Il Maggiore, un veterano della Seconda guerra mondiale, esala in
ospedale il suo ultimo respiro. A vegliarlo, sua moglie e il cane
Tassen. La macchia sul naso gli ha impedito di sfilare nelle mostre
canine, ma gli ha fatto scoprire in casa Thorkildsen l'affetto di una
vera famiglia. Purtroppo, ora, le cose non vanno granché bene: Tassen e
la signora Thorkildsen devono ricominciare una nuova vita, loro due
soli, e non è semplice, per Tassen, che è un cane da un solo padrone, e
per la donna, sempre più evanescente e smarrita. Beve troppa «acqua del
drago» e non uscirebbe più di casa, se non ci fosse lui. Ma Tassen non
sarebbe un cane speciale se non sapesse cosa fare per risolvere la
situazione: a suo modo, naturalmente. La storia della corsa al Polo Sud,
la gara che vide protagonisti, nel 1911, l'esploratore norvegese Roald
Amundsen e il suo rivale, il capitano inglese Robert Scott, diventa la
loro passione. La sorte delle mute di cani, un quesito morale che
assorbe tutte le riflessioni sulla vita, sulla morte, sulla gloria,
sull'onore. E una grande metafora dell'umanità, a due o quattro zampe
che sia. Un romanzo che mette in campo la voce ironica e disarmante di
un cane, straordinariamente dolce e intelligente, aprendoci gli occhi su
quanto sia strano, distorto, a volte crudele il mondo degli uomini.
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