Michael Hudson trascorre le sue lunghe giornate in carcere divorando
libri che gli sono stati dati dalla bibliotecaria della prigione, una
giovane donna di nome Anna che sviluppa un debole per il suo miglior
studente. In un luogo in cui è difficile trovare speranza, il potere dei
libri può essere una luce nel buio. Ad alcuni detenuti come Michael il
lavoro di Anna sta cambiando la vita. La bibliotecaria continua a
passargli altri romanzi fino a quando il giovane viene improvvisamente
rilasciato dopo che un detective privato ha manipolato un testimone nel
suo processo. Il detective è Phil Ornazian, un uomo spregiudicato che,
insieme a un poliziotto in pensione, ruba i soldi sporchi di papponi e
criminali con azioni violente. Fuori dal carcere Michael trova la città
di Washington D.C. profondamente cambiata. Le trasandate vetrine di un
tempo ora ospitano birrerie all’aperto, caffè alla moda e negozi di
fiori. Non è cambiata invece la tentazione del crimine. Michael deve
scegliere tra chi è riuscito a farlo uscire di prigione e la donna gli
ha mostrato una vita diversa. Cercando di bilanciare il suo nuovo lavoro
da lavapiatti, l’amore per la lettura e il debito che deve all’uomo che
lo ha liberato, Michael fatica a capire quale sia la sua strada, prima
di perdere il controllo. Intelligente e frenetico, L’uomo che amava i
libri, ventunesimo romanzo di Pelecanos, è una storia di scelte
difficili, che parla di riscatto e del potere universale dei libri.
Un’analisi profonda della mentalità criminale, scritta da un autore che
ha dedicato molte ore ai programmi letterari per carcerati.
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