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sabato 27 aprile 2019

Ho paura dei poeti di Stefano Donno ((I Quaderni del Bardo Edizioni per Amazon)

























Campionando la mia silloge “Non So” è stata data nuova vita al testo. Fondamentale è la ricerca di una parola “chiave “ per entrare nella vita di altri testi. Non è un processo di taglio copia e incolla ma di attenta e profonda, soprattutto rispettosa lettura di ogni singolo testo. Perché la poesia ha una vita e una morte un momento e un luogo, lì inizia il lavoro di “campionamemto”; trovare la giusta sonorità per scollare il testo originale e fecondarlo in altro. È un operazione anche liberatoria come se la parola chiave fosse “Matrioska” avente un cordone ombelicale nutriente per ogni concetto legato e collegato ad essa. È sperimentale un nuovo modo e momento dove l’uno si scorpora dando vita ad un seguito pensiero. Ringrazio Stefano Donno per avere utilizzato una lente profondissima, quadridimensionale nel visualizzare nella silloge la parola che rompe e nutre, gravida di senso cosmico, colei che cadenza il nuovo testo aprendo a nuova luce i singoli testi poetici (Nicola Manicardi)


photo cover To Be a Bottle di Stefano Donno



Tra i libri … Stefano Donno (1975) si laureato nel 2005 in Filosofia presso l’Università degli Studi di Lecce. Nel febbraio 2013 ha ricevuto una Laurea HC in Juridical Science presso la Moscow University Sancti Nicolai. Ha pubblicato: Sturm and Pulp (Lecce, 1998); Edoardo De Candia, considerazioni inattuali (Lecce, 1999); Se Hank avesse incontrato Anais (Lecce, 1999); Monologo (Copertino, 2001); Sliding Zone (Lecce, 2002); L’Altro Novecento – giovane letteratura salentina dal 1992 al 2004 (San Cesario, 2004); Ieratico Poietico (Nardò, 2008); Dermica per versi (Faloppio, 2009); Mendica Historia (con Sandro Ciurlia, Lecce, 2010); Corpo Mistico (Roma, 2010); Prezzario della rinomata casa del piacere (con Anna Chiriatti, Martignano, 2011); A Sud del Sud dei Santi a cura di Michelangelo Zizzi (Faloppio, 2013), Nerocavo (Copertino, 2014); Breve Commentario alla tavola Smeraldina (Lecce, 2017), A me che so perdere e soprassedere (ebook, 2019).



Nell’Arte – Ha esposto i suoi lavori di energetica mistica nella XIII Giornata del Contemporaneo per AMACI ((Associazione dei Musei d'Arte Contemporanei Italiani) nell’ottobre 2017 presso Overeco Academy and Workshop di Lecce; partecipa con i suoi lavori alla collettiva d’arte contemporanea a cura di Monica Ferrarini a Roma dal titolo “Nothing but Art” a Palazzo Velli Expò (27 settembre/3 ottobre 2017), partecipa con i suoi lavori alla collettiva d’arte contemporanea a cura di Monica Ferrarini a Roma presso Palazzo della Cancelleria Vaticana dal titolo “Immagini s-velate”(2/6 dicembe 2017); partecipa con i suoi lavori alla collettiva d’arte contemporena “Replay/il vizio dell’errore” a Giarre in Sicilia dal 7 al 17 dicembre 2017 a cura di Benedetta Spagnuolo. Dall'11 al 19 gennaio 2018 per la prima volta ha esposto i suoi lavori alla Fondazione Palmieri di Lecce. Partecipa al 38° Concorso d’arte contemporanea on line AD-ART. E’ inserito nell’edizione 2018 del Catalogo nazionale d’arte contemporanea L’Elite 2018 Artitalia Edizioni di Roberto Perdicaro e nell’Agenda degli Artisti 2018 edito dalle edizioni Libreria Bocca di Milano. Nel Maggio 2018 espone la sua prima personale lombarda alla Casa delle Arti – Casa museo Alda Merini e nel luglio 2018 partecipa al “Premio Salento Arte” per l’Arte Contemporanea dove la giuria è presieduta dal Prof. Carlo Franza, Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea e Critico d’Arte de “Il Giornale” (La mostra si è tenuta a Lucugnano - Palazzo Comi)



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