Il pensiero del
filosofo salentino Giulio Cesare Vanini raggiunge Leverano con “Il più bello e
il più maligno spirito che io abbia mai conosciuto” (Ed. Il Prato) di Mario
Carparelli e la collaborazione dello studioso Dario Acquaviva. Interviene
Alessandra Peluso. Vi aspettiamo felici
di accogliere la filosofia (strumento di crescita individuale): Giovedì 4
settembre 2014, ore 20.30 - Largo Torre Federiciana - Leverano (Lecce).
Questo libro ripercorre
il secondo tempo della vita di Vanini, i suoi sette anni più intensi,
avventurosi e drammatici. Sette anni in cui abiurerà il cattolicesimo e si
convertirà alla fede anglicana; lascerà l’Italia per l’Inghilterra prima e per
la Francia poi, passando per il Belgio, la Svizzera, l’Olanda e la Germania; in
cui sarà ricercato, spiato, tradito, imprigionato, interrogato, braccato
dall’Inquisizione; in cui pubblicherà due opere, l’Amphitheatrum aeternae
providentiae e il De admirandis, una delle quali, quest’ultima, presente ancora
nell’ultima edizione dell’Indice dei libri proibiti, quella del 1948; in cui
sarà arrestato e processato per sei lunghi mesi per essere finalmente bruciato
sul rogo, dopo che gli fu strappata la lingua, il 9 febbraio 1619, in una
piazza di Tolosa, Place du Salin, che dal 31 marzo 2012 porta il suo nome. I
passaggi chiave e i retroscena di questa vera e propria odissea biografica e
intellettuale vengono ricostruiti e raccontati attraverso la viva voce dei
contemporanei di Vanini: dei suoi amici e dei suoi nemici, dei suoi discepoli e
dei suoi detrattori, dei suoi persecutori e dei suoi protettori. Una storia con
un finale tragico, ma che consacra il suo protagonista come una delle più
affascinanti e controverse figure del panorama filosofico europeo.
Mario Carparelli
(Università del Salento) ha dedicato alla figura e all’opera di Giulio Cesare
Vanini diversi saggi, pubblicati in Italia e all’estero, e oltre a questo due
volumi: Morire allegramente da filosofi. Piccolo catechismo per atei (Il Prato,
2011) e, con Francesco Paolo Raimondi, Giulio Cesare Vanini, Tutte le opere
(Bompiani, 2010).
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