Nella
magnifica veste dei Giardini del Duca di Martano ci sarà l'attesa presentazione
del videoclip “Pezzenti” (Muddhriche-Ululati, Lupo Editore) con
il genio artistico di Gianni De Blasi alla regia. Sarà presente Nandu Popu (Sud
Sound System) e Giovanni De Santis. Segue il concerto di Mino De Santis.
Evento imperdibile! Martedì 23 luglio 2013, ore 21.30 - Giardini
del Duca - via Calimera - Martano (LECCE).
Ogni qual volta si ascolta Mino De Santis, si hanno ben
chiare le sue radici, la sua storia, le origini musicali e i suoi ascolti al
juke box. La voce e l'ironia amara di De Andrè, ma anche l'impegno di Stefano
Rosso o la compostezza di Paolo Conte. Ma per non abbandonarsi a facili
semplificazioni, bisogna fermarsi un attimo e rimettere play. Mino De Santis è
a tutti gli effetti un fuoriclasse, unico nel suo genere perché ama ancora
raccontare e lo fa come potrebbe fare un fotografo con le sue istantanee, un
pittore impressionista nel fermare tutto su una tela o il saggio del paese nel
riferire vizi e virtù della sua gente. Con dovizia e ironia.
Anche in questo terzo album “Muddhriche” prodotto dall'etichetta Ululati
(Lupo Editore) si raccolgono piccoli momenti di vita quotidiana, come fossero
proprio molliche minute ed essenziali, messe insieme per farne pane e
nutrimento. Ci sono le "macchiette", i personaggi del paese: “Lu
prete” scaltro e smaliziato o la “La bizoca e la svergognata”,
apparentemente diverse ma "le stesse e l'hanno sempre saputo".
C'è
la bellezza e la malinconia degli "Anni" passati tra casa, chiesa e
sogni di libertà ma anche il sud amaro dei “Pezzenti” (feat Nando
Popu/Sud Sound System), quegli immigrati trattati come animali tra “patruni e
capurali”, senza diritti o assistenza, pagati venti euro alla giornata me
definiti lo stesso invasori.
E tra mandolino e fisarmonica, si continua a
raccontare di quei “Radical chic”, quelli bravi a dare definizioni, che
hanno così poco da dire ma tanto da parlare.
A poco a poco le “Muddhriche”
compongono il quadro di un uomo che, come ben rappresentato dalla copertina del
disco, dall'alto, osserva, riconosce, cerca di individuare quelle briciole, le
piccole cose che continuano a dargli godimento. È un carnevale di personaggi e
situazioni, dove si respira a pieni polmoni l'aria scanzonata di un bonaccio
che ama quello che compone perché è il suo modo di continuare a credere al
sogno di anarchia.
Il Salento trova nuove parole, quelle puntute, del graffio
autoriale. Anarchiche quanto basta per tener desto l'animo e l'occhio allo
sguardo: quello dritto, che mai s'inchina e fa riverenza. Mino De Santis è
così, ama il ridere, il soffio e lo spiffero. (Mauro Marino)
Mino De Santis è un ascolto che il tempo e la pratica
portano a metabolizzare. Non è la risata di turno ciò che arriva e resta. Ma un
ondulato senso di profondità che scolpisce immagini nella memoria e libera
l'ascolto dalla superficialità attorno (Erika Sorrenti e Francesco Aprile)
Mino ha scritto una pagina di canzone popolare vera, del
popolo del Salento che si libera dalla pur splendida prigionia del tamburello,
dell'organetto e del violino e approda ad un linguaggio nuovo, fatto di dialetto
e di italiano colto al volo, masticato, rimasticato e sputato fuori in una
nuova forma di colostro, vero alimento con il quale crescere i piccoli. Musica
accattivante, di uno che sa suonare la chitarra, la lascia nei suoi accordi
semplici, quasi ondeggianti come un materassino gonfiabile sulla bonaccia (Pino
De Luca).
Autoironico e impietoso… lo definirei un “verista” per come
descrive la realtà sociale e soprattutto quella di tanta umanità. Ha il suo
modo singolare di vedere la realtà e di declinarla in versi. È un sognatore
ingenuo e intellettualmente onesto. Insofferente a qualsiasi regola, non
scenderebbe mai a compromessi, ha l'anima libera e resta anarchico anche quando
non sarebbe il caso. Ha una singolare genialità, un'autentica vena artistica che
differisce da qualsiasi accomodante musicalità “popolare” oggi cosi volgarmente
e insopportabilmente stereotipata (Giuseppe De Santis).
INFO
Ufficio Stampa
OverecoAgenzia
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