Little Dog, la voce di questo straordinario romanzo di esordio tradotto
in tutto il mondo, ricostruisce in una lettera alla madre la storia
della sua famiglia, segnata dalla guerra del Vietnam e dall’emigrazione
negli Stati Uniti. Arrivati in America nel 1990, Little Dog e sua madre
Rose si stabiliscono in Connecticut, dove lei si mantiene facendo
manicure e pedicure. Ma la donna soffre di un disturbo da stress
post-traumatico che si manifesta in violenti scoppi d’ira contro il
figlio, alternati a gesti di tenerezza assoluta. Con loro abita la nonna
Lan, che ha vissuto il dramma della guerra in prima persona: fuggita da
un matrimonio combinato con un uomo molto più anziano, è costretta a
vendersi ai soldati americani per mantenersi. Little Dog, crescendo, si
fa interprete del dialogo impossibile tra le generazioni della sua
famiglia tutta al femminile, unendo due donne che non parlano l’inglese e
faticano a integrarsi nella cultura americana. Prendendosi cura degli
altri, Little Dog impara a conoscere se stesso, dal difficile rapporto
con i suoi coetanei che lo prendono di mira per la sua diversità, fino
alla scoperta dell’amore. Accolto dalla critica come il nuovo grande
romanzo americano, Brevemente risplendiamo sulla terra è una
straordinaria storia di formazione che, attraverso il legame d’amore tra
un figlio e una madre, parla di identità, differenza, di come impariamo
ad abitare i sentimenti più grandi. Un libro sulla forza di raccontarsi
per riscattare il silenzio di non essere ascoltati, che rivela
l’intensità e la grazia della scrittura di Ocean Vuong. “ Un romanzo
indimenticabile e meraviglioso. Un libro che incide l’anima dei
lettori.” Viet Thanh Nguyen Premio Pulitzer 2016 “ Grazie Ocean Vuong
per questo splendido e straordinario romanzo d’esordio.” Michael
Cunningham Premio Pulitzer 1999 “Vuong amplia i confini di quello che la
letteratura può mostrare, e su cui può far riflettere ed emozionare.
Questo libro è un magnifico argomento a favore della capacità di
meravigliarsi, e della potenza trasformatrice dell’amore.” Ben Lerner
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