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mercoledì 22 aprile 2020

Tempo variabile di Jenny Offill (NN Editore)

Tempo variabile è un distillato di emozioni che ci avvolge come un'onda tiepida, in cui ci tuffiamo con la gioia e la paura che cresca fino a sommergerci.
«Tempo variabile racconta, con stile rapsodico - in frammenti sincopati che sembrano tweet, storielle, biglietti - la vita di Lizzie, bibliotecaria in una stagione futura ma non troppo, che cerca di tradurre in sentimenti ed emozioni l'ipotesi di una fine incombente» - La Lettura
«Leggendo Tempo variabile capita di sentirsi scoperti, come se la scrittrice avesse scoperto i nostri trucchi. Offill riesce a sintetizzare le domande che sono diventate sempre più pervasive nelle nostre vite, trasformandole quasi nei dodici passi dei tossicodipendenti anonimi a cui il fratello di Lizzie è consacrato» - Claudia Durastanti, TuttoLibri
Lizzie fa la bibliotecaria. Le persone si confidano con lei, affidandole piccole parti di loro stesse. Generosa e un po' sperduta, con suo marito Ben condivide attimi fatti di complicità e spazi vuoti; si occupa con amorevole e caotica energia di suo figlio, di un fratello con un problema di dipendenza, di una madre dall'ingombrante religiosità. Un giorno la sua amica Sylvia, esperta di cambiamento climatico, le chiede di rispondere alle mail degli ascoltatori del suo podcast Cascasse il mondo. E Lizzie riceve messaggi allarmati sulla fine dell'umanità, su come sopravvivere a una catastrofe, sul controllo globale, che amplificano le sue preoccupazioni fino a mettere in dubbio ogni certezza, compreso l'amore per Ben. Eppure Lizzie resiste, opponendosi alla deriva dei sentimenti, alla paura per il futuro, con un umorismo asciutto e irresistibile solo a tratti venato di sconforto. Dopo "Sembrava una felicità" e "Le cose che restano", Jenny Offill torna con un romanzo sull'America di oggi, in balìa degli stravolgimenti climatici e dell'arroganza della politica. In frammenti brevi e illuminanti, "Tempo variabile" è un distillato di emozioni che ci avvolge come un'onda tiepida, in cui ci tuffiamo con la gioia e la paura che cresca fino a sommergerci.

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