Viviamo immersi in un mondo fatto di numeri, e ne siamo quasi
ipnotizzati: ci affidiamo totalmente ad algoritmi basati su big data, e
sempre più spesso a prendere le decisioni non sono persone ma modelli
matematici. Mentre le parole vengono facilmente criticate, le cifre
offrono più credibilità, vengono considerate più obiettive, e così
determinano ciò che mangiamo, quanto guadagniamo, per chi votiamo.
«Non tutto ciò che può essere contato conta, e non tutto ciò che conta può essere contato». - Albert Einstein
«Il
mio compito è mettere i numeri al loro posto. Non su un piedistallo,
non nella spazzatura, ma dove devono stare: accanto alle parole»
I numeri hanno anche un lato nascosto, e in questo libro Sanne Blauw ce
lo svela con lucidità e passione: psicologi che camuffano il loro
razzismo con le statistiche; magnati del tabacco che interpretano a loro
vantaggio i dati sulla salute distruggendo milioni di vite; politici in
grado di commissionare sondaggi sempre in loro favore. Per prendere sul
serio le cifre, infatti, dobbiamo innanzitutto riconoscere che sono
tante le cose che non dicono: il PIL, per esempio, è solo una misura
della produzione, non del benessere, e il QI non è niente di più che il
punteggio ottenuto in un test, e nulla ha a che fare con la nostra vera
intelligenza. Le cifre vengono continuamente gonfiate di convinzioni e
pregiudizi fino a renderle ciò che non sono, e l’unico modo che abbiamo
per non essere vittime dei numeri e delle loro interpretazioni è
imparare a dominarli. Come insegna il titolo di questo libro.
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