La descrizione simultanea del percorso della cura da entrambi i punti d’osservazione: quello del paziente e quello del medico.
«Un libro in cui il terapista è un poeta, e la terapia un'arte». - Chicago Tribune
«Mentre
guida i pazienti a scoprire le radici più vere e profonde dei disturbi
Yalom trascina il lettore in un processo di coinvolgimento psicologico e
di domande su se stesso». - la Repubblica
«Yalom è uno studioso della condizione umana. La sua voce mescola meraviglia e umiltà». - Boston Globe
Ventitré anni, un indiscusso talento per la scrittura creativa, Ginny
Elkin compare al cospetto di Irvin Yalom, docente di psichiatria alla
Stanford University di Palo Alto, agli inizi degli anni Settanta e, con
sporadiche e fascinose metafore, dipinge subito un fosco ritratto di sé:
quello di una giovane donna che odia profondamente sé stessa. La
terapia di gruppo cui viene affidata non sortisce alcun effetto nel
corso di un anno e mezzo. La sua inefficacia non scoraggia tuttavia
Yalom. Per venire a capo del demone interiore di Ginny, di quella vocina
che la tormenta senza tregua e la fa vivere in uno stato di perenne
paura e impaccio, l'autore di Psichiatria esistenziale le propone una
terapia individuale basata su un singolare esperimento: in luogo del
pagamento di una parcella, scrivere un riassunto onesto di ogni seduta,
contenente tutti i pensieri e le fantasie che non emergono mai alla luce
in un rapporto verbale. Dal canto suo, Yalom avrebbe compilato delle
note non cliniche basate ugualmente sulle impressioni di ogni seduta. Il
risultato di tale intenso esercizio di autorivelazione è questo libro,
che non espone semplicemente, come nella vasta letteratura esistente in
psichiatria, l'interessante caso clinico di una borderline capace di
tenersi al di qua della psicosi, ma traccia simultaneamente il percorso
della cura da entrambi i punti d'osservazione, quello del paziente e
quello del medico. Descrivendo «il dramma simbiotico della
psicoterapia», quest'opera finisce così per essere, come scrive Marilyn
Yalom nell'introduzione, «un romanzo... la storia di due esseri umani
che si sono incontrati nell'intimità del tête-à-tête psichiatrico e che
adesso vi permettono di conoscerli così come loro si sono conosciuti».
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