Il romanzo di
formazione di Gesù. Una colta “integrazione” delle Sacre Scritture ricca di
umorismo: Driessen si interroga sul rapporto tra padre e figlio e
sull’accettazione dei limiti umani.
Dio vive in una casa a
forma di cubo insieme alla governante Bartje. Trascorre le giornate cercando di
perfezionare il creato,
ma l’Uomo manda puntualmente all’aria i suoi piani. In preda
alla frustrazione e
alla malinconia, il Signore decide di lasciare l’umanità a se stessa e di
dedicarsi a passioni meno impegnative, come il Tullamore Dew e l’addestramento
dei colombi, finché un pastore, Mosè, non irrompe in casa, dà una sbirciata
alle bozze abbandonate della Genesi e sottrae i Dieci Comandamenti. Il Signore
è così costretto a interessarsi nuovamente delle sorti delle sue creature, ma
stavolta, decide, sarà un Dio più severo. Dopo una prima avventura sulla Terra
all’insegna della dissolutezza, vuole coronare un suo vecchio sogno: quello di
avere un padre che possa fargli da mentore. Individua un ruolo che gli
permetterà di tornare sulla Terra e di “aiutare gli uomini senza perdere la
faccia”. Rinuncerà all’onniscienza e s’incarnerà in un bambino cui spetterà il
ruolo del Salvatore. Giuseppe, padre dell’incarnazione di Dio, è consapevole
dell’infausto destino che attende Gesù, e nel disperato tentativo di sottrarlo
alla morte prematura e al disprezzo dei suoi contemporanei, lo rapisce.
Insieme, padre e figlio tentano di raggiungere il confine dell’Impero romano,
dando inizio a un viaggio biblico dai toni on the road. Intanto, nei cieli, la
fuga getta nello scompiglio gli angeli, che a Gesù preferiscono il carismatico
Giovanni, cugino del Messia. In una narrazione dal ritmo serrato, costante, che
fa da contrappeso alla scrittura densa e stratificata, Driessen risolve a suo
modo due quesiti cui la Bibbia non dà risposta: dov’era Gesù tra i dodici e i
ventisei anni? E soprattutto: ma che fine ha fatto Giuseppe?
L’autore - Martin
Michael Driessen (Bloemendaal, Paesi Bassi, 1954) è un riconosciuto regista
teatrale e d’opera, traduttore e scrittore, che ha trascorso gran parte della
sua vita professionale in Germania. Oggi vive in una casa galleggiante nel
cuore della campagna olandese. Il suo debutto letterario (Gars) risale al 1999.
Vader van God, suo secondo romanzo, è stato accolto con entusiasmo unanime
dalla critica olandese. De Volkskrant e NRC Handelsblad, tra gli altri, lo
hanno giudicato tra i migliori libri del 2012. Nel 2013 Wereldbibliotheek ha
pubblicato il suo racconto “Een ware held”, anch’esso molto amato dalla
critica.
«Vader van God non si
lascia inquadrare con un aggettivo: è blasfemo quanto rispettoso della Bibbia,
a tratti canzonatorio e a tratti devoto – Dio, che bel libro!». NRC Handelsblad
(Paesi Bassi)
«Forse il libro più
straordinario dell’anno. È un romanzo fantastico in tutti i sensi. Driessen
comprende l’arte di essere giocosi ma non vani e, soprattutto, è infallibile
nel mantenere l’equilibrio». Knack Focus
(Belgio)
«Driessen ha composto
un mosaico ricco di colori e sfumature. Vader van God è come un parco giochi.
Ogni capitolo è diverso dal precedente; i passaggi più riflessivi sono
affiancati a momenti di umorismo assurdo».
De Standaard (Belgio)
Pagine: 264 - euro 16 -
ISBN: 9 788861 101388
Del Vecchio Editore
via
dei Giardini, 2 00062 Bracciano (RM) redazione:tel.0697240096
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