Brillante, ispirato, poetico, Acqua salata esplora la
complessità dei desideri, la voglia di affermarsi e l’impossibilità di
farlo rinunciando alle proprie radici; è il diario intimo e sincero di
una giovane donna che si è persa inseguendo i sogni degli altri e che
decide di fermarsi a recuperare i propri, cercando in se stessa la forza
di ricominciare, senza rimpianti.
“Quando il presente comincia a sgretolarsi, c’è spazio per scrivere il futuro”
La vita di Lucy è cambiata molte volte: con le sfuriate e le assenze
del padre alcolizzato, con l’ansia e la pena per il fratello sordo, con
la bellezza dei viaggi in Irlanda a casa del nonno. E sembra cambiare
definitivamente quando si trasferisce a Londra, per studiare e per
vivere lontana dalla provincia, libera da ogni legame. Ma appena
laureata, Lucy volta le spalle a tutto: va in Irlanda, nel Donegal,
nella vecchia casa che il nonno le ha lasciato. Si affida al cielo, al
vento, al mare per ritrovare se stessa, e intanto la sua memoria si
snoda in racconti brevi e impetuosi come corsi d’acqua. Rivive
l’infanzia, il rapporto profondo che la unisce alla madre, gli amori
sbadati, le grandi, fameliche ambizioni della giovinezza. Nella sua
corsa verso l’età adulta Lucy ha scoperto ciò che non vuole essere. E
sceglie di ricostruirsi altrove, su fondamenta fatte di ricordi.
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