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venerdì 13 marzo 2020

Sorridere. La fotografia comica e quella ridicola. Ediz. illustrata di Michele Smargiassi (Contrasto)

Benché seriosissimi studiosi si ostinino a negarlo, la fotografia che fa sorridere esiste. Grandi autori e milioni di fotografanti l'hanno praticata, il web ne trabocca. La fotografia possiede ciò che serve per innescare il meccanismo freudiano del motto di spirito. Ma se la fotografia comica ci diverte, diventa grandiosa quando si inoltra nei territori del ridicolo, ossia il comico che non sa di essere tale. La fotografia ci coglie come non sappiamo di apparire. Perché ci vede come non ci possiamo vedere. Basta spostare il punto di vista, e i turisti che reggono con le mani la Torre di Pisa diventano maldestri lottatori marziali, o acchiappamosche. La fotografia è una mosca con grandi occhi. Un tafano. Che guarda e punge.

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