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martedì 19 ottobre 2021

SONDRIO BOOK FESTIVAL: AL VIA LA PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL LETTERARIO CON OSPITI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Per la prima volta, a Sondrio, si avvierà il Sondrio Book Festival ovvero un ciclo di incontri che si protrarrà nei mesi di ottobre e novembre, durante i quali diversi scrittori sia nazionali che internazionali raggiungeranno la città per presentare l’ultima loro opera.

 

L’organizzazione di Volontariato Progetto Alfa OdV, promotrice della kermesse culturale, ha ritenuto che anche la provincia di Sondrio dovesse, al pari di altre grandi realtà, avere una piazza in cui tutti possano relazionarsi con gli scrittori e creare un interscambio di conoscenze. L’auspicio di questa iniziativa è che trovi un grande accoglimento soprattutto da parte delle giovani generazioni e che queste, attraverso la promozione della cultura del libro, possano riscoprire valori e principi che costituiscono il mattone del proprio domani.

 

Non è un caso che il logo scelto per questa kermesse rappresenti infatti un libro aperto, base da cui si erge la Torre Ligariana, simbolo della città di Sondrio. Lo spirito del Festival è quello di contemperare l’esigenza di esplorare nuovi orizzonti con quella di ricordare le proprie radici e il proprio passato. Da qui la presenza nel logo del libro aperto che, attraverso la forma ad onda, richiama il topos del viaggio e sullo sfondo delle montagne, simbolo di identità storica.

 

Gli scrittori che prenderanno parte a questo consesso sono: Santino Spinelli, Vincenzo Guarracino, Mons. Enrico Dal Covolo, Colin Crouch, Pietruccio Montalbetti, Gian Pieretti, Davide Rondoni, Chiara Evangelista, Roberto Plevano, Francesca Cerutti, Maria Soresina, a cui si aggiungeranno alcuni dei finalisti della categoria volumi narrativa edita del Premio internazionale di letteratura Giovanni Bertacchi ovvero, Giovanni Peretti, Renato Ciaponi, Andrea Scherini, Francesco Cristino, Marco Termenana e J.P. Casalini. Questo Premio è sostenuto oltre che dal Comune di Sondrio, dal Comune di Chiavenna (che ospiterà a sua volta alcune tappe del Sondrio Book Festival nel mese di Novembre) e dal Comune di Talamona che, invece, ospiterà la finale internazionale in lingua straniera in collegamento con la Romania.

Il progetto è stato realizzato con Fondazione Cariplo impegnata nel sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale legati al settore dell’ arte e cultura, dell’ ambiente, dei servizi alla persona e della ricerca scientifica. Inoltre, gode del patrocinio della Provincia di Sondrio e del BIM ADDA.

Riportiamo di seguito il calendario degli incontri di ottobre con le biografie degli autori e le sinossi delle loro opere.

16 Ottobre 2021, 15.00 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi

Relatore: Roberta Cervi

GIOVANNI PERETTI: Geologo, già Direttore del Centro Nivometeo ARPA Lombardia. Autore di libri, documentari e promotore di conferenze, ha diretto la rivista Neve e Valanghe di AINEVA (Associazione Interregionale Neve e Valanghe). È stato membro della CISA-IKAR (Commissione Internazionale Soccorso Alpino) nonché Presidente del CAI Bormio.

·       Cuore nella neve L’alpino Giuseppe Colombo, studente universitario milanese, nel luglio del 1915 viene mandato nella zona dello Stelvio-Gavi dove per tre anni vive moltissime azioni militari d’alta quota, le più alpinisticamente estreme del conflitto. Tramite la profonda amicizia di Gervasio, un volontario locale, approfondisce la cultura, gli usi, i costumi e le tradizioni di questo luogo nel cuore delle alpi.

16 Ottobre 2021,15.45 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi

Relatore: Roberta Cervi

RENATO CIAPONI: Agronomo, giornalista ed esperto di enogastronomia del territorio valtellinese. Negli ultimi quindici anni della sua vita lavorativa si è dedicato alla formazione professionale. È stato direttore del CFP di Sondrio. Ad oggi ha pubblicato quattro romanzi e dal 2014 cura il blog “ilgustodelgusto.it”.

·       Il Nebbiolo fiorisce a maggio Giorgio, quasi settantenne, ama percorrere in bicicletta strade non frequentate in mezzo ai vigneti della Valtellina, ascoltando i profumi delle stagioni che cambiano. Federica ha diciassette anni, è cresciuta, senza padre, nell’albergo di Tirano, gestito dalla madre che si è sempre mostrata indifferente e distaccata nei suoi riguardi. Ad un tratto, durante una pedalata in Valgerola, Giorgio riceve un invito a cena da parte della figlia. Da quel momento la vita di Giorgio si trasformerà e le sue abitudini cambieranno.

 

16 Ottobre 2021, 16.15 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi

Relatore: Roberta Cervi

ANDREA SCHERINI: Valtellinese, 28 anni, appassionato di montagna fin da piccolo. Si definisce un “alpinista amatoriale”. Nel suo curriculum oltre 100 cime conquistate (di cui undici oltre 4000 m di quota). Ingegnere matematico, lavora in banca ed è iscritto all’Albo professionale delle Guide Alpine come accompagnatore di media montagna.

·       Il mio amico Nepal, Andrea e Nepal sono due scalatori. Insieme hanno conquistato molte vette, spingendosi fin oltre i quattromila metri d’altitudine. Il capocordata è sempre Nepal, che avanza legato all'imbracatura del compagno di viaggio, a due o tre metri di distanza, diligente e senza paura.  Dopo una certa quota l’aria cambia, si respira la vera libertà ed ogni passo deve essere preciso e controllato.

16 Ottobre 2021, 17.00 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi

Relatore: Massimiliano Zaino

VINCENZO GUARRACINO: poeta, critico letterario e d’arte, e traduttore. È stato responsabile della collana dei Classici tascabili dell’editore Bompiani. Collabora, come critico letterario e d’arte, a quotidiani e periodici. Ha pubblicato studi su Verga e Leopardi, per Oscar Mondadori, Bompiani, Marsilio, Book Editore. Ha al suo attivo varie e note antologie sui lirici greci e latini, per Bompiani, Baldini & Castoldi, Marsilio. Ha curato anche antologie di letteratura latina e italiana per le scuole (Zanichelli, Minerva Italica).

·       Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani è un’appassionata riflessione sulla mentalità, il carattere e la moralità della società italiana. Dall’osservatorio privilegiato della sua solitudine recanatese, Leopardi guarda ai suoi contemporanei per smascherarne vizi e limiti. Eppure, questo testo, scritto tra la primavera e l’estate del 1824, sembra profeticamente parlare dell’oggi. Lucido e impietoso, disincantato, il ritratto che ne emerge degli italiani, nel progressivo tramonto di ogni illusione e grandezza, con sullo sfondo, a specchio, le altre nazioni europee, “con più vita” e “con più società” rispetto al nostro paese, della cui anomalia forse davvero è meglio “ridersi”, come fanno gli italiani stessi. A meno di non ricorrere all'”immaginazione”, superando ogni individualismo e sfiducia nel presente, per aprire a diverse speranze e prospettive, a una rinnovata civiltà.

16 Ottobre 2021, 20.30 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi

Relatore: Massimiliano Zaino

ENRICO DAL COVOLO: vescovo cattolico e teologo italiano, dal 15 gennaio 2019 assessore del Pontificio comitato di scienze storiche. Presidente del Comitato Scientifico dell'Accademia Bonifaciana, e Rettore emerito della Pontificia Università Lateranense. è co-direttore e segretario di redazione della Corona Patrum – la collana di testi patristici della «Società Editrice Internazionale» di Torino. Dirige la collana Carità pastorale dell'Editrice Rogate per la formazione permanente dei sacerdoti e dei consacrati. Inoltre, dirige o coordina varie prestigiose riviste scientifiche internazionali.

·       Dante, Celestino, Bonifacio. L'indulgenza del Giubileo è ancora di moda? Si conducono tre studi indipendenti collegati dai personaggi e dai temi affrontati. Il primo mostra come la lettura spirituale della Bibbia, codificata da Guigo II, ha guidato i Padri della Chiesa nell'interpretazione delle Scritture. Il secondo saggio avvia un confronto tra le varie Summae e Profezie che caratterizzarono l'età di Dante Alighieri. Il terzo è una storia delle indulgenze, al cui centro rintracciamo la Perdonanza celestiniana e l'indulgenza plenaria del primo anno santo della storia della Chiesa, indetto da Bonifacio VIII.

17 Ottobre 2021, 15:00 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi

FRANCESCO P. CRISTINO: Francesco Cristino, 36 anni, giornalista. Vice-caporedattore della redazione politica del Tg1-Rai, è stato collaboratore dell’emittente radiofonica tedesca multilingue Funkhaus Europa del servizio pubblico Wdr. Pluripremiato per l’opera prima La Repubblica di Sabbiolino, ha vinto per due volte il “Premio Campione” dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia. È autore del documentario tv Goodbye Vietnam!L’Italia e l’avventura dimenticata dei boat people.

·       La Repubblica di Sabbiolino Con la caduta del Muro di Berlino tutti i simboli della Repubblica Democratica Tedesca sono crollati, lasciando spazio a prodotti e stili di vita occidentali. Con una sola eccezione: Unser Sandmännchen (“il nostro Sabbiolino”), una trasmissione per bambini che andava in onda la sera sulla tv di Stato della DDR e il cui protagonista aveva il compito di accompagnare i giovani telespettatori tra le braccia di Morfeo, spargendo su di loro la sua sabbia magica. Come tutti i prodotti della propaganda, anche Sabbiolino era pensato per far crescere le nuove generazioni nel mito del socialismo. Nonostante questo, è riuscito a vincere la corrente contraria che, dopo la Wende, ha visto una progressiva occidentalizzazione della parte est della Germania diventando uno dei simboli più fulgidi della cosiddetta Ostalgie.

17 Ottobre 2021, 15:45 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi

MARCO TERMENANA: Nato a Venezia, è cresciuto a Salerno dove ha iniziato l’attività giornalistica e letteraria. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti, attualmente è dirigente presso un’azienda italiana. La passione per il racconto scritto è accantonata da quasi 26 anni, dall’enorme dolore per la perdita di Giuseppe, il primo dei 3 figli scomparso suicida all’età di 21 anni.

·       Mio figlio, La notte tra il 24 e il 25 marzo 2014, Giuseppe, il primo di tre figli che ha dopo compiuto 21 anni, apre la finestra della camera all’ottavo piano dell’appartamento in cui vive a Milano con la famiglia, e si lancia nel vuoto. Lascia una lettera, pubblicata integralmente e fedelmente nel romanzo, in cui, tra le varie altre cose, si legge anche: “ho sempre odiato il mio lato maschile, mi sento più femmina da sempre”. Ed è proprio da questa lettera che il padre che ha facilità a scrivere, partendo a ritroso dalla notte maledetta, con l’unico obiettivo (iniziale) di ritrovare la compagnia del figlio. Scrive il racconto della sua breve vita, cominciando dalla nascita e finendo ai giorni della tragedia.

17 Ottobre 2021, 16:15 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi

JEAN CHRISTOPHE CASALINI: artista poliedrico in passato come co-sceneggiatore, grafico, scenografo, attore, regista, musicista, produttore e Sound Designer di films e spot pubblicitari. Pubblica OTTO, Luce e Ombra Vertigo Ed. (2015). Hypnos Dei Merangoli (Ed. 2021).

·       Hypnos In una società distopica, in cui un gruppo finanziario monopolizza ogni risorsa del pianeta, gli uomini fuggono dalla realtà attraverso i sogni condivisi all’interno del social onirico Hypnos, nel quale i cacciatori di sogni selezionano e diffondono suoni e immagini catturati nell'oniroweb. Adam è un cacciatore talentoso, ma frustrato, solitario, deluso dalla vita e disincantato. Era certo che il suo lavoro tendesse verso un fine nobile per la società, ma ogni cosa in cui credeva mostrerà il suo volto nascosto.

 

17 Ottobre 2021, 17:00 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi, in collegamento da Londra

COLIN CROUCH: sociologo e politologo britannico. Ha coniato il termine Postdemocrazia nel suo omonimo libro in cui teorizza che le democrazie avanzate, pur rimanendo di fatto democrazie, si avviino inesorabilmente verso un'inedita forma di oligarchia. È docente alla London School of Economics, all'Università di Bath ed all'università di Oxford, dove fu sovrintendente della Biblioteca Bodleiana. Fu professore all'Istituto universitario europeo di Firenze e all'Università di Warwick Business School fino al 2011.

·       Postdemocrazia: La partecipazione attiva al dibattito politico è la caratteristica fondamentale di una società democratica. In questi primi anni del XXI secolo assistiamo invece a una crescente passività dei cittadini occidentali. Finite le elezioni, trasformate in uno spettacolo saldamente controllato da gruppi rivali di professionisti esperti nelle tecniche di persuasione, la politica viene poi decisa in privato dallo scambio di favori tra i governi eletti e le lobbies che rappresentano in forme sempre più marcate gli interessi economici. E, in una società in cui la democrazia rappresentativa sembra al tramonto, la gente vive la politica come un corpo estraneo, lontano, inafferrabile.

 

 

17 Ottobre 2021, 20.30 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi

Relatore: Nello Colombo

PIETRUCCIO MONTALBETTI: fondatore e storico chitarrista dei Dik Dik, importante gruppo musicale degli anni ’60 ha, inoltre, pubblicato diversi libri tra cui I ragazzi della via Stendhal (2017), Settanta a settemila. Una sfida senza limiti di età (2017), Io e Lucio Battisti (2013), Sognando la California, scalando il Kilimangiaro (2011) e Il mistero della bicicletta abbandonata (2021).

·       Il mistero della bicicletta abbandonata: Milano, 1948. Luca, ex militare e partigiano, dopo la fine della guerra è entrato a far parte dell’NSI, il Nucleo Speciale Investigativo che si occupa di scovare e consegnare alla giustizia criminali di guerra fascisti e nazisti sfuggiti al processo di Norimberga. Una mattina, passando davanti alla basilica di Sant’Eustorgio, nota una bicicletta legata all’inferriata. E così la mattina successiva. Quando si accorge che è girata alcuni giorni verso destra, altri verso sinistra, Luca inizia a sospettare che quella non sia una semplice bicicletta, ma un messaggio in codice. Ma da parte di chi? E perché?

22 Ottobre 2021, 17:30 AUDITORIUM TORELLI Via Don Lucchinetti 3

GIAN PIERETTI: pseudonimo di Dante Luca Pieretti è un cantautore, compositore e paroliere italiano. Noto per Catch the wind, un classico degli anni '60, canzone composta con Ricky Gianco ispirata ai ritmi di Donovan, mentre “Il vento dell'est “lo consacrerà nelle hit parade dell’epoca. Grazie al legame con Donovan conosce Jack Kerouac con il quale realizza diversi progetti, rappresentando, così, l'area colta del beat italiano. Partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Antoine con Pietre, ancora una volta scritta con Gianco. Emerge anche come apprezzato cantautore. Sue sono “Nel ristorante di Alice”, cantata dall'Equipe 84, “Miss Ann” e “Piove sul mondo” per Rebecca e C, “Accidenti” per Rocky Roberts per citarne alcune.

·       Il Bibbio - La Bibbia Secondo Gian Pieretti: Mi sono sempre detto che un giorno avrei voluto leggere la Bibbia, primo fra tutti i motivi il fatto che io sono un credente, e così un giorno ho incominciato a leggerla. Ad un certo punto mi sono reso conto che a parte i Vangeli, sembrava più l’elenco di un’anagrafe popolare, nomi su nomi, nomi e cognomi, parentele varie, mogli vendute o prestate, 20 figli di qua, 30 nipoti di là, accidenti mi sono detto: ma i preti che hanno sempre la Bibbia in mano, li leggeranno tutti questi sei milioni di nomi che ci sono scritti… e perché? Ho pensato come si fa a leggere una cosa che andrebbe letta ma non si può leggere… ci sono dati e date molto importanti, avvenimenti straordinari ma pesantissimi non credo che un giovane la leggerebbe e dovrebbe leggerla! Così salvando gli avvenimenti, le date, e lo straordinario contenuto della Bibbia ho pensato di renderla più leggibile, più leggera, ho pensato che così fosse più semplice farla leggere a una persona e l’ho fatto! Chiedo scusa a Dio, ma credo che se le capitasse fra le mani la leggerebbe più che volentieri anche lui.

 

22 Ottobre 2021, 20:30 AUDITORIUM TORELLI Via Don Lucchinetti 3

DAVIDE RONDONI: Ha pubblicato numerose raccolte di poesia tra le quali Il bar del tempo (Guanda, 1999), Avrebbe amato chiunque (Guanda, 2003), Apocalisse amore (Mondadori, 2008) e Si tira avanti solo con lo schianto (WhiteFly, 2013). Ha fondato e dirige il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e la rivista «clanDestino». In prosa ha pubblicato Gesù, un racconto sempre nuovo (Piemme, 2013), Hermann (Rizzoli, 2010) e diversi saggi tra cui: Il fuoco della poesia (Rizzoli, 2008), Contro la letteratura (Saggiatore, 2011) e Nell’arte vivendo (Marietti, 2012). Ha tradotto Rimbaud, Baudelaire e Péguy. Cura programmi e interventi di poesia in tv su Rai e Tv2000.

·       Cos'è la natura? Chiedetelo ai poeti Una riflessione personale sulla natura che prende spunto dal pensiero e dalle parole dei grandi poeti. Un libro che ragiona sui temi della modernità attraverso le voci di autori classici e contemporanei come Lucrezio, Keats, Leopardi, Szymborska, per una visione del mondo che possa far luce sul rapporto dell'uomo con la natura. «Cosa vuol dire naturale? Naturale lasciarmi, naturale amarci, naturale sbranarci? Naturale cosa? Non la vogliamo forse tutti una vita “naturale”?». Cos'è la natura? In un'epoca dominata da nuove scoperte, dalla crescita tecnologica, da una nuova sensibilità ecologica, ma anche da nuovi fenomeni inquietanti, come pandemie globali e squilibri dell'ambiente, risorge potente la domanda su quale sia un comportamento davvero aderente alla natura nella vita di una persona. Forse per riaccostarci all'essenza della nostra specie occorre una sapienza antica e sempre nuova. Vogliamo una vita più naturale? Chiediamo ai poeti. E loro ci guideranno. In uno stile che unisce saggio e narrazione, Davide Rondoni perlustra gli interrogativi che sorgono intorno al tema della natura, senza pregiudizi e senza censure, sfidando molti luoghi comuni.

24 Ottobre 2021, 15:00 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi

CHIARA EVANGELISTA: classe 1997, studia giurisprudenza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha esordito nel 2017 con la sua prima silloge poetica In medias res, edito da I Quaderni del Bardo Edizioni. Nel 2019 la sua seconda raccolta Più probabile che non, edita sempre da I Quaderni del Bardo Edizioni, è tra i libri più venduti di poesia nel mercato della piccola-media editoria. Collabora con Treccani, L’intellettuale Dissidente e con il blog di poesia del Corriere della Sera a cura di Ottavio Rossani. È inoltre redattrice per Laboratori Poesia e per il Comitato degli Italiani all’Estero di Rosario (Argentina) cura la rubrica radiofonica di cultura Cesello, all’interno del programma L’altra Italia di Alessio Arena.

·       Più probabile che non La poesia di Chiara Evangelista è fatta da "Una scrittura che si rifiuta alla noia. Il lettore si abbandoni alla continuità alternata alla discontinuità delle sillabe convocate sulle pagine. Penso che in questo libro si assista alla messa in parodia del rapporto tra il linguaggio e la verità. Ne risulta che il lettore viene travolto dalla frenesia festosa insita, ma celata, nel linguaggio comune". (Dall'introduzione di Tomaso Kemeny)

24 Ottobre 2021, 15:50 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi

ROBERTO PLEVANO: Roberto Plevano è un artista visivo, nato a Chiavenna nel 1948 ma trasferitosi da bambino a Milano con la famiglia. Per rimanere pienamente libero di esprimere la propria arte ha accettato il compromesso di svolgere un altro lavoro per mantenersi, senza mai scendere a patti con il mercato. Nel corso della sua carriera ha svolto numerose e importanti esposizioni personali, si sono occupati di lui alcuni dei più importanti intellettuali italiani e ha collaborato con musicisti, poeti, psicanalisti, filosofi di rilievo, sempre in un'ottica di contaminazione culturale e scambio reciproco. Per anni ha svolto il ruolo di direttore artistico di Arte Incontro – Bocca Edizioni, dove ha intervistato artisti giovani e affermati.

·       Plevano 70, il tempo e le tracce Autobiografia dell'artista Roberto Plevano, che giunto ai settant'anni decide di raccontare la propria esperienza di vita e artistica in un racconto coinvolgente, emozionante, profondamente diretto. Dagli aneddoti dell'infanzia a Chiavenna alla critica delle distorsioni sociali attuali, questo viaggio di vita ci fa comprendere qualcosa di noi, del nostro intimo sentire; un'esperienza arricchente e colma della gioia di vivere, la gioia che prova Plevano quando dipinge le sue opere, tra quadrati, cerchi, triangoli, nella costante ricerca di un centro impossibile.

24 Ottobre 2021, 16:40 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi

FRANCESCA CERUTTI: Nasce a Milano nel 1997. Dopo la maturità al liceo linguistico, si laurea in Lingue per l’impresa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e consegue la  magistrale in Traduzione presso la Civica Scuola Interpreti e Traduttori “Altiero Spinelli” di Milano. Tra il 2016 e il 2017 scrive il suo romanzo d’esordio: Noi quattro nel mondo, pubblicato dalla casa editrice Bookabook nel 2020. Collabora dal 2018 con il magazine online Frammenti Rivista ed è stata responsabile della redazione di letteratura. Da agosto 2021 è caporedattrice di Magma Magazine, il supplemento di approfondimento letterario di Frammenti Rivista. A marzo 2021 sulla rivista L’Indipendente è stato pubblicato il suo racconto Perdono.

·       Noi quattro nel mondo, Parigi, estate 2013. Kévin, diciannove anni, si ritrova quasi per caso a fare lo scrittore, ed è tanto bravo a inventare storie quanto impacciato con le persone in carne e ossa; Océane sembra inseguire invano il sogno di diventare una scrittrice di successo; Lylie gestisce da sola una libreria nel tredicesimo arrondissement, ha un passato travagliato e un desiderio di maternità latente; Éric, giovane transessuale fuggito anni prima dal suo paese in provincia, cerca di rifarsi una vita e dimenticare le vessazioni subite dai genitori, che non hanno mai accettato il suo cambiamento di sesso. Quattro ragazzi molto diversi tra loro, quattro solitudini che avranno la fortuna di incontrarsi e di veder nascere un legame nuovo, inossidabile.

 

 

24 Ottobre 2021, 17:30 Sala “Fabio Besta” Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi

MARIA SORESINA: saggista autrice di diversi libri su Dante. Le tesi soresiniane sono state accolte dalla dantista Bianca Garavelli e da Quirino Principe. Ha tenuto finora circa duecento conferenze in Italia e all’estero. A seguito di ulteriori ricerche scopre che la fonte ideologica della Divina Commedia risiede nel catarismo, l’eresia estremamente diffusa negli anni e nei luoghi in cui visse Dante. Esordisce con “Le segrete cose. Dante tra induismo ed eresie medievali” nel 2002 cui segue nel 2009 “Libertà va cercando. Il catarismo nella Commedia di Dante”. Completa queste due opere con la pubblicazione di un terzo studio “Mozart come Dante. Il Flauto magico: un cammino spirituale”. Soresina è stata più volte intervistata da Gabriella Caramore nella trasmissione Uomini e Profeti, Rai-Radio3, mentre Gabriele La Porta ha condotto numerose trasmissioni su Rai 1 e Rai 2, parlando dei suoi libri.

·       Dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte nella Commedia di Dante Alighieri Da sempre, in tutti i suoi libri, Maria Soresina ci ha guidato a scorgere «altre cose», diverse da quelle che abbiamo appreso a scuola, e non solo nella Divina Commedia. Lo fa anche in questo suo nuovo saggio su Dante, per svelarne il messaggio spirituale: l'insegnamento del «cammino» che conduce alla felicità e alla libertà e che ha come fondamento l'autonomia della coscienza, per cui Dante arriva a «vedere» Dio senza alcuna intermediazione ecclesiastica. Il suo coraggioso messaggio spirituale, ma anche politico, è stato colto raramente e troppo spesso travisato. Maria Soresina parla di un «peccato originale» commesso dai figli di Dante e dai primi interpreti, i quali avevano un unico obiettivo: non quello di spiegare il poema, ma di dimostrarne la perfetta ortodossia e allontanare ogni sospetto di eresia in un'epoca di feroci persecuzioni. La loro voce, considerata autorevole, è diventata nei secoli un modello per l'interpretazione dantesca, ma è giunto il momento di rivelare anche «altre cose».

 


 

 

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