“Vista dalla luna” di Chandra
Livia Candiani (Salani Editore) è un'invisibile ed impalpabile itinerario
intorno alla consapevolezza del mondo rappresentato con la luminosità
sotterranea dell'accorata dignità dell'infanzia. La poetessa diffonde la luce
attraversando la coscienza dell'intenso vedere oltre e trasportando il bagaglio
sentimentale nella materia spirituale e reale, nella trasposizione simbolica di
oggetti e di immagini, nell'astrazione di un sentire profondo e vicino ai
bambini, percepito con i loro occhi, nel vivo conflitto emotivo. Gli impulsi e
le incessanti aritmie del cuore irradiano la sensitività, orientano
nell'altrove le sensazioni di ogni vulnerabilità e contro le minacce l'autrice
pone empaticamente il suo accento poetico come sostegno e libera la rabbia
dell'ignoranza ricambiandola con la saggezza. Lo stile ancorato alle sofferenze
e alle speranze esprime la nobile consistenza di chi, esente da colpe ed
incapace di concepire il male si affida all'istintiva familiarità dei luoghi e
delle persone amate. I bambini con la loro evocativa presenza sono consumati
dalla pura discrezione che non trova giustificazione al dichiarato dolore ma
che macera ineluttabilmente l'indiscriminata e fredda crudeltà nelle parole,
accordate alla scarna attualità. La poetessa intraprende una ricostruzione
letteraria decostruita e disarmante, deteriorata dalle alterazioni umane ed il
lato oscuro delle cose così come delle persone attanaglia e avvince la verità
più crudele. L'unica protezione in funzione di difesa è il sogno, rifugio nella
parte migliore di ogni privata conquista dell'anima. L'invito ad intraprendere
la via della comprensione è un'esortazione all'indulgenza astratta dalla realtà
degli eventi che conduce ad un'esigenza interiore di desiderio di riscatto e di
bene. Le sentenze affettive confermano una forza linguistica universale,
nell'ingannevole metafora di ogni fiaba apocrifa i bambini sono i profeti dall' autentico
significato e, capaci di decifrare gli enigmi degli adulti, interpretano una
significazione intima elevando l'incisività dello spirito riflesso contro gli
ancestrali richiami dagli abissi di ogni negazione alla sensibilità.
Rita Bompadre - Centro di Lettura
“Arturo Piatti”

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