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martedì 20 marzo 2012

I sonnambuli Paul Grossman (Fanucci Time Crime) dal 29 marzo in libreria


Perfettamente inserito nella migliore tradizione dei grandi thriller storici, I sonnambuli ritrae, con impressionante vividezza, una Berlino alle soglie della catastrofe: una civiltà assediata da una profonda crisi sociale e morale, che si sta aprendo all’avvento del nazismo e di quel mostruoso sonno della ragione che tale avvento porterà con sé.  Berlino, 1932. Durante i mesi durante i quali si consuma l’agonia della Repubblica di Weimar, il corpo di una giovane donna affiora dalle acque del fiume Havel, nei pressi di Spandau.  Ritrovare un cadavere nel caos di una Germania postbellica che la sconfitta e la Grande Depressione hanno messo in ginocchio non è certo una novità: ma qui c’è qualcosa di diverso, d’inspiegabile. I capelli della ragazza sono tagliati troppo corti; le gambe, percorse da un intrico di cicatrici, hanno assunto una postura bizzarra, come se qualcuno avesse cambiato verso ai peroni. Gli agenti di polizia hanno scelto per lei un nomignolo agghiacciante: ‘la Sirena’. Sarà solo la prima di una lunga serie di vittime, tutte donne, giovani, straniere, menomate da atroci interventi chirurgici. Ma chi ha fatto una cosa del genere? E perché? Starà all’ebreo Willi Kraus, il più celebre detective di una Kriminal Polizei, risolvere il mistero, inoltrandosi in un mondo di orrori che prefigura il consumarsi, di lì a poco, di ben altri orrori: il Terzo Reich.
Paul Grossman collabora come giornalista freelance con Vanity Fair e Details ed è l’autore del dramma The Pariah, un’opera teatrale su Hannah Arendt e il processo Eichmann, rappresentato presso il Center for Jewish History di Manhattan. Alla sua opera d’esordio I sonnambuli hanno fatto seguito altri due thriller che hanno come protagonista l’ispettore della Kripo Willi Kraus, Children of wrath e Finger of guilt, entrambi di prossima pubblicazione presso TimeCrime. Paul Grossman insegna storia della letteratura e scrittura creativa presso la City University di New York.
«Anche se lo sterminio ebraico da parte dei nazisti è un evento che potrebbe riempire sei milioni di romanzi, desideravo toccare l’argomento partendo da un diverso punto di vista. Ho deciso quindi di concentrarmi sulle origini della persecuzione – in particolar modo, i mesi immediatamente precedenti l’inizio del cancellierato di Hitler –, facendo sì che diventasse lo sfondo della storia. D’altro canto, visto che la Shoah è indubbiamente il peggior crimine del ventesimo secolo, mi pareva interessante raccontarne alcuni aspetti sotto forma di crime story.» Paul Grossman

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