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domenica 30 marzo 2025

Scritti nel Silenzio - Davide Valenti. Booktrailer

Booktrailer "Los chinos perdidos de América"

La cura verde per la mente. Omeopatia e fitoterapia per la cura della salute mentale di Michela Pessot (Macro Edizioni)

 Scopri il potere curativo della natura per la tua mente e il tuo benessere. Stress e ansia minacciano spesso il nostro equilibrio interiore. La dott.ssa Pessot ti guida alla riscoperta della fitoterapia e dell'omeopatia per affrontare disturbi psico-emozionali come: depressione ansia insonnia stress cronico. Grazie alla comprovata combinazione di tradizione e scienza, l'autrice esplora le molteplici proprietà terapeutiche di piante come iperico, valeriana, magnolia e rhodiola rosea e molte altre spiegando come possono diventare alleate preziose per la nostra salute mentale e fisica



sabato 29 marzo 2025

Booktrailer: "El Racista" Isaac Asimov - Chiappetti + La Regina

La fille de demain (Booktrailer)

Marco Sbrana* scrive Le regole dell’attrazione: il coro di Bret Easton Ellis


Ho arrancato nella neve verso casa mia, verso una fredda camera vuota

 

Ne Le regole dell’attrazione, Bret Easton Ellis – siamo nel 1987 – fa sua una regola che si ripete ai giovani autori. L’esordio mirabolante, dicono i maestri, può essere fortuna; è con l’opera seconda che si dimostra di essere autori. Ellis viene dalla celebrità datagli da Meno di zero, ai tempi caso mediatico, e manifesto generazionale. Erano, quelle di Clay, frasi brevi, una paratassi di matrice americana volta alla rappresentazione di un certo tipo di spleen. Uno spleen evoluto. In Meno di zero (l’esordio mirabolante) come ne Le regole dell’attrazione personaggi annoiati, anaffettivi, tossicodipendenti. Personaggi che non sono mai laddove sono, ma sempre e inevitabilmente altrove, come fa notare Blair, la fidanzata, a Clay. Col suo secondo romanzo, la promessa di Los Angeles porta all’estremo le sue ossessioni, quelle che avevano suscitato clamore al tempo delle vicende di Clay. Radicalizza. Rinnova conservandosi. Le regole dell’attrazione vede molti Clay che soffocano all’interno della società dei consumi.

Il romanzo si apre come i Cantos di Ezra Pound: con la congiunzione “e”; si chiude con “e lei”. Non c’è Elpenore, non c’è Ulisse, non c’è traccia di mito, ché il mito è morto. Ma della genialata di Pound rimane, in Ellis, il senso del divenire. Le regole dell’attrazione è già cominciato prima dell’avvio e prosegue dopo che si è chiuso. Scelta coerente, come vedremo. È l’eterno divenire del dolore. Che sfugge persino alla collocazione temporale, che fagocita, che include, che rende partecipi, complici: siamo parte di una rete di voci che esprimono infelicità.

Il romanzo, come detto polifonico, è strutturato per frammenti preceduti dal nome del ragazzo o della ragazza che, dalla fantomatica università di Camden, racconta stralci di vita. Molte voci. Ma in realtà una sola. L’ho trovato fin da subito degno di nota. Mi è venuto in mente Faulkner, nella fatica sovrumana di differenziare le prime persone di Mentre morivo. Ellis ha un obiettivo diverso, e le voci non le differenzia. Fa orientare il lettore inserendo il nome del parlante, ma la voce, a livello formale, è la stessa per tutti: quella paratassi dal ritmo singhiozzante, di coordinate e subordinazione semplice che aveva avuto successo in Meno di zero. A dire cosa? Se tutti hanno la stessa lingua, c’è, tra tanti personaggi, un solo personaggio, che giocoforza è archetipico, che è il giovane adulto. Il giovane adulto di Ellis è un individuo che, per evitare di affrontare un’esistenza di disamore e un mondo inospitale, si stordisce di farmaci e droga e alcol e sesso. Per vincere il dolore, o meglio per eluderlo, occorre l’anestesia, occorre trovare tutti i mezzi possibili per non sentire più il corpo che vive, la mente che pensa, lo sguardo dell’altro.

Tre i personaggi che parlano più spesso. Sono Sean, Paul e Lauren.

Di stortytellare in senso stretto c’è poco. Sì, qualche linea narrativa è ora seminata e ora raccolta, ma sarebbe contraddire l’architettura del romanzo se riassumessi questo grande coro di giovani tossici infelici. Solo qualche indicazione.

Sean, nei suoi racconti, elenca le ragazze con cui ha rapporti sessuali. Esistenza limitata. E lo sa. E sa che potrebbe ambire a qualcosa di più edificante, del sesso come anestetico, come dimostra la scena in cui, dopo un due di picche – cosa inammissibile – si chiude in stanza e distrugge i vinili, distrugge la maniglia della porta. Per poi tornare alla festa. Perché dentro abbiamo il male, qualcuno ci ha infettati con la sua infelicità, qualcuno – i nostri genitori – ci ha amato troppo poco, ma noi dobbiamo tornare nella mischia. Per il solo scopo di perderci e di dimenticarci che esistiamo. Perché vivere è troppo.

Paul lo seguiamo nelle sue avventure analoghe ma marchiate da una bisessualità che a tratti è segreto e a tratti viene descritta come promiscuità. Innamorato di tale Mitchell, avrà una relazione con Sean. Nel mezzo, prima e dopo: sesso, droga, alcol; droga, sesso, alcol; alcol, droga, sesso.

Digressione. Spendiamo due parole su questa ridondanza. Ellis, a differenza di quello che crede molta critica, non mi pare amorale. La sua è certo una letteratura che sfocia o almeno tocca il pornografico. Ma è utile capire l’effetto che creano le reiterate scene di anestesia. Vediamo per duecento e rotte pagine dei ventenni che si annullano. Che fanno sesso senza quasi volerlo, mirando all’orgasmo per poi tornare sconosciuti. Che si drogano fino al vomito. Che bevono finché (così, nel primo frammento, perde la verginità Lauren) non sono così inermi da essere violentati. Non ci si diverte a leggere Ellis; dopo dieci pagine il lettore è già assuefatto. Anche lui, anche il lettore è drogato, e si droga di tutte queste immagini di vita libertina, a tal punto che esse perdono mordente, efficacia, spinta, colore, per appiattirsi su un grigiore esistenziale che riflette il nichilismo dei personaggi. È una pornografia, quella di Ellis, profondamente etica: perché l’abitudine a certe scene le depotenzia e permette la riflessione su ciò che soggiace, ossia la morte di Dio.

Torniamo a Paul. Sean, verso la fine del libro, esemplifica quanto ho cercato di dire nella digressione appena conclusa. Dice Paul, innamorato perso di Sean, che vorrebbe sapere chi sia, vorrebbe conoscerlo davvero. Sean si fa portavoce del tema de Le regole dell’attrazione quando dice (parafraso): Noi possiamo avere a che fare l’uno con l’altro, ma tu non mi conoscerai mai.

Lauren è innamorata di Victor. Victor è in Europa (e in Europa fa quello che i nostri fanno al college). Lauren avrà una relazione con Sean che sembrerà spezzare il nichilismo pervasivo e soffocante, ma si amano per poco. Dopo che Lauren annuncia la sua gravidanza, Sean propone il matrimonio, e per un attimo il lettore crede – o spera – in un’evoluzione, in uno scarto, in qualcosa che rompa l’eterno ritorno dell’identico dolore. Speranza disillusa: dopo l’aborto, si salutano a malapena. È di nuovo il vuoto.

Gli dei non esistono per una generazione cresciuta con idoli di cartapesta, e che muore lentamente stordendosi per sopportare quello che altrimenti sarebbe troppo: una vita senza ancoraggi. Se non ci fossero gli strumenti per stordirsi, sballarsi, stravolgersi, la vita colpirebbe i nostri protagonisti in un modo che riuscirebbe intollerabile. Allora, senza l’anestesia, li aggredirebbero le loro famiglie disgregate; la disattenzione dei genitori (già presente in Meno di zero); l’assenza totale (non compare neanche un professore) di figure autorevoli che possano fungere da guida; il mondo che non li accoglierà; il mondo nichilista di Anders, il regno delle macchine, dell’uomo antiquato.

Tutti si divertono – a bere, a scopare, a drogarsi – e tutti respirano la stessa puzza di infelicità.

Non è un romanzo, come è stato detto, pornografico, eccessivo; è un ritratto fedele di quanto sia necessario trovare strategie – adattive o maladattive, non importa – per non suicidarsi.

E nel romanzo ci sono studenti che cedono. E che decidono di morire.

Le regole dell’attrazione non si autocompiace, perché, come detto, il possibile divertimento perverso viene disinnescato dall’assuefazione, che conduce all’intenzione (forse) dell’autore: rappresentare una generazione infelice.

Viene in mente Mark Renton di Trainspotting. Se la vita non mi accoglie, se non riesco a proiettarmi in un futuro in cui sarò parte degli ingranaggi sociali, perché mai non dovrei annullarmi, se quell’annullamento mi procura anche piacere?

Ellis è complesso. Non che i due si conoscano, ma non ha niente a che vedere con Galimberti e il nichilismo giovanile da condannare; allo stesso tempo, non elogia la sfrenatezza. Compito di un artista è mostrare. E mostra, Ellis, anche col rischio di apparire morboso. Non condanna i suoi protagonisti ma non li elogia nel loro dissiparsi. Li fotografa con onestà, il che incarica il lettore di farsi domande. E ci chiediamo se forse questi ragazzi anaffettivi, sporchi, violenti, tossici, non abbiano ragione.

Per tollerare la vita, molto spesso ci si creano ossessioni. E si investe nel lavoro che diviene ragion d’essere. Per tollerare la vita, insomma, ce ne si chiama fuori. E questo forse è sbagliato, ma l’autore non educa, stabilisce legami di empatia.

Se si supera la reticenza moralista, queste anime in coro che si alternano nel romanzo appaiono come dei poveri cristi abbandonati dalla generazione che li ha preceduti, come dei ragazzi rimasti bambini perché da bambini non erano amati, e che adesso pensano solo ad arrivare a sera.

Arrivare a sera è difficilissimo. Col Valium, diventa più facile. Se al Valium si aggiunge una birra, si dorme.

 

The rules of Attraction, Bret Easton Ellis, 1987

Le regole dell’attrazione, Einaudi, 1997 e 2016

Pagine: 260

Prezzo: 12euro

 

*Marco Sbrana è nato il 26 marzo 2003 a Milano, dove studia scrittura creativa presso la scuola Mohole. Ha scritto un romanzo sui disturbi mentali. Scrive su riviste di critica letteraria e cinematografica.






venerdì 28 marzo 2025

Il dilemma del carnefice di Massimo Tivoli (Giunti Editore)

 Una coppia di investigatori inedita e memorabile, Gianni e Pia Lovita. Un thriller impetuoso, profondo come gli abissi più neri dell'anima, tagliente come i traumi che ci segnano per sempre.

«Questo non è un delitto. È un rito di espiazione.»


L'Aquila, 2022. Laura Scimia sta rincasando insieme ai due figli, senza sapere che tutto sta per precipitare. Appena apre la porta, infatti, uno sconosciuto mascherato la aggredisce e, dopo una rapida e vana lotta, seda sia lei sia i bambini. Quando si risveglia, capisce di essere scivolata all'inferno. Di fronte a lei ci sono i suoi figli, e il killer senza volto la pone di fronte a una scelta impossibile: salvare solo uno dei due. Il fatto sconvolge la città, ancora lacerata dalle cicatrici del terremoto del 2009. Anche perché il mostro, subito battezzato dalla stampa Dilemma, torna a colpire: stesso modus operandi, stessa volontà di costringere le vittime a prendere una decisione straziante. A indagare è chiamato l'ispettore Gianni Lovita, che a sua volta si trova in una situazione difficile. La madre è morta all'improvviso e ora lui deve gestire la sorella Pia, autistica, con la quale ha perso da anni ogni contatto. Pia vive alienata nel suo mondo fatto di silenzi e serie tv poliziesche, che guarda compulsivamente registrando ogni minuzia. Ma quando inizia a riferire al fratello astruse frasi che sembrano tratte dai suoi telefilm, Gianni intuisce una verità sconcertante: con la sua memoria prodigiosa e l'attenzione ai dettagli, Pia sta raccogliendo indizi per ricostruire il folle piano di Dilemma

Book trailer ufficiale del libro "La Chiave delle Parole" 🗝️

giovedì 27 marzo 2025

Risolviamo omicidi di Richard Osman, Roberta Corradin (Traduttore) edito da Feltrinelli

 Dopo il successo del Club dei delitti del giovedì, sempre armato del suo inconfondibile humour e della sua ingegnosità narrativa, Richard Osman torna, per Feltrinelli, con un’avvincente storia di intrighi capace di intrattenere e far sorridere, come nelle migliori commedie degli equivoci.

«Devi lasciare quanti meno indizi possibile. È l'unica regola.»

«Potete leggere questo libro come un thriller a sfondo giallo, e la trama non vi deluderà: io, a un certo punto, sono ripartito dall'inizio e ho cominciato a leggerlo come quello che credo che sia realmente, ovvero una azzeccatissima satira sui libri e sui film di genere.» - Marco Malvaldi, La Lettura


Tutte le famiglie attirano guai, ogni famiglia li attira a modo suo. Amy Wheeler e suo suocero Steve non fanno eccezione. Lei per i guai è una vera e propria calamita, e di certo non l’aiuta il lavoro alla Maximum Impact Solutions, agenzia specializzata nella protezione di persone famose. Stavolta Amy si trova su un’isola privata al largo della Carolina del Sud per garantire l’incolumità dell’irriverente e ricchissima scrittrice Rosie D’Antonio, minacciata da un magnate russo a cui non è piaciuto riconoscersi in un personaggio del suo ultimo romanzo. Non sembrano esserci grane in vista fino a quando, a bordo di uno yacht vicino all’isola, viene ritrovato il cadavere di un noto influencer. È stato assassinato, e Amy non resiste alla tentazione di ficcare il naso: scopre subito che la vittima era sotto la tutela della Maximum Impact e che ci sono state altre morti sospette tra i clienti dell’agenzia. Mentre lei si interroga sulle inquietanti “coincidenze”, qualcuno tenta di incastrarla e qualcun altro di ucciderla. A questo punto Rosie convince la bodyguard a riparare sulla terraferma. Dovendo al tempo stesso indagare e guardarsi le spalle, Amy decide di chiedere aiuto all’unica persona di cui adesso può fidarsi: il suocero Steve, ex poliziotto ritiratosi in un paesino tra i boschi della New Forest in compagnia del suo gatto. Seppur controvoglia, Steve salirà sul jet privato di Rosie e raggiungerà le due donne per affiancarle in una caccia al colpevole – e una fuga da chi attenta alle loro vite – che li trascinerà in un adrenalinico vortice pieno di colpi di scena



martedì 25 marzo 2025

IL PALLONE E LA MINIERA _ BOOKTRAILER (KURUMUNY EDIZIONI)

Per Questi Motivi. Autobiografia criminale di un Paese di Giancarlo De Cataldo (SEM)

Magistrato fino al 2022 e padre nobile della crime fiction italiana, De Cataldo scrive le sue pagine più attese, ribaltando la simenoniana Lettera al mio giudice nella dolorosa confessione di chi esercita quello che è considerato il più controverso, discusso e odiato dei poteri costituzionali. Il problema non è più quello di trovare le prove, come pensava Pasolini, e nemmeno i nomi. Le une e gli altri, noi italiani, li conosciamo, almeno dai tempi di Montesi. Il problema è semmai: che uso abbiamo fatto, in tutti questi anni, di quelle prove e di quei nomi?


Gli italiani di due cose sono maestri: di calcio e di fattacci. Se al bar dello sport ciascuno è di diritto allenatore della Nazionale, ogni bar della Penisola è una camera di consiglio dove si emettono sentenze senz’appello. Altro che popolo di santi, poeti e navigatori, piuttosto di commissari tecnici e giudici mancati. Eppure, la ricerca della verità è un incerto procedere nel labirinto in cui si rincorrono verità ufficiali, “altre” verità, verità inconfessabili, verità dei tribunali. È così da sempre, da prima che la tv cominciasse a trasmettere. Ed è così ancora oggi che sul web “giudici” spietati additano colpevoli, riaprono casi passati in giudicato e confutano sentenze. Tutto vale, ormai. La storia d’Italia si scrive con il sangue e Giancarlo De Cataldo la ripercorre attraverso alcuni delitti emblematici che restituiscono il mutare delle epoche. Per Questi Motivi è il racconto di vittime eccellenti, carnefici d’occasione e misteriosi mandanti, di complotti ipotetici e depistaggi fin troppo reali. Ed è la storia dei cacciatori di verità: di giornalisti con pochi scrupoli nel cuore e tanto pelo sullo stomaco, di poliziotti che vedono lontano rimanendo inascoltati e di giudici che provano a districarsi tra indizi, prove e perizie di parte. “Per questi motivi” è anche la formula con la quale si introduce la lettura del verdetto, al termine di un processo, e che riassume il senso di un faticoso cercare. L’autore di Romanzo criminale passa dalla spiaggia di Torvajanica su cui l’11 aprile 1953 fu ritrovato il corpo di Wilma Montesi all’Idroscalo di Ostia, dove fu massacrato Pier Paolo Pasolini. La morte della modella Christa Wanninger nella via Veneto della “dolce vita”, la stagione della lotta armata, l’attentato alla sinagoga di Roma, l’omicidio di Simonetta Cesaroni e certi recenti, inimmaginabili fatti di sangue compongono alcuni dei capitoli di un libro dalle inedite tinte rivelatrici, che incrocia ricordi personali e memoria civile, ossessioni private e fantasmi collettivi.

lunedì 24 marzo 2025

Voglio fare l'amore con te. Poesie erotiche dell'antichità classica a cura di Nicola Gardini (Ponte alle Grazie)

«Eros lascivo/ io voglio cantare» dichiara Anacreonte. Lo prende alla lettera il poeta, scrittore, classicista Nicola Gardini, scegliendo 61 componimenti erotici dell’antichità greca e latina e traducendoli con la sua impareggiabile maestria: la voce dei personaggi innamorati, o devastati dal desiderio, di duemila, duemilaseicento anni fa, giunge a noi nitidissima, fresca, intellegibile come se fosse contemporanea, ma non alterata. Trafigge. Voglio fare l’amore con te, è il titolo – tratto da un altro verso di Anacreonte – della raccolta. Dei due tipi di amore che Pausania descrive a Fedro nel Simposio di Platone – quello sensuale, carnale, che fa derivare da Aphrodite pandemos, e quello celeste, che eleva lo spirito, figlio di Aphrodite ouranios – qui si è scelto di andare alla ricerca del primo. «L’amore intrinsecamente sessuale, che pretende l’accoppiamento fisico e porta la persona a cercare il piacere a tutti i costi e a stare malissimo se non lo ottiene. Un amore che non si governa e si insegue fino alla pazzia o alla morte. Un amore possesso. Un amore brama. Un amore geloso. Un amore carnale», spiega Gardini, nella prefazione.

CONTINUA QUI SUL SOLE 24 ORE rubrica La domanda a cura di Lara Ricci






Booktrailer from Pollock Confidential, Centauria.

domenica 23 marzo 2025

L'influencer di Matteo Renzi (Piemme)

"Questo libro parla dell’Italia del 2025. E prova a rispondere alla domanda: Giorgia Meloni è una leader capace di fare la differenza? Di avere una visione? Di condividere un sogno e non ossessioni, complotti, vittimismo? In questo Paese c’è ancora qualcuno che ritiene che no, che Giorgia Meloni non sia una leader ma una influencer che cerca il consenso nell’immediato ma non costruisce speranza, benessere, futuro. È una influencer perché pensa ai sondaggi, non alla pressione fiscale o al rapporto debito/PIL. È una influencer perché manda i video sui social, perché si accontenta dei like facili, non dei progetti difficili. È una influencer perché punta “ai cuoricini” su Instagram. Che non racconta come vuole uscire dalla crisi geopolitica ma solo come vuole uscire sui TG della sera. Questa è l’amara verità. Io non ho paura, mai avuta. Se c’è da fare una battaglia controcorrente, la faccio. Quando vedo ciò che sta facendo il governo dell’Influencer mi dico che non posso tacere. Che non posso girarmi. Che non posso far finta di non aver sentito. Allacciate le cinture. Qui trovate le cose che gli altri non hanno il coraggio di dire. Ma anche le proposte che Giorgia non trova il tempo di ascoltare». Con un’analisi spietata e documentata, ricca di particolari e rivelazioni su alcuni dossier “molto caldi”, Matteo Renzi non fa sconti all’attuale presidente del Consiglio, al suo governo e al suo partito. Un atto di accusa che rimette la verità al suo posto e che controbatte con forza alla narrazione dominante di questi tempi e a quello che la sorella della Garbatella vuole farci credere attraverso lo strumento che padroneggia meglio: lo storytelling."

sabato 22 marzo 2025

booktrailer per Le Notti Bianche & L'Acchiappasogni

Gelo profondo. La nuova era glaciale di Andrea Segrè (Minerva)

Giorgio Pani, il giovane ricercatore protagonista di "Globesity. La fame di potere", torna con una nuova avventura mozzafiato. Dopo la farina al glucone che scatena una bulimia globale, ancora in circolazione da qualche parte del mondo, Giorgio deve fronteggiare i pericoli di una nuova, rivoluzionaria, scoperta scientifica. Un innovativo impianto capace di catturare enormi quantità di anidride carbonica provocando un raffreddamento globale. Un’organizzazione scientifica segreta, ramificata in tutto il mondo, è pronta a portare il pianeta in una nuova era glaciale



venerdì 21 marzo 2025

Booktrailer de Peligrosas Tentaciones !♡ Historia disponible en Wattpad

Nasce una nuova coppia del Crime JONVALLI & FILISTRUCCHI - Romanzo CRUDELE È LA NOTTE

 Giovanni Jonvalli e Mirco Filistrucchi hanno scritto un libro ispirato all'epistolario trovato nel vecchio computer di Isa Mogherini, zia di Giovanni. “Era una giornalista, sceneggiatrice e scrittrice che ha lavorato a lungo in Rai. Sorella del regista Flavio Mogherini, era una donna politicamente impegnata, femminista. Quando era ormai anziana, nei primi anni novanta mi chiese in regalo un computer perché voleva imparare ad usare quella tecnologia e quando morì, anni dopo, quel portatile in bianco e nero tornò a me, che lo lasciai infilato in uno scaffale per qualche anno. Quando per curiosità io e Mirco lo riaccendemmo, nell’archivio trovammo un epistolario, uno scambio di lettere scritte negli anni ’60 che mia zia aveva copiato sul computer e che intratteneva con un professore di Madrid, che non nomina mai. Da quello scambio, che riportava impressioni di prima mano sul regime franchista, è nata l’idea di scrivere di quel periodo”. Giovanni Jonvalli

“La Spagna dei primi anni sessanta è un momento unico, un'autentica ucronia materializzata. Guardando la cronaca di quegli anni sembra di leggere il Philip K. Dick de L’uomo nell’alto castello”. Mirco Filistrucchi

“Crudele è la notte è un noir ma è anche una finestra sul grande rimosso della storia europea più recente, quella unione di fanatismo religioso, capitalismo e fascismo che proprio in questi tempi, a 50 anni dalla morte di Francisco Franco, riecheggia in Europa e nel Mondo.

Madrid, estate 1962. Mentre la Spagna soffoca sotto il pugno di ferro del generalissimo Francisco Franco, le morti misteriose di alcuni bambini vengono archiviate troppo in fretta.

L’ispettore Florentino Abedes non è convinto della versione ufficiale: per lui, a colpire è un imprendibile infanticida. Uomo di destra, ma dai valori non negoziabili, Abedes crede a un’idea di giustizia spesso in contrasto con la legge applicata dai funzionari del regime. Così, non ci pensa due volte a coinvolgere nell’inchiesta Camilo Blanco, professore di filologia, perseguitato a causa delle sue posizioni liberali e affetto da una rara forma di narcolessia. Camilo è “l’uomo dei sogni”, capace di interpretare le visioni oniriche e scandagliare il proprio inconscio a caccia di indizi.

Sarà proprio il dono del professore, insieme alla tenacia di Florentino, a portare alla soluzione di un enigma che si intreccia con alcune indecifrabili apparizioni della Madonna nella provincia spagnola profonda, su cui ancora incombe il ricordo dell’Alzamiento di Franco (colpo di stato) e delle violenze della guerra civile



Mirco Filistrucchi Poeta, paroliere, copywriter, ha partecipato più volte a Sanremo collaborando con artisti come Homo Sapiens, Donatella Milani, Milk & Coffee, Mietta e molti altri. Fiorentino, ha diretto campagne elettorali, collaborato con agenzie di stampa e riviste e con le più importanti agenzie di pubblicità.

Giovanni Jonvalli Fiorentino, dopo un breve periodo dedicato alla fotografia di scena a Cinecittà ha lavorato per importanti agenzie pubblicitarie. Pubblicato su riviste internazionali come Reflex e Photo France, da qualche anno si è dedicato al Crime condividendo questa nuova passione con Filistrucchi. “Crudele è la notte” è il loro primo romanzo