Gocciole di cera che il tempo//
ha rappreso sulla pelle// le nostre ore sommesse silenziose// Luce affilata che
deflagra// da una candela spenta// tersa alabastrina// luce che s’interna nel
tessuto// delle cose.
Marisa Pelle, calabrese di
origine, è nata ad Ardore ( RC ). Ha pubblicato le seguenti sillogi di poesie:
Fiore di cactus (Messina 1987), Scagliosi silenzi (Messina 1991), Fatamorgana
(Messina 1996), Sulla cifra del tempo (Messina 2004), Sul crinale del giorno
(Besa, Nardò 2008), Dai gradini del Persephoneion (Besa, Nardò 2010) che hanno
riscosso il consenso dei critici e sono risultate finaliste in occasione di
varie rassegne letterarie. Sue poesie, edite e inedite, sono presenti in
diverse antologie e in alcune riviste letterarie; in particolare è risultata
finalista per l’edito al Premio A. Contini Bonacossi 2009 con la silloge Sul
crinale del giorno, al Premio Rhegium Julii – Inedito 2010 con la silloge Dai
gradini del Persephoneion e Inedito 2011 con la silloge L’ala mancante. Il suo
profilo letterario e una scelta della sua produzione sono inseriti
nell’Antologia a cura di Carmelo Aliberti Poeti siciliani del secondo Novecento
(Bastogi Ed. 2003), nella Letteratura italiana Poesia e narrativa dal secondo
Novecento ad oggi, a cura di Lia Bronzi - vol. II (Studio critico e testi) –
Bastogi Ed. 2007-2008 e nell’Antologia internazionale Poeti della nuova
frontiera “Segnali 2008-2009”
a cura di Paolo Borruto.(RC) e in “Segnali e Interventi 2010” a cura di Paolo Borruto
(RC).
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