Una storia di famiglia ambientata negli anni Novanta nel Midwest
americano, un racconto di adolescenza e trasgressione, una diagnosi
delle condizioni economiche, sociali, individuali che hanno sospinto
l’ascesa di un linguaggio sprezzante e conflittuale che è diventato la
nuova norma nella vita di tutti i giorni.
«Topeka
School è un romanzo di esilarante ricchezza intellettuale, di penetrante
sguardo sociale e di profonda sensibilità psicologica. Per quanto sia
possibile parlare di futuro, credo che il futuro del romanzo sia questo» - Sally Rooney, autrice di Persone normali
Adam Gordon è uno studente dell’ultimo anno di liceo alla Topeka High
School. La madre è una celebre autrice femminista, il padre ha il
talento di convincere i ragazzi difficili a parlare e ad aprirsi.
Entrambi lavorano in una prestigiosa clinica psichiatrica che ha
attratto medici e pazienti da ogni parte del mondo. Il figlio è un
campione nell’arte del dibattito pubblico, una disciplina agonistica in
cui le parole sono armi fatali e ci si scontra al fuoco di argomenti e
controargomenti fin quando non si lascia l’avversario senza fiato. Adam
sogna di diventare un poeta ma al tempo stesso è riuscito a integrarsi
nel branco e ha capito che non bisogna mai mostrarsi deboli per non
soccombere nella brutale competizione dei giovani maschi. Tra i suoi
amici c’è un ragazzo problematico, che ha deciso di aiutare
accogliendolo nel suo giro. Ma il risultato sarà una catastrofe. Topeka
School è una storia di famiglia ambientata negli anni Novanta nel
Midwest americano, un racconto di adolescenza e trasgressione, una
diagnosi delle condizioni economiche, sociali, individuali che hanno
sospinto l’ascesa di un linguaggio sprezzante e conflittuale che è
diventato la nuova norma nella vita di tutti i giorni. Ben Lerner narra
da diversi punti di vista i fallimenti e i successi dei Gordon, lo
spettro di un passato violento, i tradimenti tra i coniugi, la sfida di
crescere un figlio immerso in un tossico ambiente maschile. E il romanzo
è anche una sorta di preistoria del nostro presente, del collasso del
discorso pubblico sepolto dal diluvio delle parole dei social, e
intuisce l’emergere di un nuovo pensiero che dalla crisi di identità dei
maschi bianchi fa scaturire un desiderio di rivalsa e di potere. È
stato definito il libro migliore del più talentuoso tra gli scrittori
della sua generazione, e il maggiore romanzo dell’epoca di Donald Trump.
Di certo è un’opera complessa, ambiziosa, unica, che conduce i lettori
lungo una strada poco frequentata della letteratura di oggi.
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