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domenica 10 luglio 2011

Un marziano in Italia. Omaggio a Flaiano di Pascal Schembri (Edizioni Anordest)





















Una biografia che omaggia l’Oscar Wilde italiano, il nostro Woody Allen del dopoguerra, romanziere e sceneggiatore, soprattutto fustigatore della stupidità nazionale. Che ne è del Premio Strega assegnato per la prima volta proprio a Ennio Flaiano nel 1947? Che ne è del cinema italiano alla cui grandezza nel Novecento il Nostro ha dato massimo contributo? Si dice che di Flaiano rimangano soprattutto gli aforismi e questo, è segno di vitalità della memoria, di segno indelebile lasciato nella cultura del Paese. Pascal Schembri delinea il profilo di Ennio Flaiano, attingendo agli aforismi che l’autore ha donato al suo Paese quale eredità d’arguzia. Anche se alla domanda: “Che ne pensi dell’Italia?” Flaiano rispondeva: “è un aforisma venuto male”. Pascal Schembri, dopo aver inaugurato lo stile del "saggio-pirata" in "Essere Frangoise Sagan", ne reimpiega il metodo a metà tra l'esegesi e il surfing mediatico in un omaggio a Ennio Flaiano nel centenario della sua nascita. Ne esce il ritratto di un artista unico. Attingendo agli aforismi e agli scritti che l'autore di "Tempo di uccidere" ha donato al suo Paese quale eredità d'arguzia, come pure analizzando le sceneggiature che il genio abruzzese ha elaborato per alcuni tra i più grandi film italiani, Schembri delinea il profilo di uno spirito indomito, di un artista febbrile, di un intellettuale senza pregiudizi in un'Italia talora vicina alla nostra. Prefazione di Walter Pedullà.

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