Un romanzo familiare, storico, dalle venature noir, che fonde le vicende personali dei protagonisti con quelle della Storia, costruendo un grande affresco della prima metà del ’900 italiano.
Modesto e
Aurora sono sposati, fanno gli insegnanti, hanno ognuno un amante, in
un’Italia alle soglie del boom economico. Si sono conosciuti subito dopo
la guerra, quando Aurora, come molte altre italiane, ha avuto modo di
esprimere il suo voto per la prima volta. Ora condividono una
quotidianità fatta di cinema del lunedì, battute al vetriolo e perdite
d’equilibrio. Quest’ultimo sembra definitivamente compromesso quando
Modesto riceve una lettera: qualcuno sembra conoscere la sua vera
identità, sa del “fattaccio” che lui pensava fosse sepolto nel passato.
Il lettore ripercorre la vita di Modesto andando indietro nel tempo, a
quando aveva un padre, uno zio, a quando faceva il paracadutista, era in
Russia sotto le bombe, possedeva una scimmia…
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