Risentimento, egoismo,
paura: la sorte alterata da forma umana a mostruosa, volta alla rinascita. Burt
O.Z. Wilson presenta un fantasy senza scrupoli di eroi vigliacchi e predatori,
dominato da sangue, acciaio, artigli e ossa spezzate, evocazioni di morte da
polvere e roccia rossa. Nessun abitante dell’Impero conosce Vanthúku: le terre
rosse oltre le montagne est, un tempo dominate dai grandi draghi estinti e i
giganti del Mhòrk, ora avvelenate dai negromanti e infestate dai draghetti. Ma
cosa succederebbe se i due mondi fossero costretti ad incontrarsi? E mentre
antiche leggende raccontano di un errante nell’Impero ovest, e di un popolo
delle ombre all'estremo sud, le terre rosse cadono al dominio di un uomo e
all’unicità di un essere. Nel risveglio di forze antiche, scontri e tradimenti
verso la supremazia di Vanthúku, s’intrecciano ambiguità, solitudine e rabbia
di un soldato ripudiato e una donna portatrice di magia pura; di un furbo
negromante e una coraggiosa guerriera; trafficanti mossi dalla cupidigia e
uomini bestia. Qual è il vero nemico da combattere?
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