Una trilogia di hardboiled brutali e irriverenti per tre
scalcagnati, indimenticabili antieroi: Zeltserman si è guadagnato, di diritto,
un posto d’onore nel sanguinoso Pantheon del crime.
Contea di Bradley,
Vermont. L’ex poliziotto Joe Denton ha appena finito di scontare sette
anni per il tentato omicidio del procuratore distrettuale. Si illude di aver
chiuso con il passato, con la violenza, la droga e le scommesse: ma un crimine
di quel genere è impossibile da dimenticare.
Kyle Nevin è invece un “bravo
ragazzo”, gestisce gli affari nei
quartieri a sud di Boston. Ammazza solo se costretto, non pesta i piedi a
nessuno: eppure Red Mahoney, il suo boss, lo vende all’FBI. Quando Nevin esce di galera ha quindi una
sola cosa in mente: fare a pezzi Red. Per racimolare qualche dollaro organizza
un rapimento, ma niente va come dovrebbe…
Nè la fortuna sorride
a Leonard March, sgherro “storico” del mafioso Sal Lombard. Quando dopo quattordici anni le
porte del carcere gli si aprono davanti,
per mettere insieme due pasti caldi al giorno si ritrova a pulire gabinetti.
Non sarebbe poi così male, per uno che ha sessantadue anni e ventotto omicidi sulla coscienza: ma si ci si può reinventare una vita
“normale” quando là fuori tutti vogliono la tua testa?
Dave Zeltserman è nato a Boston nel 1959. Laureato in
matematica, ha lavorato per venticinque anni nello sviluppo di software per
grandi aziende di comunicazione. Nel 2004, in seguito alla pubblicazione del suo
primo romanzo, Fast Lane, ha deciso di dedicarsi alla crime fiction e alla
pratica del kung fu. Per Fanucci Editore ha pubblicato Piccoli crimini (2010),
con cui si apre la pluripremiata trilogia del “bastardo uscito di prigione” di
cui La vera storia di Kyle Nevin
costituisce il secondo volume e Killer il terzo.
«Ho deciso di raccontare le imprese dei miei “bastardi
usciti di prigione” in prima persona perché sono tutti e tre totalmente
inaffidabili. Se non li avessi fatti parlare con la propria voce ci avrebbero
raccontato solo un mucchio di balle.» (Dave Zeltserman)
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