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lunedì 21 luglio 2025

Biglietto di sola andata di Muriel Spark (Adelphi)

 Una claustrofobica crime story, che trascina il lettore in una spirale di follia senza via d’uscita.

«Bisogna sempre essere gentili,» dice Lise «perché potrebbe essere la nostra ultima possibilità di esserlo. Potremmo rimanere uccisi attraversando la strada, o anche sul marciapiede, in qualsiasi momento, non si sa mai. Perciò bisogna essere sempre gentili». Taglia con grazia il suo tramezzino e se ne mette un pezzetto in bocca.


Se la narrativa, il teatro e il cinema anglosassoni ci hanno abituato all’archetipo della zitella, non ci hanno mai, forse, consegnato un personaggio disturbante quanto Lise, la protagonista stranita e dolente di questo thriller metafisico, che sembra trascinare il lettore in una quest tanto insensata quanto ineludibile. Sovvertendo con abilità e prosaica freddezza lo schema del giallo, Muriel Spark ci svela in anticipo l’epilogo, spostando il mistero dagli eventi al motivo che li scatena, e nel farlo ci offre la raggelante esplorazione di una follia che precipita in una vertiginosa spirale. Soltanto alla fine si chiarirà l’oggetto della ricerca di Lise, e i segnali disseminati lungo la storia, in apparenza frutto di una mente incoerente, acquisteranno allora un senso, componendosi nella logica allucinata del delirio e dell’autodistruzione. Immersa in una luce livida, stridente come gli accostamenti cromatici prediletti da Lise, convulsa e claustrofobica insieme, questa crime story non potrà che stregare il lettore, ispirandogli pagina dopo pagina «paura e pietà, pietà e paura»




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