e tradotto con testo inglese a fronte, con traduzioni di Daniela Caldaroni e Donaldo Speranza, sempre per la Campanotto Editore, Udine.; L’ORIGINE DU MONDE, Lietocollelibri , 2004. Poemetto Erotico; VINCOLO TESTUALE, Lietocollelibri, Como, 1998 “opera prima” in versi che era in realtà un’accuratissima scelta antologica, con testi critici di Roberto Roversi, e Gianni D’Elia.
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