Libera rielaborazione di una leggenda medievale sulla vita di Gregorio
Magno, "L'eletto" (1951) riecheggia grandi miti dell'Occidente, primo
tra tutti quello di Edipo, ma anche la vicenda di Mosè o il folle amore
di Narciso. Nato da un rapporto incestuoso, il piccolo Gregorio viene
allevato da un pescatore; un giorno salva la donna che ignora essere sua
madre, se ne innamora e la sposa. Quando scopre la verità, si ritira a
espiare vivendo come eremita fino a quando, secondo una profezia, viene
portato a Roma per occupare la sede papale vacante. Thomas Mann dissolve
in un'ironia dal sapore grottesco una materia tragica che affonda le
radici nelle profondità del mito e nel buio della storia del Novecento, e
consegna ai lettori il suo sogno di una comunità retta da una
universalità spirituale e da un grande progetto civile.
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