Dopo Keyla la Rossa e Il ciarlatano, un terzo, strepitoso inedito del grande scrittore polacco.
A Max basta vederla, quella Rashka appena
quindicenne, per rimanerne abbagliato. E dire che finora tutto filava
liscio: lui e la sua bella Flora, moglie e amica, complice e amante,
sono tornati a Varsavia per procurarsi della «merce» per la loro
fabbrica di borsette – in realtà, carne fresca per il florido bordello
che gestiscono a Buenos Aires. Appena arrivati, si sono immersi, come un
tempo, nel mondo di via Krochmalna, cuore pulsante del ghetto di
Varsavia, sorta di corte dei miracoli, dove, all’inizio del Novecento,
aleggia ancora un buon «odore di birra, mostarda, bagel caldi e pretzel»
e trafficano i loro vecchi amici, gente come Meir Panna Acida, Leah
Lingualunga, Itche il Guercio e Srulke il Tonto. Ma, come recita un
antico detto yiddish, «dieci nemici non possono fare a un uomo il male
che può fare a se stesso». E così sarà di Max Shpindler, un’altra delle
indimenticabili figure della vasta commedia umana che Singer ha saputo
mettere in scena: cinico e donnaiolo, in apparenza pienamente
soddisfatto di sé e della propria ricchezza, pronto a finanziare un
gruppo di anarchici se questo gli consente di far soldi, Max è in realtà
tormentato da dubbi, e da domande a cui non trova risposta, e da
tentazioni di morte – un tumulto che proprio l’incontro con
l’irresistibile Rashka porterà con prepotenza alla luce.
giovedì 18 maggio 2023
Max e Flora di Isaac Bashevis Singer (Adelphi)
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