Guerre, amori, sesso, intrighi, opere d'arte: dopo Leonardo e Michelangelo, l'ultimo romanzo della saga racconta La grazia di Raffaello
Febbraio 1519. Mentre la morsa del gelo sta allentando la sua presa su
Roma, Raffaello Sanzio cammina lungo il Tevere di buon mattino. Ammira
l'azzurro del cielo, che sembra una tela, e come sempre cerca di
immaginare che pigmenti userebbe per riprodurre quel tono particolare di
colore. Smalto, lapislazzuli e una punta di viola. Sta dipingendo la
loggia del palazzo di Trastevere di Agostino Chigi, il banchiere più
ricco di Roma. Ha chiamato a lavorare per lui le migliori maestranze
d'Italia per consegnare in tempo la Loggia di Psiche sotto la quale
dovrà svolgersi il matrimonio fra il banchiere Chigi e la Duchessa di
Urbino. Una cerimonia che deve mostrare questa importante unione a tutta
l'Europa. Ma il lavoro non è l'unica attività di Raffaello: le sue
amanti, prima fra tutte la Fornarina, e le cortigiane di Roma sono le
protagoniste delle notti dell'artista e della festa continua in cui vive
l'Urbe.
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