Unico romanzo pubblicato da Margaret O'Donnell, attivista irlandese per i diritti civili, L'alveare è stato scritto cinque anni prima del famoso Racconto dell'Ancella di Margaret Atwood, con cui condivide le tematiche di fondo e molti elementi di trama. Temi che, a quasi mezzo secolo di distanza, continuano a risuonare con grande forza e rilevanza, facendo dell'Alveare un pilastro della narrativa distopica femminista da riscoprire assolutamente.
«Tu vedevi solo essere anonimi e repressi che chiamavi "lavoratrici", prive di iniziativa, di intelligenza, di raziocinio. Ma l'unico posto in cui esistevano queste donne, Steiner, era nella tua testa».
«"Non ti chiedi mai come abbia fatto questo Paese a passare da una democrazia vecchia di secoli a un regime dittatoriale?" Per le riposte occorre il coraggio delle domande. Per cambiare il mondo occorre ricordarsi che il mondo può essere cambiato. Prima del Racconto dell'Ancella, ci sono state le domande di Sarah Hillar.» - Chiara Valerio
Dopo essere salito al potere accusando le donne di aver portato il paese alla catastrofe economica per aver occupato posizioni professionali destinate agli uomini, il dittatore Gorston getta le basi di una nuova società che si fonda su due pilastri: l'ossessione per la maternità e la disumanizzazione femminile. Dall'età di dieci anni, infatti, le donne vengono suddivise in due categorie: la maggioranza, che ha il compito di sposarsi e partorire un figlio ogni due anni; e le ragazze con un quoziente intellettivo più elevato che, dopo essere state sottoposte a una sorta di "indottrinamento" volto a spegnerne ogni vivacità umana, devono lavorare. Le posizioni a loro riservate, tuttavia, sono quelle ancillari, che gli uomini abitualmente rifiutano: segretarie, infermiere, centraliniste. Costrette a tingersi i capelli di grigio e a indossare abiti grigi in una sorta di tenuta d'ordinanza che mortifica ogni tratto della loro femminilità, questo esercito in bianco e nero si muove silenzioso in un sistema di controllo e di divieti. Sarah Hillard è una di loro, ma solo all'apparenza. Di giorno fa la segretaria, di notte si nasconde in luridi scantinati, dove prepara militarmente una rete clandestina di donne per il giorno dell'Insurrezione, momento in cui Gorston dovrà morire e le donne potranno finalmente liberarsi. Pedinata da Steiner - capo della polizia segreta e braccio destro di Gorston -, che ha fiutato qualcosa, Sarah è pronta a tutto pur di mettere a segno il suo pericoloso piano rivoluzionario
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