La filosofia medievale è una miniera in cui sono custoditi i concetti e i saperi fondamentali che hanno plasmato la civiltà occidentale. Troppe volte, tuttavia, lo studio delle sue opere è stato ridotto a una serie di vuoti e sterili tecnicismi, che allontanano i lettori da ogni curiosità intellettuale. Il libro, proprio per questo, ripercorre l’affascinante vicenda del pensiero medievale attraverso lo storytelling, i romanzi, l’analisi dei classici, la pratica filosofica e le incursioni nella letteratura e nell’arte degli autori più noti e meno noti, con una particolare attenzione per i cosiddetti “eretici” (come Abelardo e gli averroisti e gli occamisti, Pietro d’Abano), con il fine di mostrare come il luogo comune di un Medioevo solo teologico sia quantomeno riduttivo e limitante. In questa prospettiva si colloca anche lo spazio riservato al Giappone medievale e alle figure di due grandi innovatori della tradizione buddhista: Dogen e Nichiren. Il saggio sarà introdotto, sulla scia di Onfray, da storie di vita appassionanti, intrecciate indissolubilmente alle opere che ne hanno segnato la memoria nei secoli. Prefazione di Mariangela Ielo.
Nessun commento:
Posta un commento