Un racconto corale di malinconia ma anche di
felicità, che riporta alla luce i valori civili fondamentali che oggi
dobbiamo difendere. Un grande romanzo collettivo di formazione di un
soggetto fragile e inestimabile: la nostra Costituzione democratica.
"Chi è stato partigiano, resta partigiano per sempre."
La
Resistenza e la sua memoria sono fatte di azioni e di luoghi divenuti
simboli di un'epoca tragica ed eroica della nostra storia. Ma la memoria
svanisce e gli errori della storia possono ripetersi. Quella dell'Anpi,
di Gad Lerner e Laura Gnocchi è una corsa contro il tempo per dare voce
a donne e uomini che nel 1943 erano giovanissimi, adolescenti o persino
bambini. Cosa passava per la testa di quelle ragazze e di quei ragazzi
quando furono chiamati a una scelta estrema, rischiosa e difficile come
quella di conquistare anche con le armi una libertà che molti di loro
non avevano mai conosciuto? C'è il ragazzo veneziano di buona famiglia
che lascia il suo liceo un anno prima della maturità per andare in
montagna in Friuli, senza avvertire i genitori, c'è la quattordicenne
sfollata in un casolare sull'Appennino che si mette quasi per caso a
fare la staffetta su e giù per i boschi, il suo coetaneo figlio di un
antifascista perseguitato che si separa dalla madre vedova e prende
dimestichezza nell'uso delle armi, trasformandosi da apprendista di
fabbrica in combattente. Un grande romanzo collettivo di formazione di
un soggetto fragile e inestimabile: la nostra Costituzione democratica.
Ricordi personali, episodi drammatici, dinamiche familiari, rievocazioni
di figure ingiustamente dimenticate, ma anche riflessioni sul cammino
incompiuto dopo la Liberazione si intrecciano in un racconto corale di
malinconia ma anche di felicità, che riporta alla luce i valori civili
fondamentali che oggi dobbiamo difendere.
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