Romanzo
di formazione di un adolescente meridionale che compie la sua educazione
sentimentale nell’estate del 1969. Lu Luigi percorre i suoi turbamenti
adolescenziali, erotici e sessuali, mentre la società si va staccando, anche a
sud del Sud, dal piccolo mondo antico maschilista, governato dai patriarcati
pubblici, non meno che da silenti matriarcati domestici, per convergere verso
il consumismo e la cultura di massa. Intorno a lui si disgregano famiglie,
identità urbane, produzioni, religioni, consuetudini ed etiche sociali,
dissolvendosi verso una società e un’economia che cambiano velocemente, più di
quanto sia la capacità metabolizzatrice degli inconsapevoli attori.
Attraversando i miti, i tormentoni, i feticci e gli stereotipi di quel tempo,
diventa egli stesso specchio di un progresso senza sviluppo. Assistendo alla
rottamazione di quello che sarebbe valso la pena conservare e al prevalere di
quello che non sarebbe stato giusto approvare, il protagonista si proietta
dubbioso verso l’incerto scenario successivo a un Boom che si andava esaurendo,
aprendo l’Italia alle crisi socio-economiche e alla sbandata triste realtà
degli anni di piombo. Unica incrollabile e salda certezza i saldi rapporti
personali di amicizia, lealtà, affetto, amore... e BELLEZZA.
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