L'uomo può realizzare la verità circa l'esistenza utilizzando come mezzo d'indagine la filosofia occidentale, ossia facendo leva esclusivamente sul pensiero? La risposta è sì, se questo pensiero viene utilizzato in tutta la sua profondità, fino a sfociare nella contemplazione. Affidarsi esclusivamente al pensiero "superficiale" o "calcolante" per giungere alla verità, rappresenta invece il grande errore della filosofia moderna. La conoscenza circa il significato dell'universo e delle nostre singole vite esiste già, è sempre stata a nostra completa disposizione ed è già stata realizzata da molti altri saggi prima di noi, bisogna però avere il coraggio compiere un cammino che non è solo di studio, ma implica una trasformazione interiore del ricercatore stesso, in quanto l'essere non lo si capisce, ma lo si realizza. Questo è un libro di riflessioni filosofiche che hanno lo scopo di attivare il pensiero intuitivo o contemplativo nel lettore realmente motivato. La prima versione di questo testo - pubblicata nell'anno 2000 - è stata ricavata dagli appunti personali dell'autore, redatti tra il 1995 e il 1999. Quella che avete fra le mani è una versione aggiornata nel 2022 dallo stesso autore e resa più fruibile rispetto al testo originale, oramai non più ristampato da molti anni. Brizzi ha voluto porre le basi della "teoria del risveglio della coscienza alla verità", affermando che la prima domanda da porsi, antecedente qualunque indagine filosofica è: «Chi è colui che vuole conoscere la verità?» Senza la risposta a tale domanda ogni indagine filosofica risulta fallata già all'origine. La soluzione a tale fondamentale quesito non può risiedere in una spiegazione intellettuale, perché implica l'ingresso in un nuovo stato della coscienza.
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