Il narratore ripercorre la lunga vicenda del fratello, Cosimo di Rondò,
vissuto nella seconda metà del XVIII secolo a Ombrosa, in Liguria.
Cosimo, per sfuggire a una punizione inflittagli dai suoi educatori,
decide di salire su un albero per non ridiscendere mai più. Cosimo si
costruisce un mondo aereo dove diversi personaggi della cultura e della
politica (Napoleone compreso) lo vanno a trovare, testimoniandogli la
loro ammirazione. Vive anche una tormentata storia d'amore con la
volubile Viola. Cosimo muore vecchio, senza mai discendere in terra:
ammalato, in punto di morte, si aggrappa alla fune di una mongolfiera e
scompare mentre attraversa, così appeso, il mare. Postfazione di Cesare
Cases.
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