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martedì 22 febbraio 2011

Realismo e metafisica: la scrittura di Giorgio Nisini


Una suggestione interessante è contenuta ne La città di Adamo, nuovo romanzo di Giorgio Nisini, giovane autore e critico: la scrittura come rappresentazione di immagini, citando Fellini e l’architettura dell’Eur, in un famoso documentario.
‘Realismo metafisico’ è la categoria che descrive la scrittura dell’autore, leggiamo a proposito del libro. Forse c'è una nuova tendenza nella nostra narrativa?

Nei primi anni Settanta Federico Fellini rilasciò una video intervista a Luciano Emmer. È un’intervista molto nota, che a volte mi capita di rivedere nei palinsesti notturni di Rai Educational; piuttosto breve per la verità, forse dieci, dodici minuti, e interamente girata nel quartiere più visionario e fascista di Roma: l’Eur. Nella prima parte del video il regista è ai piedi del Palazzo della Civiltà Italiana, il famoso Colosseo Quadrato, come lo chiamano in molti, e ha sullo sfondo la chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Fellini ha un’aria serena, a tratti divertita, ogni tanto si chiude il colletto della camicia come se fosse infastidito dal vento, o come se stesse compiendo il semplice rituale di un tic. Mi ha sempre colpito questo piccolo movimento che accompagna la sua voce, sembra nasconde e un velo d’imbarazzo, il disagio espositivo di chi di solito è abituato a stare dietro la macchina da presa piuttosto che di fronte ad essa.
Nel corso dell’intervista Fellini confessa il suo amore per l’Eur; ne parla quasi con incanto, come di un luogo improbabile e metafisico, congeniale a chi fa di professione il “rappresentatore di immagini”. Così dice nell’intervista: il rappresentatore di immagini.


(brano tratto da Giorgio Nisini, La città di Adamo, Fazi Editore, pagina 164 - In copertina opera di Marco Verrelli)

Lisa Sanna

Leggi le prime 37 pagine del libro
Guarda l’intervista di Luciano Emmer a Federico Fellini

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