“Non avrei mai
immaginato di scrivere la prefazione di un libro ed è un onore che sia per
questo libro di Diego. Perché proprio io, un Sindaco di provincia? Ho letto con
molta attenzione le parole, il pensiero, i concetti riportati in questo libro è
mi sono accorto che l’esperienza di Diego, cittadino e attivista, è molto
vicina alla mia esperienza da Sindaco. Ecco perché proprio io! Il libro
descrive uno spaccato reale della Politica italiana: una Politica chiusa in se
stessa, implosa per certi versi, in linea con una società "viziata",
che non si riconosce più nel modello di Politica tradizionale. Democrazia
partecipata, il tema chiave del libro, che permette alla Politica di uscire
dalla chiusura, di smettere di essere autoreferenziale e di invertire la tendenza
ponendo al centro, dello sviluppo di un paese la persona, il cittadino. Per
fare questo bisogna ripensare al ruolo dei partiti ad oggi ridotti a soli
comitati elettorali. Diego non si limita a fotografare lo stato in cui vivono
le nostre comunità, ma scrive di come affrontare tali tematiche. Non basta
porsi la domanda, bisogna osare provando a dare delle risposte, con i fatti,
con le azioni, con il coinvolgimento degli attori principali delle nostre
comunità, i cittadini. Proviamo ad interpretare le parole di don Tonino Bello
pensando alla Politica non come una “costrizione alla logica dei partiti” ma
come la valorizzazione della “irripetibilità della persona”. Persone che hanno
a cuore le nostre comunità, persone che amano l'ambiente, persone capaci di
coinvolgere i cittadini nelle decisioni governative. Persone alle quali viene
chiesto un ulteriore sacrificio, non quello economico delle tasse come spesso
accade, ma quello di diventare nei fatti i protagonisti dello sviluppo.
Cittadini responsabili, persone attive da coinvolgere nella politica del “bene
comune”, capaci di interpretare al meglio il cambiamento di questo
straordinario Paese. Solo in questa logica ritorna centrale il ruolo dei
partiti, chiamati ad uscire dalla loro chiusura strutturale e ad aprirsi come
spazio attivo e condiviso alla società civile, ritornando alla “radice” stessa
che lega i termini, Politica, città, molti. Il compito della Politica è fare in
modo che l’Italia ritorni ad essere il Paese dell’accoglienza, della solidarietà,
della cultura, del paesaggio, dei beni comuni e soprattutto delle persone
attive come Diego! Buona lettura.” Dall’introduzione di Ivan Stomeo (Sindaco di
Melpignano, Presidente dell’Unione della Grecìa Salentina, Presidente nazionale
dell'associazione Borghi Autentici d'Italia)
Diego Dantes vive e
lavora a Lecce. Nel 2006 ha conseguito la Laurea Triennale in Scienze Politiche
presso l’Università Statale di Milano e nel 2008, sempre presso la stessa
Università, la laurea magistrale in Istituzioni e Governo delle Autonomie
Territoriali. Nel 2010 ha frequentato il Centro di Formazione Politica, a
Milano, presieduto dal filosofo Massimo Cacciari, diretto dal prof. Nicola
Pasini (Unimi), che sin da subito intendeva fornire un contributo di carattere
culturale e politico alle ragioni autenticamente riformiste del Paese. Da
sempre impegnato politicamente è un appassionato lettore di saggi
storico/politici
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Stefano Donno (i Quaderni del Bardo
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