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mercoledì 28 ottobre 2020

Sta per arrivare un'eroina senza macchia Period Girl Dal 29 ottobre in libreria il nuovo libro di Giorgia Vezzoli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Robin vi sarà simpatica, giuro l'amerete tantissimo, sarà la vostra migliore amica. E ora non vi resta altro che conoscerla attraverso le pagine di questo libro.» (Igiaba Scego)


Arriva in libreria il 29 ottobre il nuovo romanzo per giovani adulte e adulti di Giorgia Vezzoli, Period Girl, pubblicato da Settenove, il primo romanzo in Italia in cui le mestruazioni, da tabù innominabile, diventano assolute protagoniste, con tutta l’intenzione di rivoluzionare l’immaginario collettivo.

In molti paesi del mondo le ragazze e le donne lottano contro i pregiudizi e superstizioni che, durante le mestruazioni, le tengono lontane dalla scuola e dalla società. In Europa e nel ricco Occidente il pregiudizio è tale per cui la rappresentazione sui media o la discussione pubblica è soggetta a gravi tabù. Le mestruazioni, fenomeno che accomuna la metà del genere umano, ricevono un'attenzione irrisoria nell'ambito delle politiche di benessere e salute pubblica dei nostri Governi e ancora oggi in alcuni paesi, come la Scozia, emerge un problema di period poverty, con donne e ragazze indigenti costrette a saltare la scuola durante la mestruazione per l'impossibilità di acquistare gli assorbenti.

È giunto il momento perché l'immaginario collettivo cambi! E il libro di Giorgia Vezzoli va in questa direzione, parlando a ragazze e ragazzi adolescenti.

All'arrivo del menarca Robin ha 11 anni e iniziano ad accaderle fenomeni strani. Voci, rumori, la pianta avvizzita sullo scaffale che cresce improvvisamente... Scoprirà che in corrispondenza di ogni sua mestruazione si manifesta in lei un vero e proprio superpotere: a contatto con la terra, Robin può far nascere alberi, piante e altri elementi naturali. Period Girl narra la genesi di una supereroina che, grazie al potere del proprio flusso mestruale, può salvare il pianeta dalla deforestazione, contrastando i cambiamenti climatici e collaborando con le più importanti organizzazioni internazionali.

Con ironia, leggerezza e grande energia, il romanzo di Vezzoli decostruisce lo stigma legato al ciclo mestruale e sprona le giovani lettrici ad accogliere i cambiamenti del corpo con serenità… e anche un pizzico di impazienza!

Il ciclo di incontri on line

In occasione dell’uscita del libro è stato organizzato un ciclo di incontri online: si comincia giovedì 29 ottobre alle 18.30 con una diretta Facebook sulla pagina di Settenove con Giorgia Vezzoli e Paola Maria Lussoglio, ostetrica e consulente sessuale, per discutere di Menarca tra pregiudizi e super poteri. Il grande tabù delle mestruazioni sarà invece protagonista del secondo appuntamento, giovedì 5 novembre, alle 19.30, con l’autrice in diretta affiancata da Igiaba Scebo, scrittrice e giornalista e Alessandra Spada, autrice e illustratrice. Si prosegue poi il 12 novembre alle 18.30 con Uomini e mestruazioni: chi paura del flusso?: Lorenzo Gasparrini, filoso e scrittore, discuterà in diretta con Vezzoli di uno dei tabù maschili più diffusi.

L'autrice

Giorgia Vezzoli è poeta, autrice e esperta di comunicazione. Per Settenove ha pubblicato il racconto Mi piace Spiderman…e allora? che ha venduto oltre 5000 copie diventando un piccolo classico della letteratura femminista italiana per l’infanzia, presente in varie antologie scolastiche. Ha gestito per anni il blog «Vita da streghe» divenuto poi una pagina Facebook molto attiva nel contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni di genere.

Period Girl è l’ultimo libro della collana narrativa di Settenove, casa editrice nata nel 2013 dedicata alla prevenzione della discriminazione e della violenza di genere attraverso albi illustrati, saggistica, narrativa e percorsi scolastici.


Incipit

«Undici anni sono pochi e sono tanti.

Sono pochi per uscire di sera da sola. Sono tanti per stare tutto il giorno a giocare con le bambole di tua cugina che frequenta l’asilo. Sono pochi per andare a lavorare. Ma non sono mai pochi per aiutare i genitori nelle faccende domestiche. Raramente, pensava Robin, undici anni sono giusti. Perché si è sempre o troppo grandi per qualcosa o troppo piccole per qualcos’altro. Undici anni, per esempio, sono pochi per avere un figlio o una figlia. Eppure sono sufficienti per diventare fertili e avere le mestruazioni. Questo, per Robin, era il mistero più assurdamente incomprensibile degli undici anni nel momento in cui giunse il suo primo ciclo [...]».


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