Scritto prima della Trilogia della Pianura e già con la stessa grazia letteraria, La strada di casa è l’ultima opera non ancora tradotta di Haruf in Italia. Il canto di una comunità ferita, un romanzo epico che ha tutti i segni distintivi del classico americano moderno.
Questo libro è per chi cerca punte di frecce nei campi, per chi crede alla promessa di I love you in a thousand ways di Lefty Frizzell, per chi balla tutta la notte senza mai arrendersi alla stanchezza, e per chi torna a casa per vedere le sue montagne, anche se non ci sono, anche se sono soltanto una tenue linea frastagliata all’orizzonte.
Jack Burdette è sempre
stato troppo grande per Holt. È fuggito dalla città lasciando una ferita
difcile da rimarginare, e quando riappare dopo otto anni di assenza,
con una vistosa Cadillac rossa targata California, la comunità vuole
giustizia. È Pat Arbuckle, direttore dell’Holt Mercury e suo vecchio
amico, a raccontare la storia di Jack: dall’adolescenza turbolenta
all’accusa di furto, dal suo lungo amore per Wanda Jo Evans al
matrimonio lampo con Jessie, donna forte e determinata. Uno dopo
l’altro, i ricordi di Pat corrono no al presente, rivelando le
drammatiche circostanze che hanno portato Jack ad abbandonare la città e
la famiglia. Il suo ritorno farà saltare ogni certezza, minando la
serenità di tutti, specialmente quella di Pat. Ancora una volta Kent
Haruf, con il suo sguardo tenero e implacabile sulla vita e il destino,
ci racconta la storia di un’umanità fragile, ostinata e tenace. Scritto
prima della Trilogia della Pianura e già con la stessa grazia
letteraria, La strada di casa è l’ultima opera di Haruf non ancora
tradotta in Italia, il canto di una comunità dolente, un romanzo epico
che ha tutti i segni distintivi del classico americano contemporaneo.
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