Per la Rassegna a cura
del Fondo Verri di Lecce e con il Patrocinio del Comune di Lecce “Qui Se Mai
Verrai / Il Salento dei Poeti” giovedì 5 settembre 2024 ore 20,00 presso l’Ex
Conservatorio Sant’Anna a Lecce è prevista la presentazione del volume edito da
I Quaderni del Bardo Edizioni, Di Venti Varia di Anna Rita Nutricati Interverranno
con l’autrice l’editore Stefano Donno e con il flauto traverso Ivano Bisanti accompagnerà
la lettura dei versi
L’opera prima di Anna
Rita Nutricati, nel titolo: “Di venti varia”, racchiude un messaggio enigmatico
e, allo stesso tempo il segno connotativo, oggi raro, di una personalità
discreta e appartata, propria dell’autrice.
Il titolo, comunque
suggestivo, sembrerebbe infatti suggerito, addirittura sussurrato da una voce
ignota, pervaso da una misteriosa, apparente estraneità, come si trattasse di
un’affermazione vera e propria, però esterna all’opera; affermazione non certo
imperativa o impositiva, ma casomai rivelatrice. Un velo, o meglio, un solido
paravento linguistico che è, alla fine, il codice dell’intera raccolta. Quindi
il titolo non poteva essere un marchio, un logo caratterizzante il lavoro qui
presentato, ma, forse, la sintesi – per così dire – di un’introduzione
all’opera stessa, formulata con le medesime attenzioni formali dei testi.
Naturalmente questo
possiamo solo fingere di supporlo, per evidenziare anche nel titolo quel timbro
di cui la raccolta stessa si caratterizza. È evidente però che la stessa
autrice sia l’artefice di questo meccanismo e, in tal maniera, volutamente ci
fornisca una formula interpretativa o, in ogni caso, una via ideale per
accompagnarci nella lettura dai toni e forme articolate lontane da certe
consuetudini e ricche, invece, di una cólta e marcata ricerca personale.
Il gioco fonetico e
semantico che traspare dal titolo, va in questa direzione ed è intenzionalmente
ambiguo, sulla scia di quella forma, in qualche modo ermetica. accostabile più
al lontano trobar clus, che a esperienze letterarie di epoche a noi più vicine.
La silloge si compone di
tre sezioni: Per Asfodeli, in cui l’allestimento finalistico e dispersivo,
cerchiato nel giglio dell’Ade, mira alla perduranza di un legame che transita
nel corpo a convito di un mutilo filo. La seconda sezione è intitolata Iconografia,
per l’unicità ripetuta del soggetto e lo sforzo della raffigurazione, sordo
alle intimazioni dell’assenza, alle strida del travaglio immaginativo.
La terza e ultima sezione
Fuoriscena quasi suggerisce una connotazione teatrale, da terzo atto della
commedia, anche se questo non dovrà fuorviare circa eventuali coup de théâtre o
finali a sorpresa, anzi si tratta di un consolidamento, a chiaro, delle sezioni
che la precedono. (…)
Anna Rita Nutricati vive
la poesia nella sua accezione più alta, modellando una lingua sui timbri e le
forme provenienti da uno studio rigido, sia del pensiero sia del significato
che, con incastri a coda di rondine, ci consegnano componimenti netti, mai
lasciati nella sospensione del déjà-vu, anche al cospetto di un “Io” non di
rado dolorante, torturato che mescola il suo stesso sangue con quello del
mondo, che fonde materia viva e inerte, in un’unica voce. Voce che ammette,”
lasciai avvenire/ ciò che venne”. oppure “per poca fede, /si fece ostia/ la mia
carne”. Un Io cosciente del proprio destino, fermo nella sua solidità e nella
sua fragilità, che si rigenera al riparo della possente fortezza della lingua
che parla a sé e a noi. (Alessandro
Franci)
Laureata in Lettere
Moderne presso l’Università del Salento, Anna Rita Nutricati, coltiva la
passione per la poesia e la critica letteraria. In tale ambito ha pubblicato
recensioni e note di lettura su Versante Ripido, Spagine, Letteratour. Sue
poesie sono state riprese da riviste e blog letterari.
Di venti varia è la sua
opera di esordio
Per Info
Ingresso gratuito
Tel: 327/3246985
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