Vincitore del Premio Campiello 2022 - Premio Bagutta Opera Prima 2022 - Premio Salerno Letteratura 2022
La storia di un animale, di una faina che scopre il mondo, le sue verità e le sue menzogne. Come fosse un personaggio strappato a Camus, e al tempo stesso a un film della Pixar. Un esordio sorprendente.
«Esistono vari modi di strillare un libro magnifico. Ma solo un modo è giusto per "I miei stupidi intenti": leggetelo, leggete questo romanzo in stato di grazia» – Marco Missiroli
Questa
è la lunga vita di una faina, raccontata di suo pugno. Fra gli alberi
dei boschi, le colline erbose, le tane sotterranee e la campagna
soggiogata dall'uomo, si svela la storia di un animale diverso da tutti.
Archy nasce una notte d'inverno, assieme ai suoi fratelli: alla madre
hanno ucciso il compagno, e si ritrova a doverli crescere da sola. Gli
animali in questo libro parlano, usa-no i piatti per il cibo, stoviglie,
tavoli, letti, accendono fuochi, ma il loro mondo rimane una lotta per
la sopravvivenza, dura e spietata, come d'altronde è la natura. Sono
mossi dalle necessità e dall'istinto, il più forte domina e chi perde
deve arrangiarsi. È proprio intuendo la debolezza del figlio che la
madre baratta Archy per una gallina e mezzo. Il suo nuovo padrone si
chiama Solomon, ed è una vecchia volpe piena di segreti, che vive in
cima a una collina. Questi cambiamenti sconvolgeranno la vita di Archy:
gli amori rubati, la crudeltà quotidiana del vivere, il tempo presente e
quello passato si manifesteranno ai suoi occhi con incredibile forza.
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