Da sempre, ogni società si fonda su una serie di presupposti – una fede,
un’ideologia, una religione – che trascendono la vita dei singoli
individui e costituiscono l’essenza di un’identità collettiva: credenze
che hanno l’eccezionale potere di definire, e dividere, i popoli, e che
oggi come ieri sono una forza propulsiva della politica in gran parte
del mondo. Credenze a volte laiche, come nel caso dei nazionalismi, ma
più spesso, nel corso della storia, religiose. Indagando su questo
aspetto centrale dell’esistenza umana, in Vivere con gli dèi Neil
MacGregor viaggia – e ci fa viaggiare – nel tempo e nello spazio,
guidandoci in un’illuminante avventura tra le fedi. Da Vanuatu alle Alpi
sveve all’Acrocoro etiopico, dall’Era glaciale all’epoca Zhou ai giorni
nostri, MacGregor passa in rassegna oggetti, luoghi e attività umane
per mostrarci come la religione abbia sempre plasmato la vita pubblica,
improntando le relazioni tra gli individui e gli Stati – e come abbia
contribuito a fare di noi ciò che siamo oggi: «“Chi siamo ‘noi’?” è la
grande questione politica del nostro tempo, e riguarda essenzialmente
quello in cui crediamo».
In copertina: Naso e labbra di Ekhnaton (1353-1336 a.C. ca). The Metropolitan Museum of Art, New York.
In copertina: Naso e labbra di Ekhnaton (1353-1336 a.C. ca). The Metropolitan Museum of Art, New York.
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